lucio presta e matteo renzi

COME TI “BRUCIO” MATTEO - LUCIO PRESTA HA TRASFERITO QUOTE DELLA SUA SOCIETÀ A UNA COMMERCIALISTA, CHE HA MOVIMENTATO UN CONTO "DORMIENTE" DAL 2017, QUANDO HA SAPUTO DI ESSERE INDAGATO PER I SOLDI VERSATI A RENZI: PER L'UNITÀ ANTIRICICLAGGIO DI BANKITALIA C'E' UNA SERIE DI PASSAGGI DI SOLDI "ANOMALI" IN COINCIDENZA CON L’INCHIESTA DELLA PROCURA – IL SOSPETTO È CHE I 700MILA EURO VERSATI A MATTEUCCIO SERVISSERO PER ACQUISTARE LA VILLA DOVE IL SENATORE DI IV VIVE CON LA FAMIGLIA…

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

matteo renzi lucio presta

Quando ha saputo di essere indagato per i soldi versati a Matteo Renzi, il manager Lucio Presta ha trasferito le quote della sua società «Arcobaleno Tre» a una commercialista che ha movimentato un conto «dormiente» dal 2017. Lo evidenzia l'Unità antiriciclaggio di Bankitalia in una segnalazione di operazione sospetta che è già stata trasmessa alla Guardia di Finanza.

 

La relazione, datata 25 agosto 2021, mette in luce tutti i passaggi di soldi «anomali», ma soprattutto sottolinea la coincidenza con l'inchiesta della procura di Roma che contesta allo stesso Presta, al figlio Niccolò e al senatore di Italia Viva il reato di finanziamento illecito. Il sospetto è che i 700 mila euro versati a Renzi per la realizzazione del documentario Firenze secondo me non fossero giustificati dalle prestazione professionale ma servissero per elargire i soldi necessari ad acquistare la villa dove lo stesso Renzi ora vive con la famiglia.

LUCIO PRESTA E MATTEO RENZI

 

Accusa che il senatore ha sempre negato: «È tutto tracciato, non temo niente e nessuno». Il 31 luglio 2018 Renzi firma due scritture private con la «Arcobaleno Tre» per il documentario. La prima prevede un compenso da 125 mila euro lordi: 75 mila euro per l'attività di autore e altri 50 mila per la cessione di tutti i diritti di utilizzo delle opere prodotte. L'altra ha lo stesso importo: 75 mila per l'attività di conduttore e altri 50 mila per la cessione dei diritti d'immagine. Due mesi dopo arrivano altri due contratti, ognuno da 75mila euro lordi. Sono 400mila euro per un prodotto venduto a Discovery Network. C'è poi un accordo per la promozione dell'immagine del senatore in Italia e all'estero nei settori dello spettacolo, televisione, cinema e teatro.

 

renzi briatore presta

Dunque - dice l'accusa - dovrebbe essere Renzi a pagare i Presta per questa attività, invece nella scrittura privata c'è una clausola che fissa gli «obblighi dell'artista» e gli riconosce 100 mila euro. Altri 200 mila gli vengono elargiti per due programmi che però non sono mai stati realizzati. Scrivono gli ispettori di Bankitalia: «La società "Arcobaleno Tre", titolare di un conto corrente acceso nel 2016 e pressoché immobilizzato da fine 2017, ha fatto registrare un'improvvisa ripresa dell'operatività tramite il versamento di un cospicuo assegno tratto dalla medesima società. L'operazione è stata eseguita dalla commercialista Laura Aguzzi che l'ha motivata con l'intenzione di cambiare banca di riferimento senza fornire giustificativi.

matteo renzi lucio presta

 

 Non si può fare a meno di notare la coincidenza temporale con le notizie di stampa che vedono Presta indagato per finanziamento illecito e false fatturazioni per aver elargito a Matteo Renzi una somma rilevante per il tramite della società stessa». In particolare segnalano che «il 5 luglio 2021 è stato versato un assegno di 850 mila euro tratto dalla "Arcobaleno Tre" e appena una settimana dopo, il 12 luglio, parte della somma è stata trasferita alla banca di partenza tramite bonifico di 250 mila euro con causale "giroconto"».

MATTEO RENZI E LUCIO PRESTA DURANTE LE RIPRESE DELLA DOCUFICTION SU FIRENZE

 

Nella segnalazione gli specialisti dell'Uif aggiungono: «Circa i rapporti tra il politico e l'impresario si richiama la segnalazione inoltrata da Intesa Sanpaolo ove si evidenziavano bonifici in arrivo sul conto intestato a Comitato Leopolda 9 e 10, disposti da "Arcobaleno Tre" presso il Monte dei Paschi di Siena. Poco prima della diffusione delle notizie di stampa relative all'inchiesta giudiziaria, la maggioranza delle quote di "Arcobaleno Tre" è passata a Laura Aguzzi e Marco Contessi con relativo ridimensionamento della percentuale in capo ai figli di Paola Perego e di Presta.

 

MATTEO RENZI E LUCIO PRESTA DURANTE LE RIPRESE DELLA DOCUFICTION SU FIRENZE

Quest' ultimo era già formalmente uscito dalla compagine societaria l'anno prima, ma solo a luglio 2021 è stata comunicata alla banca la sua cessazione dal ruolo di titolare effettivo della società "Sdl 2055", sebbene tale ruolo gli derivasse dalla titolarità di "Arcobaleno Tre" che detiene il 30% delle quote di quest' ultima». Lucio e Niccolò Presta sono indagati anche per false fatturazioni. La «Arcobaleno Tre» è stata perquisita agli inizi di luglio, l'accusa è che «i reati ipotizzati siano stati realizzati mediante rapporti contrattuali fittizi, con l'emissione e l'annotazione di fatture relative a operazioni inesistenti, finalizzate anche alla realizzazione di risparmio fiscale, consistente nell'utilizzazione quali costi deducibili inerenti all'attività d'impresa, costi occulti del finanziamento della politica».

MATTEO RENZI E LUCIO PRESTAMATTEO RENZI LUCIO PRESTArenzi briatore prestaRENZI E LUCIO PRESTAMATTEO RENZI E LUCIO PRESTA DURANTE LE RIPRESE DELLA DOCUFICTION SU FIRENZE

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO