proteste nel carcere di modena

CORONAVIRUS, RIVOLTA NELLE CARCERI - UN DETENUTO È MORTO A MODENA DURANTE LA SOMMOSSA PER IL DIVIETO DELLE VISITE DEI PARENTI PREVISTO DALLE MISURE ANTI-CONTAGIO. DURISSIMA LA PROTESTA DI PAVIA DOVE 400 DETENUTI HANNO PRESO IN OSTAGGIO E PICCHIATO DUE AGENTI - PROTESTE ANCHE A SALERNO, NAPOLI E FROSINONE, VERCELLI, ALESSANDRIA, PALERMO, BARI E FOGGIA. E C'È IL TIMORE CHE ORA LA PROTESTA SI ALLARGHI ANCORA - VIDEO

 

Repubblica.it

 

Proteste nel carcere di Modena

Un detenuto è morto nel corso della rivolta scoppiata nel pomeriggio al carcere di Modena. Sono in corso le indagini per capire in quale circostanza sia avvenuto il decesso. Le rivolte sono nate per la paura di quel che sta succedendo fuori. Si teme il contagio da coronavirus, limitazioni ai contatti con i propri cari. E la paura, quando non puoi fare nulla, si trasforma in rabbia, protesta. In qualche caso rivolta.

 

Durissima la protesta di Pavia dove i detenuti in rivolta hanno preso in ostaggio due agenti di polizia penitenziaria, nella casa circondariale di Torre del Gallo. I detenuti hanno rubato le chiavi delle celle agli agenti e hanno liberato decine carcerati. Lo si apprende dai sindacati Uilpa e Sappe, che parlano di "devastazione" con i detenuti che si stanno picchiando tra di loro.

rivolta nel carcere

 

Sarebbero in arrivo da San Vittore e Opera, secondo le stesse fonti, agenti di rinforzo. I due agenti  sarebbero anche stati picchiati violentemente. La rivolta è iniziata verso le 19.30-20 ed è nata, come a Modena, per il divieto delle visite dei parenti a causa delle norme di contenimento del coronavirus. E' stato riferito che i detenuti starebbero cavalcando quest'onda per ottenere misure alternative speciali. Dal carcere di San Vittore e Opera sono stati mandati agenti di rinforzo per sedare la sommossa dei circa 400 detenuti.

 

 

Ma le proteste hanno riguardato anche Salerno, Napoli e Frosinone, Vercelli, Alessandria, Palermo, Bari e Foggia. Nel primo pomeriggio i detenuti di Poggioreale, protestando per le misure di prevenzione per il Covid-19, si sono barricati nell'istituto. Due agenti sono rimasti lievemente feriti nelle fasi più concitate, prima che il personale del carcere - una ventina tra poliziotti e sanitari - fosse fatta uscire. Sul posto è arrivato anche il prefetto, assieme alle forze di polizia che si sono schierate di fronte alla struttura da cui è stato visto uscire del fumo, probabilmente a causa di un incendio di materassi.

rivolta nel carcere

 

Secondo il Sappe, il sindacato della polizia penitenziaria, i carcerati "chiedono provvedimenti contro il rischio dei contagi", spiega il segretario Aldo Di Giacomo. La sospensione dei colloqui, prevista dalle misure anti-coronavirus, è alla base della protesta nel carcere napoletano di Poggioreale, dove alcuni detenuti sarebbero saliti sui muri del cosiddetto 'passeggio', nella zona interna del penitenziario.

 

Contemporaneamente, al di fuori del carcere, c'è stata la protesta dei parenti dei carcerati, anche loro per lo stesso motivo. I parenti hanno chiesto indulto, amnistia o arresti domiciliari per i loro familiari reclusi, bloccando anche il passaggio dei tram. La protesta è rientrata solo nel tardo pomeriggio.

 

rivolta nel carcere a Modena

Analoga situazione anche al carcere di Bari, dove un gruppo di parenti di alcuni detenuti protesta contro le disposizioni prese per fronteggiare l'emergenza coronavirus che prevedono una limitazione dei colloqui e degli incontri con i carcerati. In risposta alle proteste dei familiari, si tratta di una trentina di donne, i detenuti hanno incendiato alcuni fazzoletti che hanno lanciato tra le sbarre delle finestre.

"Liberi, liberi amnistia", hanno urlato dalle celle battendo oggetti contro le grate. In strada sono intervenuti gli agenti della questura.

 

Le misure sui colloqui previste dal Dpcm anti-coronavirus (vanno usate modalità telefoniche o video) sono state la scintilla che ha fatto sollevare anche i detenuti di Frosinone: un centinaio si sono barricati all'interno della seconda sezione, da cui è stato visto provenire fumo.

 

UN DETENUTO NELLE CARCERI ITALIANE

Sul posto è accorso il garante regionale Stefano Anastasia: "Per il momento - riferiva nel tardo pomeriggio - siamo in fase di attesa. Non si vuole fare alcuna azione di forza per non creare tensioni. Siamo in trattativa". A Frosinone comunque non ci sono stati episodi di violenza contro il personale: "La situazione da questo punto di vista - aggiunge il garante - è relativamente pacifica".

 

CARCERI ITALIANE

"Il nuovo decreto legge - il commento di Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, l'associazione per i diritti dei detenuti - contiene l'apertura a misure come l'aumento della durata delle telefonate e l'incentivo ad adottare misure alternative e di detenzione domiciliare. Ci appelliamo dunque ai direttori delle carceri e ai magistrati di sorveglianza".

 

CARCERI ITALIANE

E c'è il timore che ora la protesta si allarghi ancora: "Il tam tam - secondo la leader dell'Associazione nazionale dei dirigenti e funzionari di polizia penitenziaria Daniela Caputo - creerà presto un effetto emulazione". La dirigente propone il pugno di ferro: "l'esercito intorno a tutti i muri di cinta, punizione severa di coloro che stanno fomentando le rivolte, interdizione da subito di ogni accesso a esponenti o associazioni che in ragione delle loro campagne storiche di tutela e promozione dei diritti dei detenuti possano vedere la loro voce strumentalizzata da facinorosi e violenti".

CARCERI ITALIANE CARCERI ITALIANE

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"