skyfall

CORRETTI E DISTRUTTI – IL RAPPORTO TRA LETTERATURA E CINEMA È UN CONTINUO "TRADIMENTO" DA QUANDO LE TRASPOSIZIONI SUL GRANDE SCHERMO VANNO RIVISTE IN CHIAVE POLITICAMENTE IDIOTA: E COSÌ TARZAN E JANE DIVENTANO DUE ECOLOGISTI NONOSTANTE LEI NEL LIBRO DEL 1912 SFANCULI LA GIUNGLA PER LA CIVILTÀ - JAMES BOND, IL MACHO E SEDUTTORE, IN “SKYFALL” NON DISDEGNA AVANCES OMOSEX – FECE BENE HEMINGWAY QUANDO MINACCIÒ DI PRESENTARSI CON UN FUCILE ALLA PARAMOUNT… - VIDEO

 

Gianluca Veneziani per "Libero Quotidiano"

 

dal libro al film

È la storia di un continuo tradimento, di una relazione di influenza e infedeltà tra due grandi forme d'arte. Il rapporto tra letteratura e cinema è sin dall'origine caratterizzato da uno scambio unidirezionale: di solito è un libro a fornire lo spunto per un film, raramente viceversa.

 

Ma questo legame è connotato anche da una sempre maggiore autonomia artistica del cinema, da una sua sempre più spiccata libertà, fatta di licenze e contaminazioni. Il cinema insomma non è più «figlio di un dio minore», come avverte nel gustosissimo saggio "Dal libro al film" (Leima, pp. 320, euro 20) il critico cinematografico e autore di bestseller tradotti in tutto il mondo Pino Farinotti, artefice, tra l'altro, del celebre "Dizionario Farinotti", oggi curato da sua figlia Rossella, e del romanzo "L'eroe" (Nave di Teseo).

 

robin hood l'origine di una leggenda 4

In "Dal libro al film", terzo volume della trilogia sul rapporto libro-film, basato sul corso nel master Artiracconto, tenuto da Farinotti con Gianni Canova e Antonio Scurati alla Iulm, viene fuori il rapporto di amore e odio che ha legato alcuni grandi scrittori al mondo del grande schermo.

 

Si va dai corteggiamenti non troppo corrisposti, come quello di Pavese che «avrebbe fatto carte false per vedere i suoi libri diventare film» ma era destinato a restare un autore poco cinematografico per via della sua scrittura, fatta di «introspezione più che di azione»; e si arriva a Hemingway, «lo scrittore perfetto per essere maltrattato dal cinema»: alcuni suoi romanzi dall'epilogo tragico vennero trasposti suo malgrado in film a lieto fine, al punto che lo scrittore minacciò di presentarsi con un fucile alla Paramount, se i suoi testi originali non fossero stati rispettati.

the legend of tarzan2

 

La storia di queste incomprensioni e di questi tradimenti aiuta a inquadrare meglio il fenomeno delle trasposizioni cinematografiche politicamente corrette di alcuni capolavori letterari. Una prassi cominciata prima delle ondate del Me Too e del Black Lives Matter, ma figlia della medesima intenzione di compiacere il milieu culturale di sinistra.

 

skyfall 2

Nel testo di Farinotti emergono alcuni casi esemplari. Uno è quello di Tarzan ritoccato in chiave ecologista-terzomondista: se nel libro del 1912 Tarzan e Jane alla fine si dividono perché lei preferisce la civiltà alla giungla e sposa un altro uomo, nel film "The legend of Tarzan" del 2016 il protagonista e Jane si trasferiscono di nuovo in Africa e tornano a vivere nella foresta. Quindi c'è il caso di James Bond, il macho e seduttore figlio della penna di Ian Fleming che tuttavia, nel film "Skyfall" del 2012, non disdegna gli amori omosessuali: all'antagonista gay che lo accarezza sui pettorali e gli dice «Con me potresti fare una nuova esperienza», 007 risponde: «Chi ti dice che sia nuova?».

 

robin hood l'origine di una leggenda

E ancora, è simbolico il riadattamento della storia di Robin Hood, l'eroe sostenitore del cristianissimo Riccardo Cuor di Leone, che nel film "Robin Hood - Principe dei ladri" del 1991 curiosamente si fa assistere da un musulmano, interpretato da Morgan Freeman, mentre ne "L'origine di una leggenda" del 2018 è affiancato da un Little John nero (il ruolo qui è di Jamie Foxx).

 

Ma si potrebbero citare anche il Riccardo III di Shakespeare ambientato, nel film omonimo del 1995, negli anni '20 del '900 come denuncia contro il nazifascismo; o "La battaglia" di John Steinbeck che, nella pellicola del 2016 In Dubious "Battle - Il coraggio degli ultimi", viene trasformato da racconto crudo di uno sciopero di braccianti nell'epopea del partito marxista-leninista americano. Tutti casi di deformazione in cui, come avrebbe detto Schopenhauer, la Rappresentazione (cinematografica) mal si accorda alla Volontà (di chi scrisse il libro).

robin hood l'origine di una leggenda 3the legend of tarzan robin hood l'origine di una leggendathe legend of tarzan 1the legend of tarzan 4skyfall

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)