denis e kateryna prokopenko azov

COSA C’E’ DIETRO LA RESA DEL BATTAGLIONE AZOV - “KIEV, MOSCA, LA CROCE ROSSA E L’ONU AVREBBERO UN PATTO SEGRETO PER SALVARE LA VITA DEI SOLDATI UCRAINI CHE SI TROVANO NELL’ACCIAIERIA AZOVSTAL A MARIUPOL”  - KATERYNA PROKOPENKO, MOGLIE DEL COMANDANTE DEL BATTAGLIONE:  “ A MIO MARITO HANNO DATO ACQUA E CIBO. I PRIGIONIERI NON HANNO SUBITO VIOLENZE. MA COSA ACCADRÀ DOPO NON LO SAPPIAMO”- IL CAPO DEI SEPARATISTI FILORUSSI: “GLI OCCIDENTALI POTRANNO ASSISTERE AI PROCESSI AI SOLDATI DI AZOVSTAL”

Alessandro D'Amato per Open.online

 

Kateryna Prokopenko, moglie di denis, comandante AZOV

Un accordo tra la Russia, l’Ucraina, la Croce Rossa Internazionale e l’Onu ha portato alla resa del Battaglione Azov e degli altri militari di Kiev che si trovavano nell’acciaieria Azovstal a Mariupol’. A raccontarlo oggi è Kateryna Prokopenko, moglie di Denis. Ovvero il comandante del reggimento che si è consegnato ai russi soltanto il 20 maggio. Nell’occasione, secondo il generale maggiore russo Konashenkov, Prokopenko sarebbe stato portato via «con un veicolo blindato speciale» verso aree sotto il controllo dell’esercito russo. Un trasferimento particolare che sarebbe stato giustificato dal fatto che «i residenti lo odiavano e volevano ucciderlo per le numerose atrocità commesse». 

 

 

Il patto segreto per il Reggimento

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera Kateryna sostiene che Kiev, Mosca, la Cri e l’Onu avrebbero un patto segreto per salvaguardare la vita dei soldati. Lei e Yulia, la moglie del soldato Arseniy Fedorov, dicono che i dettagli non si possono svelare: «Siamo in contatto con i negoziatori ma non possiamo divulgare informazioni su questo. Quello che possiamo dire è che è prevista la possibilità per i reclusi di fare telefonate periodiche ai familiari, probabilmente i graduati stanno avendo la priorità». I soldati di Mariupol si rifiutavano di consegnarsi ai russi perché questo avrebbe significato “morte sicura”. Ora gli arrestati si trovano tutti a Olenivka, paese della regione di Donetsk.

 

 

LA RESA DEL BATTAGLIONE AZOV

Tutti sarebbero reclusi nella colonia penale numero 52, capace di ospitare fino a tremila persone. Kateryna ha parlato anche con il Guardian. Al quale ha raccontato della telefonata con Denis durata trenta secondi prima che cadesse la linea. Il comandante le ha raccontato di stare bene: «Gli hanno dato acqua e cibo. Le condizioni soddisfano i requisiti degli accordi e non hanno subito violenze in questo periodo. Cosa accadrà dopo non lo sappiamo ma al momento ci sono terze parti come l’Onu e la Croce Rossa che tengono sotto controllo la situazione». Il capo dei separatisti filorussi di Donetsk Denis Pushilin ha detto ieri che gli occidentali potranno assistere ai processi a cui saranno sottoposti i soldati di Azovstal. I giudici dell’amministrazione di Donetsk e le autorità russe, ha aggiunto, stanno preparando i dossier per la corte marziale.

DENIS E Kateryna Prokopenko AZOV

 

L’organizzazione dei combattenti

Intanto, riferisce sempre il Guardian, Kateryna e Yulia vogliono fondare un’organizzazione indipendente per sostenere i combattenti dell’Azovstal. «Lo scopo è organizzare chiamate settimanali con i detenuti, per sfatare le bugie dei russi sui nostri ragazzi, per garantire che le loro condizioni rimangano soddisfacenti – letto, medicine, acqua e cibo, e fare campagna per il loro rapido rilascio», spiegano. Secondo la Russia sono quasi 2 mila gli ucraini arresisi tra le rovine di Mariupol, dove hanno resistito per settimane nei bunker e nei tunnel dell’acciaieria. La difesa dell’Azovstal era guidata dal reggimento Azov, considerato “nazista” dai russi e con forti legami con l’estrema destra.

 

la resa del battaglione azov 3

Pushilin, scrive l’agenzia di stampa Reuters, ha detto che i «criminali nazisti» dovrebbero essere processati da un tribunale. Prima si svolgeranno i cosiddetti processi “intermedi”, tra cui uno a Mariupol. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha dichiarato di aver registrato nomi e generalità di chi ha lasciato l’acciaieria. Il Cremlino ha annunciato che i prigionieri saranno trattati secondo gli standard internazionali. Ieri Taras Chmut, direttore della Ong Povernys Zhyvym, ovvero “Torna a casa vivo”, ha fatto sapere di aver effettuato missioni con elicotteri durante l’assedio. «Fornivamo il materiale su specifica richiesta degli assediati, che comunicavano con noi online. Era trasportato via elicottero dall’aviazione militare.

 

Piccoli droni, sistemi di sorveglianza, visori termici, radio – è il tipo di rifornimenti nel quale siamo specializzati ed è quello che i combattenti ci chiedevano. Purtroppo alcuni elicotteri sono stati abbattuti e i piloti sono morti. A volte al ritorno riuscivano a evacuare i feriti che erano dentro l’acciaieria», ha spiegato Chmut.

la resa del battaglione azov 5

 

la resa del battaglione azov 6TATUAGGI COMBATTENTE BATTAGLIONE AZOVla resa del battaglione azov 1I TATUAGGI NAZI DEI COMBATTENTI DEL BATTAGLIONE AZOV CHE SI SONO ARRESI AI RUSSI RESA DEI COMBATTENTI DEL BATTAGLIONE AZOVI TATUAGGI DEI COMBATTENTI DEL BATTAGLIONE AZOVla resa del battaglione azov 4

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…