milena gabanelli sui prodotti contraffatti cinesi 3

IL COVID NON È L’UNICA "CINESATA" PERICOLOSA - PECHINO CI INGANNA SU GIOCATTOLI, CIBI, VESTITI, MEDICINALI (MOLTI DEI QUALI PER LA DISFUNZIONE ERETTILE, OCCHIO): COSÌ QUASI LA METÀ DEI PRODOTTI FALSI, RISCHIOSI PER LA SALUTE E VIETATI ARRIVA IN ITALIA DALLA REPUBBLICA POPOLARE - GABANELLI: “GLI ARTICOLI DESTINATI ALL’INFANZIA NON DOVREBBERO AVERE CONCENTRAZIONI DI PRODOTTI CHIMICI SUPERIORI ALLO 0,1% PERCHÉ I BAMBINI LI MASTICANO E LI SUCCHIANO, E INVECE...”

Milena Gabanelli e Simona Ravizza per il "Corriere della Sera"

 

milena gabanelli sui prodotti contraffatti cinesi 1

Che la Cina sia la più grande fabbrica di contraffazione al mondo è noto a tutti, ma come inganna i consumatori e a quali rischi li espone lo sanno in pochi. Grazie a uno studio in esclusiva della Banca dati antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e a un’analisi degli interventi della Guardia di Finanza nella lotta alla contraffazione possiamo vedere di quali prodotti si tratta e come funziona l’inganno.

 

milena gabanelli sui prodotti contraffatti cinesi 3

Il primo dato mostra che di tutti i prodotti falsi, vietati o pericolosi che entrano nel nostro Paese, la metà provengono dalla Repubblica cinese: 79 milioni di pezzi sequestrati negli ultimi tre anni.

 

Falso e contraffazione

Dal 2018 all’aprile 2021 solo l’Agenzia delle Dogane ha sequestrato in ingresso complessivamente 81,4 milioni di articoli illegali, di questi 36,5 milioni sono cinesi. Il reato più comune è la contraffazione. Ai varchi doganali sono stati intercettati 2,5 milioni di articoli di falso made in Italy e altrettanti contraffatti: giocattoli, carte da gioco, articoli per le feste, automobiline, bambole e peluche che violano principalmente i marchi Mattel, Walt Disney, Little Pony, Barbie, Hello Kitty.

milena gabanelli sui prodotti contraffatti cinesi 2

 

Mentre nel 2020, l’anno della pandemia, il 68% della merce bloccata perché falsa ha riguardato accessori personali ovvero borse, occhiali da sole, bigiotteria, orologi marcati Rolex, Patek Philippe, Bulgari che spesso poi entrano nel circuito legale corrompendo la catena di distribuzione. Il 17% sono calzature, il 10% abbigliamento, il 2% cellulari e loro parti, l’1% giocattoli, il resto apparecchi elettronici, come le casse audio per l’auto.

 

i sequestri

Frode in commercio

I prodotti spacciati per altro sono 14 milioni: dalla pasta concentrata di pomodoro venduta come conserva, all’olio di oliva venduto come extravergine dopo aver aggiunto conservanti e coloranti. E le note mascherine.

 

Va detto che fra tutte le dogane europee, quella italiana è l’unica ad avere il laboratorio che accerta e certifica le caratteristiche organolettiche dell’olio d’oliva e gli aromi del tabacco, e l’unico laboratorio accreditato per la verifica dei requisiti delle mascherine generiche, chirurgiche, dpi. Motivo per cui questa merce viene spesso spedita attraverso altre dogane europee e arriva poi sul nostro territorio via terra.

 

Contrabbando e prodotti pericolosi

i reati e i prodotti bloccati

Farmaci non ammessi e sequestrati: 54.000, principalmente medicinali per la disfunzione erettile. Sigarette di contrabbando: 9,5 milioni. Poi ci sono articoli importati con documenti che dichiarano materiali diversi da quelli che sono in realtà per evitare i dazi, come le bici elettriche.

 

Sotto la voce «prodotti che non rispettano le regole di sicurezza», ossia pericolosi, troviamo 17,6 milioni di pezzi fra elettrodomestici, parti di ricambio delle automobili, stufe elettriche con false certificazioni Ue, ma soprattutto articoli che contengono sostanze tossiche. Abiti, calzature e giocattoli.

 

i giocattoli sequestrati

Giocattoli tossici

Nel caso dei giocattoli l’allarme è particolarmente forte perché spesso fabbricati con prodotti chimici dannosi per la salute: sono stati trovati giochi con ftalati (aggiunti alle materie plastiche per migliorarne la flessibilità e la modellabilità). Negli articoli destinati all’infanzia non dovrebbero avere concentrazioni superiori allo 0,1% perché i bambini li masticano e li succhiano, e queste sostanze possono provocare lesioni al fegato e ai reni, anomalie del sistema riproduttivo, come l’atrofia testicolare e la riduzione della produzione spermatica.

 

È stata trovata presenza di cromo (utilizzato per smalti e vernici), molto tossico se ingerito e irritante per gli occhi, la pelle e per le mucose; di cadmio, contenuto in macchinine metalliche, giochi in plastica o legno verniciati, bigiotteria per bambine e che a contatto con la saliva si scioglie e può venire ingerito causando nausea, vomito, diarrea ed effetti dannosi sui reni.

 

i sequestri della gdf

Negli ultimi tre anni i giocattoli pericolosi fabbricati in Cina e sequestrati in ingresso in Italia sono stati oltre 560 mila (per un valore di mercato stimato di oltre 2 milioni e 700 mila euro).

 

Il 30% di bambolotti prodotti e commercializzati nella Repubblica cinese contiene dosi massicce di metalli pesanti, che rischiano di danneggiare gravemente la salute dei più piccoli; e una parte arrivano anche in Italia. Poi ci sono i giochi non adatti all’età dei bambini a cui sono destinati, per la presenza di piccole parti che si staccano e possono essere ingoiati e provocare asfissia.

 

Come arrivano in Italia

Nonostante i grandi quantitativi, in termini economici di mercato quello che arriva illegalmente dalla Cina pesa 50,3 milioni di euro, su un totale delle importazioni illecite intercettate di 133,9 milioni.

 

il viaggio della merce

Un valore basso proprio perché la Repubblica cinese è specializzata in esportazione illegale di prodotti a basso prezzo. La merce viaggia insieme a quella regolare tramite navi container, voli cargo, oppure attraversando i confini terrestri dopo lo sdoganamento in altri Paesi dell’Unione dove i controlli sono meno rigidi.

 

Le ispezioni scattano al momento dell’attraversamento del varco doganale e sono eseguite in base ad algoritmi, oppure a seguito di informazioni acquisite in tempo reale da un sistema informativo condiviso da tutti gli Stati dell’Unione Europea.

 

cibo made in italy 1

I principali parametri considerati sono: importatore, ditta produttrice, vettore, qualità e tipo di merce. Si tratta di una attività che ritarda tutta la logistica, per questo viene mediamente controllato solo il 6% della merce importata attraverso verifiche documentali, poco meno dell’1% con l’apertura dei pacchi nei container, e lo 0,5% passa sotto lo scanner.

 

Per aggirare le diverse procedure di controllo, i prodotti spesso circolano separati negli imballaggi o senza etichette, che vengono apposte in Italia dopo lo sdoganamento e prima della commercializzazione. Una volta entrata nel territorio nazionale, una parte della merce viene smerciata direttamente sulle bancarelle, perché prive di controllo, ma una grande quantità finisce in esercizi commerciali, grandi catene di distribuzione e negozi online.

 

alimenti contraffatti

I sequestri della Guardia di Finanza

L’attività di controllo sul territorio è svolta soprattutto dalla Guardia di Finanza che, sempre negli ultimi tre anni, ha sequestrato altri 42,5 milioni di prodotti contraffatti di cui 29,5 milioni di giocattoli, 6,4 milioni di prodotti elettronici, 3,3 milioni di capi di abbigliamento e accessori di moda. Il 65,5% è stato intercettato all’interno dei depositi, oltre il 25,5% in fase di commercio e il restante 9% durante il trasporto.

 

Tuttavia sul mercato arriva comunque una quantità indefinibile di prodotti contraffatti, spesso pericolosi, o diversi da quel che ci aspettiamo al momento dell’acquisto. Basti pensare che su 100 prodotti importati legalmente in Italia 8 provengono dalla Cina, mentre su 100 importati illegalmente 44 sono cinesi.

 

cibo made in italy

Un fenomeno le cui dimensioni sono esponenziali e difficilmente calcolabili e che danneggia tutta l’economia legale: dai produttori ai commercianti onesti. Anche noi consumatori giochiamo un ruolo in questa partita poiché, in ultima istanza, sono le nostre scelte ad avere il potere di alimentare o affossare questo mercato.

 

In che modo? Prima di tutto guardando le indicazioni in etichetta. Il marchio CE deve essere quello della «Comunità Europea», mentre spesso viene mascherato da un altro molto simile che sta ad indicare «China Export».

 

L’etichetta deve avere la traduzione in italiano: fondamentale per i giocattoli, ma vale anche per gli elettrodomestici. Bisogna poi seguire le regole di buon senso, quelle che contrastano gli imbroglioni qualunque sia la nazionalità: un prezzo troppo basso nasconde quasi sempre una fregatura.

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)