alzano lombardo

CRONACA DI UNA STRAGE ANNUNCIATA – CHE COSA È SUCCESSO A NEMBRO E ALZANO DAL 23 FEBBRAIO AL 7 MARZO? GLI ESPERTI AVEVANO PROPOSTO DI ESTENDERE LA ZONA ROSSA GIÀ ISTITUITA NEL LODIGIANO AI DUE COMUNI IN PROVINCIA DI BERGAMO, MA LE IMPRESE E LA POLITICA LOMBARDA NON VOLEVANO BLOCCARE LE ATTIVITÀ – MENTRE GLI OSPEDALI SI RIEMPIONO DI MALATI GRAVI, ARRIVANO CENTO CARABINIERI, OTTANTA SOLDATI, CAMIONETTE E BLINDATI PRONTI A CHIUDERE TUTTO  IL 5 MARZO. MA L’ORDINE NON ARRIVERÀ MAI. PERCHÉ?

Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

 

conte speranza

Per necessità di sintesi, useremo i numeri e non le persone. Quelli che arrivano da Alzano Lombardo e da Nembro nel periodo compreso tra domenica 23 febbraio e il 7 marzo dimostrano una progressione quasi esponenziale dei decessi.

 

Il giorno prima della data di inizio ufficiale del focolaio nella provincia di Bergamo, che ben presto diventerà il più letale d'Europa, sono bastate poche ore per istituire la zona rossa nel Lodigiano, intorno a Codogno, dove era stato appena scoperto il cosiddetto paziente uno.

 

attilio fontana meme

Nell'Italia ormai lontana di quell'ultima settimana di febbraio, sembra quasi che il più sia stato fatto. Per quanto possa apparire incredibile oggi, all'uscita da un tunnel lungo tre mesi, all'inizio della tragedia italiana del coronavirus c'è stato un tempo nel quale la Confindustria di Bergamo pubblicava un video, rilanciato dal sindaco Giorgio Gori, nel quale la città orobica era «running», correva a dispetto delle paure.

 

beppe sala beve birra con alessandro cattelan

E lo stesso avveniva a Milano «che non si ferma», e altrove. Le imprese e la politica lombarda non volevano alcuna forma di interruzione delle attività e della vita sociale. Proprio durante la breve fase dell'ottimismo ad ogni costo e contro l'evidenza dei fatti, comincia il contagio. Nel «report coronavirus», inviato quotidianamente da Regione Lombardia alla Protezione civile, già il 27 febbraio emerge in modo chiaro l'esistenza di un nuovo focolaio di Covid-19. In provincia di Bergamo infatti si registrano 72 nuovi casi di positività al coronavirus.

milano non si ferma lo spot di sala sul coronavirus 5

 

Nembro è il quarto Comune più colpito di Lombardia, al pari di Casalpusterlengo che rientra però nella zona rossa, mentre Alzano è il settimo, con 8 contagi. Il 28 febbraio Marco Rizzi, primario del reparto di Malattie infettive del Papa Giovanni XXIII di Bergamo, è il primo ad andare contro la corrente.

 

nicola zingaretti all'aperitivo dei giovani pd a milano

«La crescita dell'epidemia è rapidissima, a partire da un focolaio che si è sviluppato dall'ospedale di Alzano. La terapia intensiva e ogni altro reparto sono già saturi. Servono misure di contenimento». La sua denuncia cade nel vuoto. Il primo marzo, i contagi toccano quota 43 a Nembro, 19 ad Alzano.

 

ospedale pesenti fenaroli alzano lombardo 1

Ancora il giorno dopo, l'assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera si dice contrario all'istituzione di una eventuale zona rossa, esprimendo «forti dubbi» sulla sua utilità. È come se per una lunga settimana fossero esistite due realtà parallele. Mentre imprenditoria e politica, compresi molti amministratori locali della zona, frenavano sull'ipotesi di provvedimenti urgenti, gli ospedali della provincia di Bergamo vivevano un dramma difficile persino da raccontare.

 

GIULIO GALLERA ATTILIO FONTANA BY CARLI

In quei giorni il Pronto soccorso del Papa Giovanni XXIII sembra un ospedale da campo. Decine di pazienti con polmoniti gravi, che rantolano, sulle barelle, nei corridoi. Viene aperta la sala maxi-afflusso, destinata a terremoti e calamità naturali, ma non basta. Alla fine, prevalgono i fatti, come sempre. Nella provincia di Bergamo è in corso una strage.

 

Ma da dove è partito il contagio? Lo ha già detto Rizzi, è ormai cosa nota. Al Pesenti-Fenaroli di Alzano succedono cose strane. A partire dalla seconda metà di febbraio vengono denunciati dai familiari delle vittime almeno cinque casi di decessi dovuti a polmonite interstiziale. Si tratta di pazienti ricoverati in corsia, nel reparto di medicina generale, aperto a tutti. Il 23 febbraio, dopo le prime due morti «ufficiali» per coronavirus, il direttore sanitario, pressato dai suoi medici, decide di chiudere l'ospedale.

luigi cajazzo

 

Poche ore dopo, la Regione ordina l'immediata riapertura. Da quel momento saranno i suoi funzionari a gestire direttamente l'ospedale. La Procura di Bergamo ha fatto sequestrare ai carabinieri del Nas tutte le cartelle cliniche di quel periodo, fino al 7 marzo. L'ipotesi è che in quel lasso di tempo ci siano stati ricoveri promiscui tra pazienti Covid e malati di altre patologie in almeno tre reparti.

Alzano Lombardo e Nembro

 

Anche dopo la chiusura temporanea del nosocomio, quando sono stati creati percorsi differenziati, la separazione non si sarebbe dimostrata impermeabile come avrebbe dovuto essere. La prima interlocuzione della Lombardia con il governo, avente per oggetto la provincia di Bergamo, risale al due marzo.

 

Seguono alcuni giorni di discussioni durante i quali il presidente Fontana e i suoi assessori non arriveranno mai a chiedere l'istituzione di una vera e propria zona rossa. Come se il primo passo dovesse essere fatto da altri. Ci pensa il Comitato tecnico scientifico che segue l'emergenza per l'esecutivo.

 

ATTILIO FONTANA

Gli esperti propongono «di adottare le opportune misure restrittive già in uso nei Comuni della "Zona Rossa" al fine di limitare la diffusione dell'infezione nelle aree contigue» per i comuni di Alzano Lombardo e Nembro, paesi «che hanno fatto registrare casi ascrivibili a un'unica catena di trasmissione». È il 3 marzo, non c'è ancora una decisione ufficiale. Ma la zona rossa sembra cosa fatta. La sera del 5 marzo al Palace Hotel di Verdellino arrivano cento carabinieri del Reggimento di Milano.

 

giuseppe conte meme

Davanti all'albergo sono parcheggiate camionette e blindati. «Noi siamo pronti» dicono. A due chilometri di distanza, al Continental di Osio Sotto, ci sono altri cento poliziotti. Poi ottanta soldati dell'Esercito, e altri cinquanta finanzieri. Tutto è pronto per la zona rossa. L'ordine non arriverà mai. Alzano Lombardo e Nembro diventeranno zona rossa solo il 9 marzo. Insieme al resto della Lombardia e dell'Italia.

alzano lombardogiuseppe conte memegiorgio gori

 

ATTILIO FONTANAAttilio Fontanagiuseppe conte attilio fontanaattilio fontana meme

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARRACCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...