tampone faringeo

DATEMI UN TAMPONE - DIECIMILA ITALIANI ALL'ESTERO PER TURISMO TORNERANNO NEI PROSSIMI GIORNI MA GLI AEROPORTI NON SONO PRONTI PER I CONTROLLI SANITARI - A FIUMICINO STANNO ALLESTENDO UN CHECK POINT PER GLI ACCERTAMENTI MEDICI MA DIFFICILMENTE SARÀ OPERATIVO PRIMA DI FERRAGOSTO - A LINATE E MALPENSA HANNO GIÀ AVVERTITO DI NON ESSERE IN GRADO DI EFFETTUARE I TAMPONI - NESSUN TEST AI PASSEGGERI DEI TRAGHETTI SBARCATI DA GRECIA E CROAZIA

Flavia Amabile per “la Stampa”

 

controlli aeroporto 5

Aumentano ancora i contagi in Italia, 523 nuovi casi e 6 morti, e gran parte dei nuovi focolai di Covid 19 « sono dovuti a casi importati dall'estero o a persone che rientrano da viaggi per turismo, spiega Giovanni Rezza, direttore della Prevenzione Sanitaria del ministero della Salute. Se l'aspettavano gli esperti un effetto-vacanze come ci si aspetta un aumento dei contagi quando ricominceranno le scuole.

 

La strategia decisa dal ministero della Salute prevede tamponi per chi rientra da Malta, Croazia, Grecia e Spagna ma c'è bisogno di qualche giorno per mettere a punto la macchina dei controlli dunque fino a Ferragosto si rischia ancora molta confusione e di trovare gli aeroporti ancora non del tutto pronti. L'obbligo quindi per chi sta rientrando in queste ore è di mettersi in isolamento fiduciario in attesa del tampone, di chiamare il distretto sanitario di competenza e attendere entro le 48 ore l'effettuazione del tampone e poi l'esito. Una raccomandazione su cui è possibile effettuare controlli nel caso di rientri in aereo ma non nel caso di rientri in auto.

controlli aeroporto 4

 

E che può creare seri problemi almeno nei prossimi giorni in entrambi i casi. La Fiavet, la Federazione delle Associazioni e Imprese di Viaggio e Turismo, stima che in questo momento circa diecimila italiani sono all'estero per turismo e quindi nei prossimi giorni torneranno. Sono numeri rilevanti, in grado di provocare numerosi focolai in tutta Italia se non vengono adeguatamente verificati. A Fiumicino stanno allestendo il punto di controllo ma difficilmente sarà operativo prima di Ferragosto.

 

A Linate e Malpensa hanno già avvertito di non essere in grado di effettuare i tamponi e «questa situazione è estendibile a tutta Italia, non ci sono - dicono fonti del'Usmaf, gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera - aeroporti dove si possano fare accertamenti con tamponi, a meno di piccolissimi scali con 100 passeggeri al giorno, non certo i 6000 previsti nel periodo di Ferragosto tra Malpensa e Linate».

la procedura del tampone

 

I tamponi - viene spiegato - non si possono fare perché a Malpensa c'è un posto di pronto soccorso e non un ospedale per la diagnostica. Nessun controllo quindi ieri né negli aeroporti milanesi né a Fiumicino. Anche negli altri scali ci si sta ancora attrezzando , come Bologna, in Sardegna o a Perugia e negli aeroporti pugliesi . A Lamezia Terme non è stata prevista alcuna postazione per i test. Molta confusione anche nei porti. Ad Ancona, dove arrivano la maggior parte dei traghetti dalla Croazia e parte di quelli dalla Grecia, non è stato fatto neanche un tampone.

 

È impensabile logistacamente, spiega il presidente dell'autorità portuale Rodolfo Giampieri, eseguire i test senza provocare degli assembramenti. Ieri sono sbarcate 500 persone dalla Grecia e 230 dalla Croazia: a loro è stata solo spiegata la procedura da seguire: tornare tranquillamente a casa e comunicare entro 48 ore il rientro in Italia per fare il tampone.

 

tampone

Non proprio quello che è scritto nell'ordinanza e a aumentare la confusione- e quindi i rischi - sui rientri, c'è il comportamento delle regioni. Si sono adeguate all'obbligo previsto dal ministro Speranza la Liguria, la Sardegna, il Veneto, il Piemonte, il Lazio dove sono attivi 16 drive-in nei quali chi rientra dai quattro Paesi deve recarsi per eseguire i test. In direzione opposta l'Emilia Romagna: niente obbligo di isolamento fiduciario in attesa dell'esito del tampone. I test all'arrivo verranno considerati un'indagine epidemiologica. «Resta confermato l'obbligo di informare le autorità sanitarie dell'arrivo da quei Paesi, per essere poi sottoposti al test», dice l'assessore alla Sanità Raffaele Donini. E anche in Lombardia non è scattato alcun obbligo di quarantena.

tampone

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?