naufragio migranti coste calabria cutro

DAVVERO È STATO FATTO TUTTO IL POSSIBILE PER SALVARE I MIGRANTI MORTI NEL NAUFRAGIO DI CUTRO? – DOPO L’INCIDENTE GIORGIA MELONI DISSE: “SE AVESSIMO POTUTO, AVREMMO SALVATO I MIGRANTI”. ORA, UN’INCHIESTA INTERNAZIONALE, A CUI HA COLLABORATO “DOMANI”, MOSTRA, ATTRAVERSO DOCUMENTI INEDITI, IMMAGINI SATELLITARI E TESTIMONIANZE, CHE FORSE NON È COSÌ. TRA RIMPALLI DI RESPONSABILITÀ, FALLE NELLA CATENA DI COMANDO E SOTTOVALUTAZIONI – LA PRIMA SEGNALAZIONE DI FRONTEX E LE VEDETTE DELLA GUARDIA COSTIERA MAI PARTITE…

I VIDEO CON I DOCUMENTI ESCLUSIVI SUL NAUFRAGIO DI CUTRO

https://www.editorialedomani.it/fatti/naufragio-cutro-inchiesta-internazionale-wqa2rkss

 

Estratto dell’articolo di Abbas Azimi, Sara Creta e Youssef Hassan Holgado per www.editorialedomani.it

 

IL DOCUMENTO DI FRONTEX SUL NAUFRAGIO DI CUTRO

Fin quando non ha perso conoscenza, Omid, un ragazzo afghano di 20 anni, ha ricordi nitidi di quello che è successo nelle prime ore del 26 febbraio. «Erano circa le 3 del mattino quando i trafficanti ci avevano detto di raccogliere le nostre cose e di preparare gli zaini perché eravamo arrivati.

 

Qualche minuto dopo il fianco sinistro della barca ha urtato una roccia o qualcosa di simile. In poco tempo l’acqua mi è arrivata ai piedi e poi all’altezza dell’ombelico. Ho detto ai miei genitori di salire sul tetto dell’imbarcazione il prima possibile, affinché fossero più al sicuro, e in un attimo la pancia della barca si è riempita d’acqua».

 

SCAFISTI DEL NAUFRAGIO DI CUTRO

Omid è uno dei circa 180 migranti che erano a bordo della Summer Love, la barca naufragata a pochi metri dalle coste di Steccato di Cutro. Quella notte sono morte almeno 94 persone, tra questi anche i suoi genitori e 35 minori. Oltre dieci sono i dispersi.

 

A tre mesi di distanza la procura di Crotone ha iscritto i nomi e cognomi dei primi indagati nell’ambito dell’inchiesta sul naufragio avvenuto quel 26 febbraio scorso a 40 metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro.

 

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI A CUTRO

Inoltre sono in corso una serie di verifiche negli uffici della guardia di finanza e della guardia costiera. «Più che ricerche vere e proprie, stiamo effettuando controlli a campione su elementi che ci sembravano mancanti per completare l’indagine», ha detto il procuratore Giuseppe Capoccia.

 

Le perquisizioni si sono concentrate nei confronti di almeno tre ufficiali della guardia di finanza a cui vengono contestate misure opache e poco trasparenti sia nella redazione delle relazioni finali sull’operato del corpo in quella sera sia nelle comunicazioni. Secondo la procura gli agenti hanno utilizzato anche cellulari personali privati per comunicare tra loro, l’obiettivo è rintracciare le chiamate e i messaggi per capire le motivazioni dei ritardi nei soccorsi.

APPUNTO DELL UFFICIALE DELLA GUARDIA DI FINANZA SUL BARCONE NAUFRAGATO A CUTRO DEL 25 SETTEMBRE

 

Un’inchiesta internazionale – a cui Domani ha collaborato insieme a Lighthouse Reports, Süddeutsche Zeitung, Le Monde, El Pais e Sky News – mostra attraverso documenti inediti, fonti confidenziali, immagini satellitari, modelli 3d e decine di testimonianze le falle nella catena di comando che hanno portato prima al naufragio e poi al rimbalzo delle responsabilità tra le tre autorità coinvolte.

 

Subito dopo il naufragio la premier Meloni ha detto alla stampa: «Se avessimo potuto, avremmo salvato i migranti», l’inchiesta evidenza come fin dall’inizio siano stati sottovalutati tutti i segnali di pericolo, decidendo di non intervenire con un’operazione di ricerca e soccorso in mare (Sar) ma con una di law enforcement.

 

IL DOCUMENTO INTERNO DI FRONTEX

SALVINI E PIANTEDOSI - MEME BY GIAN BOY

Il 22 febbraio scorso un’imbarcazione metallica bianca è partita dalle coste turche di Cesme verso l’Italia con a bordo migranti provenienti soprattutto dall’Afghanistan (140) e dal Pakistan (20). Dopo poche ore di navigazione gli scafisti sono stati costretti a chiamare rinforzi […] e i migranti sono stati trasbordati su una nuova imbarcazione, la Summer Love. Secondo i racconti dei sopravvissuti, questa barca di legno era molto più grande, ma più vecchia e meno robusta della prima.

 

Durante la traversata gli scafisti hanno interrotto la navigazione più volte per via dei problemi al motore e costretto i migranti a rimanere sottocoperta per non essere individuati.

 

naufragio di migranti a steccato di cutro, crotone 1

La sera del 25 febbraio l’aereo Eagle 1 ha captato alcune telefonate che dalla barca chiamavano verso la Turchia e ha rilevato la nave a circa 40 miglia dalle coste italiane con una velocità di navigazione di 6 nodi. L’Eagle 1 è il velivolo di sorveglianza di Frontex, l’Agenzia europea per il controllo delle frontiere.

 

Da un documento inedito consultato da Domani e dagli altri partner dell’inchiesta si legge che il pilota dell’Eagle 1 avesse segnalato al centro di controllo di Frontex a Varsavia – già due ore prima dell’avvistamento della Summer Love – le difficoltà a completare il suo «schema di volo pianificato a causa dei forti venti». È una segnalazione importante perché certifica che Frontex era al corrente delle cattive condizioni meteorologiche.

 

naufragio di migranti a steccato di cutro, crotone 1

Tutti i dati raccolti durante il pattugliamento dell’Eagle 1 sono stati trasmessi in diretta streaming al centro di controllo in Polonia e messi a disposizione delle autorità italiane. Inoltre, nella sala di monitoraggio di Varsavia erano presenti un rappresentante della guardia di finanza e della guardia costiera italiana.

 

Alle 22.26, oltre ad avvistare la Summer Love, le telecamere termiche a bordo del velivolo hanno rilevato una risposta «significativa» e «altri segni» che indicavano la presenza di tante persone sottocoperta. Inoltre Frontex aveva segnalato anche che l’imbarcazione non aveva a disposizione i giubbotti di salvataggio. Tutte le autorità italiane competenti erano a conoscenza dell’imbarcazione e della possibilità che trasportasse migranti verso le coste italiane. E da questo momento, però, iniziano le omissioni nei racconti di ciò che è accaduto.

naufragio di migranti a steccato di cutro, crotone

 

Dopo il naufragio, l’Agenzia europea ha affermato nel suo comunicato di non aver potuto continuare a monitorare la Summer Love perché Eagle 1 era a corto di carburante. Non risulta tuttavia nessuna comunicazione pubblica sulle pessime condizioni meteorologiche.

 

Inoltre, Frontex ha riferito di aver captato solo una chiamata verso la Turchia nell’area prima di avvistare la Summer Love, mentre in realtà il numero è più alto. Un’ulteriore indizio sulla possibile presenza di migranti a bordo, visto che la rotta migratoria che dalle coste turche porta all’Italia è sempre più battuta dai trafficanti.

 

MATTEO PIANTEDOSI MEME

Frontex ha risposto alle nostre domande. Dall’Agenzia sostengono che non è compito suo coordinare le operazioni di soccorso e stabilire se un evento possa considerarsi Sar o di polizia. La Summer Love «non era in difficoltà quando l’abbiamo osservata l’ultima volta», dicono. Tuttavia, perché Frontex non ha inviato nuovamente Eagle 1 a pattugliare l’area dopo il rifornimento, sapendo le cattive condizioni meteo? […]

 

Secondo le regole marittime di Frontex […] il sovraffollamento di un’imbarcazione, le avverse condizioni meteorologiche e la mancanza di giubbotti salvataggio a bordo sono considerati già dei segnali che presuppongono l’adozione di un’operazione Sar. Nonostante ciò, Frontex non ha segnalato un evidente «pericolo per la navigazione», e le autorità italiane non hanno ritenuto necessario iniziare un’operazione Sar.

 

Circa un’ora dopo, intorno alle 23.20 del 25 febbraio […] la sala operativa ha disposto che la motovedetta V. 5006 «effettui pendolamenti in zona capo colonne in attesa che il target entri in acque nazionali». A scanso di equivoci, nei registri compilati a mano dall’agente di turno si legge testualmente che l’avvistamento di Eagle 1 è un «natante con migranti». Una certezza esplicitata solo in quel documento redatto a mano. Mentre nella relazione finale e ufficiale su quanto accaduto quella sera, la Summer Love è identificata come un «natante sospetto».

 

Nel frattempo era stata contattata anche la capitaneria di porto di Reggio Calabria, che aveva riferito «di essere a conoscenza del natante» ma «attualmente non hanno predisposto alcuna imbarcazione». In caso di necessità – si legge ancora nel documento della finanza – la guardia costiera aveva garantito che avrebbe fatto uscire un’unità da Crotone.

 

Dopo diversi pattugliamenti, intorno alle 3:20 del 26 febbraio le unità della guardia di finanza V 5006 e il P.V.6 Barbarisi sono ritornati verso il porto di Crotone a causa delle avverse condizioni meteo. Venti minuti più tardi, la finanza ha chiesto alla capitaneria di porto di Reggio Calabria se avessero a disposizione i mezzi giusti per navigare con quel tempo.

 

Le vedette erano disponibili, ma non avendo certezza che ci fossero migranti a bordo e senza richieste di soccorso la guardia costiera ha deciso, ancora una volta, di non intervenire nonostante l’orario di navigazione, le chiamate satellitari verso la Turchia e la rotta di provenienza della nave, non potevano far presagire che si trattasse di altro.

cadaveri di migranti morti nel naufragio a steccato di cutro, crotone

 

Nei giorni seguenti, guardia di finanza e costiera si sono accusate a vicenda e hanno preso di mira le zone grigie dei protocolli della catena di comando. «Questa vaghezza ha permesso alla guardia di finanza di dire “siamo noi a comandare perché questa è un’operazione di polizia”», dice un alto funzionario della guardia costiera che ha deciso di parlare in anonimato.

 

«Nel caso di Cutro si sarebbe dovuto applicare il principio di precauzione. Se c’è anche la minima probabilità di un naufragio, allora dobbiamo avere i mezzi per lanciare un’operazione di salvataggio», aggiunge. «Nel momento in cui si torna indietro, significa che le condizioni del mare non sono praticabili, il criterio di precauzione non è stato rispettato e l’evento deve diventare Sar».

sacerdote davanti alle salme del naufragio di migranti a steccato di cutro, crotone

 

La guardia di finanza e la guardia costiera hanno deciso di non rispondere alle nostre domande […]  Per il vicepremier Matteo Salvini, invece, «Frontex, la guardia costiera e tutte le autorità hanno confermato di aver fatto tutto il possibile e l’impossibile. Nessuno è venuto meno al proprio dovere».

 

[…] Secondo quanto riferito in parlamento dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi la prima richiesta di soccorso è avvenuta intorno alle 4 del mattino quando dalla barca un numero turco ha chiamato il 112 chiedendo aiuto. Ma oramai era troppo tardi.  […]

 

naufragio di migranti a steccato di cutro, crotone

[…] «Molte situazioni di pericolo conclamato vengono ormai registrate come evento migratorio, mentre prima erano identificati come situazione di soccorso. Quando le imbarcazioni si vedono navigare a galla e con i motori in funzione si ritiene, sbagliando, che non abbiano bisogno di assistenza o addirittura di soccorso. Il caso di Cutro rientra senz’altro fra queste ipotesi», dice l’ammiraglio ed ex portavoce della guardia costiera Vittorio Alessandro secondo cui «quell’imbarcazione, così come fotografata e descritta dall’aereo di Frontex, andava incontro alla rovina perché sovraccarica».

 

naufragio di migranti a steccato di cutro, crotone 4

Soltanto le indagini potranno far luce completa sull’accaduto. Ma la sottovalutazione dell’evento è figlia di una scelta politica chiara adottata da quando nel 2019 si è insidiato al ministero dell’Interno Matteo Salvini. Secondo una serie di accessi agli atti di Altreconomia dal 2019 ai primi due mesi del 2023 i migranti arrivati via mare in Italia sono stati 232.660 attraverso 6.300 eventi. In quasi sei casi su dieci dei sono stati eventi classificati come law enforcement e non di ricerca e soccorso (Sar).

 

migranti salvati dal naufragio a steccato di cutro, crotone

«La trasparenza è scomparsa e ci sono ancora molte zone d’ombra», dice la fonte anonima della guardia costiera. Alla domanda sul perché c’è tanta resistenza a mettere in atto operazioni di ricerca e salvataggio, Matteo Salvini ha risposto categoricamente: «Perché è provato che si tratta di viaggi organizzati. Gli eventi Sar rispondono a un soccorso per un evento imprevisto». E ha aggiunto: «In questo caso, i viaggi vengono contrattati online con un punto di partenza e una durata. Sarà necessario rivedere le norme Sar in queste aree».

 

LA RETE DEGLI SCAFISTI E DEI TRAFFICANTI

il naufragio del barcone di migranti a canneto di cutro visto dall'alto

Oltre alle indagini sulle falle della catena di comando e sulle eventuali responsabilità delle autorità italiane è in corso l’incidente probatorio nel procedimento penale a carico degli scafisti. Gun Ufuk, Sami Fuat, Ishaq Hassnan e Khalid Arslan sono accusati di naufragio colposo, di morte in conseguenza di altro reato e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

 

Khalid Arslan e Ishaq Hassnan (un ragazzo pakistano ancora minorenne al momento del naufragio) si sono dichiarati innocenti e hanno mostrato al loro avvocato le ricevute dei pagamenti per il viaggio, come tutti gli altri richiedenti asilo. «Mio fratello viveva in Turchia da circa cinque anni e ha deciso di venire qui in Italia da me. Così ho pagato per lui», dice Ahtisham fratello di Khalid Arslan. «Il pagamento è stato di 7.000 euro, di cui 2.500 pagati in anticipo e 4.500 a titolo di garanzia».

naufragio di migranti a steccato di cutro, crotone 3

 

Alcuni sopravvissuti hanno identificato Khalid come scafista perché aveva assunto il ruolo di traduttore tra chi guidava la nave e le persone presenti a bordo. Ma per il suo avvocato, Salvatore Perri, non ci sono dubbi: Khalid Arslan è innocente. Oltre ai documenti forniti lo dimostrerebbe anche l’aggressione ricevuta dai due imputati turchi avvenuta all’interno del carcere. «Temeva per la sua incolumità dato che li aveva riconosciuti come coloro che hanno guidato l’imbarcazione per tutto il viaggio», dice Perri.

 

[…] Ricostruire la rete dei trafficanti che hanno organizzato il viaggio della Summer Love non è semplice. I richiedenti asilo sono partiti da Istanbul il 20 febbraio intorno alle 15 nascosti in un camion e dopo oltre sette ore di viaggio sono arrivati a Cesme. Hanno camminato per tre ore in una una foresta fino a una collina prima di raggiungere una spiaggia rocciosa in una località isolata dove la prima barca era già in attesa.

naufragio di migranti a steccato di cutro, crotone 2

 

La maggior parte dei migranti ha pagato il viaggio una cifra tra i 6500 e i 9000 euro attraverso sistemi simili ai money transfer come Ria Payments, che garantiscono protezione e privacy a chi riceve i soldi. I sopravvissuti hanno inviato pagamenti in Pakistan, Turchia e Afghanistan.

 

«Questa è una rete difficile da ricostruire, perché ci sono decine di trafficanti anche in ogni nazione. Parte del pagamento di Khalid è stato fatto in Pakistan, mentre altri hanno fatto pagamenti in Afghanistan e in Turchia. Una volta arrivati in Turchia dai paesi di origine il viaggio viene gestito da altre organizzazioni, per lo più turche, ma che utilizzano anche manovalanza di altre nazionalità», spiega l’avvocato Perri. Ma una cosa è chiara: i trafficanti avevano emissari anche in Europa.

naufragio di migranti a steccato di cutro, crotone 1

 

Il procedimento penale contro gli scafisti farà forse luce sulla rete che ha organizzato il viaggio. Ora si cerca di capire quali siano state le responsabilità politiche e logistiche sulle falle nella catena di comando. […]

LA SEGNALAZIONE DI FRONTEX DEL BARCONE NAUFRAGATO A CROTONEnaufragio migranti coste calabria cutrocaicco che e?? naufragato a cutro visto da frontex 3MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI - VIGNETTA BY ALTAN video di frontex del caicco naufragato a cutro MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI MEME BY ANDREA BOZZOGIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA BARE FUORI - MEME SUL GOVERNO E I MIGRANTI BY CARLI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - MEME FESTIVALBAR i resti del barcone del naufragio di cutro giorgia meloni scopre una targa in ricordo del naufragio di cutro i resti del barcone del naufragio di cutro i resti del barcone del naufragio di cutro sopravvissuti naufragio cutro trattenuti nell'ex cara di crotonesopravvissuti naufragio cutro trattenuti nell'ex cara di crotoneINFORMATIVA ALLA CAMERA DI MATTEO PIANTEDOSI SUL NAUFRAGIO DI CUTRO SALVINI - PIANTEDOSI - NAUFRAGIO DEI MIGRANTI A CUTRO - VIGNETTA ELLEKAPPA video girato sul barcone dei migranti prima del naufragio di cutro 8video girato sul barcone dei migranti prima del naufragio di cutro 7video girato sul barcone dei migranti prima del naufragio di cutrovideo girato sul barcone dei migranti prima del naufragio di cutro 6video girato sul barcone dei migranti prima del naufragio di cutro 4video girato sul barcone dei migranti prima del naufragio di cutro 5LA RICHIESTA DI SOCCORSO INVIATA 23 ORE PRIMA DEL NAUFRAGIO DELLA BARCA A CROTONEvideo girato sul barcone dei migranti prima del naufragio di cutro 3video girato sul barcone dei migranti prima del naufragio di cutro 2video girato sul barcone dei migranti prima del naufragio di cutro 1naufragio migranti coste calabria cutro

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”