scuola mascherina studenti coronavirus

DICIAMOCI LA VERITÀ: A VOLERE LE SCUOLE APERTE, A DISPETTO DEL RISCHIO CONTAGIO, SONO I GENITORI, STANCHI DI AVERE I FIGLI TRA LE PALLE A CASA - QUELLI CHE CIANCIANO SULL'IMPORTANZA DELL'ISTRUZIONE MAGARI SONO GLI STESSI CHE, PRIMA DEL VIRUS, I FIGLI NON LI SEGUIVANO NEANCHE PER SBAGLIO - OK LA SOCIALITA' MA CHI VUOLE STUDIARE DAVVERO LO FA, A PRESCINDERE DALLA DAD - PER I PROF VACCINI AL RALLENTATORE

Corrado Zunino per "la Repubblica"

 

a scuola con la mascherina

Mezza Italia che frequenta la scuola tra sabato prossimo e lunedì 8 resterà a casa. Un po' più di mezza. Le nuove restrizioni del Decreto 2 marzo aggiungeranno, alle sei regioni più una provincia autonoma già in Dad (sono 25 province in tutto, quasi tutte con lezioni a distanza dalle elementari alle superiori), altre 18 province che già superano almeno uno dei tre nuovi parametri del Dpcm: hanno più di 250 contagi sul territorio ogni 100.000 abitanti da almeno una settimana oppure negli ultimi sette giorni hanno osservato esplodere i casi; oppure, con provvedimenti restrittivi già presi, scoprono in casa una delle varianti che sta facendo perdere il controllo - ancora una volta - del coronavirus.

 

scuola 4

Basta guardare i dati della Protezione civile, che monitora l' evoluzione del contagio da un anno e una settimana, per scoprire che, partendo dal Nord-Ovest, la provincia di Imperia, poi quella di Verbano-Cusio-Ossola, ancora Brescia, Como, Mantova e Monza, quindi Trento e Udine, continuando con Bologna, Modena, Reggio Emilia, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, proseguendo con Pistoia e Siena e infine Frosinone sono tutte fuori parametro. Le loro scuole, di ogni ordine e grado, vanno chiuse. Gli studenti, dall' infanzia alle superiori, mandati in Dad.

 

Ci sono anche Bolzano, Chieti e Pescara, Ancona e Macerata, Salerno e Bari che non rispettano i nuovi valori voluti dal Comitato tecnico scientifico e inghiottiti dai governatori, che con i colori gialli e arancioni nei loro territori avranno l' ultima parola sulla chiusura delle scuole.

 

patrizio bianchi 6

In queste sette province, però, e in altre diciotto le lezioni in presenza erano già state inibite dai presidenti delle sette regioni che le ospitano con decisioni prese in autonomia dai governatori, prima di questo Dpcm di governo.

 

Ecco, 43 province italiane su 107 (più alcune centinaia di comuni autonomamente) da sabato terranno alunni e studenti a distanza. Nel Paese già oggi metà dei ragazzi delle scuole superiori seguono da casa, il mai abolito limite del 50 per cento: si può ipotizzare, così, che dalla seconda settimana di marzo avremo cinque milioni di studenti in Dad.

scuola 5

Le varianti, inglese e brasiliana, hanno tagliato le gambe al promesso cambio di passo del Governo Draghi, almeno sull' istruzione. E alla speranza di scuole aperte resa pubblica dai ministri Patrizio Bianchi, Roberto Speranza, Mariastella Gelmini.

 

Se si va direttamente sul territorio, si scopre una preoccupazione al livello di guardia. Il direttore dell' Ufficio scolastico del Piemonte appena ha ricevuto le bozze del Dpcm ha esclamato: «Qui chiudiamo tutto».

 

La Prefettura di Torino, attraverso un' interpretazione autentica dei parametri di Chigi, conferma. Il governatore Alberto Cirio, per non saper né leggere né scrivere, ha messo altri quattordici comuni (12 del Cuneese, 2 del Torinese) in zona rossa: sono già ventidue. Qui, come in tutte le zone rosse d' Italia, nessuna lezione in aula sarà possibile.

 

scuola 2

La Toscana ne conta sessantasei, di comuni con i valori epidemiologici fuori standard. Ha voglia Speranza di parlare di «casi di eccezionale gravità» per spiegare le scuole chiuse, il contagio corre veloce lungo tutta la via Emilia: solo Parma, Piacenza e Ferrara restano sotto "quota 250". Il guaio aggiuntivo è che ci sono altre diciassette province (tra queste Milano, Torino e Napoli) vicine alla soglia: presumibilmente a fine settimana l' avranno oltrepassata.

 

L'Emilia Romagna, seguendo l'ultimo report, conferma che con la terza ondata del virus quella che poteva essere un' ipotesi è una realtà: i contagi sono anche endogeni alle scuole, interni. Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, ora dice: «Di fronte a un picco di contagio che cresce nella fascia di età tra 7 e 17 anni, ma anche tra i 5 e i 6, la sospensione dell' attività didattica in presenza, per scuole di ogni ordine e grado, è consequenziale».

scuola 3

 

A fronte dell' accelerazione del virus, cresce a fatica la campagna di vaccinazione dei docenti, dei presidi, degli amministrativi della scuola, passata dall' altroieri a ieri dal 16 al 18 per cento del totale, 185.866 persone raggiunte. Al 2 marzo, come ha certificato la rivista online Tecnica della scuola , la Campania ha superato 41.000 somministrazioni, la Toscana ha vaccinato 27.528 lavoratori della scuola, il Lazio 18.704, ma Basilicata, Sardegna, Emilia Romagna, Marche e Molise sono intorno a quota 100. In Calabria le vaccinazioni mirate partiranno non prima del 10 marzo.

 

scuola 1

Le famiglie italiane con figli alla scuole dell'infanzia e alle elementari tremano: questa nuova chiusura somiglia troppo a quella di marzo 2020 e sconvolge le organizzazioni a casa. Il governo promette ristori e una buona Didattica a distanza, ma serve tempo. Il mondo "No Dad" è agitato. Docenti sono andati sotto la Regione Lombardia a chiedere vaccini dedicati. Anita, la liceale di Torino, chiama al ritorno in piazza. Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente del' Anci: «Scuole chiuse ma movida libera. Il nuovo Dpcm sembra dire esattamente questo».

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"