malena

IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? LA SECONDA PUNTATA DI “PENGUIN” CON COLIN FARRELL OVVIAMENTE ME LA VEDO. MA GUARDATE CHE IN CHIARO ABBIAMO UNA SERATINA PIENA DI BUONI FILM. COME “THE HATEFUL EIGHT”, RAI MOVIE, LO STAGY-WESTERN DI QUENTIN TARANTINO. NEL GIORNO DEI 60 ANNI DI MONICA BELLUCCI, CINE 34 PROPONE “MALENA” DI GIUSEPPE TORNATORE. SU LA5 MI SEMBRA IL GIORNO GIUSTO PER VEDERE L’ULTIMA VERSIONE DI “A STAR IS BORN”. IN SECONDA SERATA SU RAI5 TORNA PER I FAN DI DAVID BOWIE “ZIGGY STARDUST AND THE SPIDERS FROM MARS”… VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

malena 7

Che vediamo stasera? La seconda puntata di “penguin” con Colin Farrell ovviamente me la vedo. Ma guardate che in chiaro abbiamo una seratina piena di buoni film. Come “The Hateful Eight”, Rai Movie alle 21, 10, lo stagy-western girato in 70mm da Quentin Tarantino con la vecchia cinepresa di "Khartoum" di Basil Dearden. Me lo ricordo "Khartoum" al cinema. Era una bomba. Ma in tv oggi sembra noiosissimo. Anche “The Hateful Eight” perde molto in tv, chi lo ha visto in 70mm a RBoma o a Milano sa esattamente cosa dico.

 

the hateful eight

Perché a Tarantino serviva una visione che cogliesse tutto ma proprio tutto dei suoi set, che in realtà sono la locanda dove si svolge l’80% del film, la carrozza dove Kurt Russell accoglierà Samuel L. Jackson, e qualche paesaggio innevato. Magari tutti i colpi di scena del film, una volta che li sapete non saranno più colpi di scena, ma i personaggi, a cominciare dalla bitch Jennifer Jason Leigh in attesa che la sua banda venga a liberarla a Kurt Russell, Samuel L. Jackson, Tim Roth, Walton Goggins sono incredibili.

 

Nel giorno dei 60 anni di Monica Bellucci Cine 34 alle 21 propone il suo film più famoso, “Malena” di Giuseppe Tornatore con Giuseppe Sulfaro, Luciano Federico, Daniele Arena, una specie di “Malizia” più ambizioso. Canale 20 alle 21, 05 passa il divertente ma non bellissimo “Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo. Il ladro di fulmini” diretto da Chris Columbus con Logan Lerman, Kevin McKidd, Alexandra Daddario, Brandon T. Jackson, Uma Thurman. Sean Bean, Rosario Dawson, Pierce Brosnan. L’idea è quella di un nuovo Harry Potter con gli dei dell’Olimpo.

 

malena 6

Il risultato è così così. Su Canale 27 alle 21, 10 avete “Beverly Hills Cop”, classicone di Martin Brest con Eddie Murphy poliziotto nero di Detroit a Los Angeles, Lisa Eilbacher, Judge Reinhold, John Ashton, Ronny Cox, Steven Berkoff. Gran parte delle battute comiche di Eddie Murphy e dei suoi partner sono improvvisate. Lo script, pensato per Stallone protagonista, che non si pensava adatto alla commedia, venne riscritto tante di quelle volte che Brest preferì seguire i suoi attori. Piacque talmente ai boss della Paramount che appena lo videro in anteprima decisero di farlo uscire in 2000 sale e di mettere in piedi subito un sequel.

 

lady gaga bradley cooper a star is born

Su La5 alle 21, 10 mi sembra il giorno giusto per vedere l’ultima versione di “A Star Is Born”, diretta e interpretata da Bradley Cooper, ma ideata e supervisionata da Clint Eastwood, con una spettacolare Lady Gaga nel ruolo non tanto di Judy Garland quanto in quello di Barbra Streisand. Metterli insieme, scrivevo quando vidi il film a Venezia, è stata una bella scelta, perché i due funzionano bene sia nelle scene romantiche e drammatiche sia nei numeri musicali, anche se un'ombra di gusto XFactor rovina l'operazione. Già nella versione, la terza, con Barbra Streisand e Kris Kristofferson diretta nel 1976 da Frank Pierson i protagoniati non erano più due attori di cinema, ma due cantanti, uno folk rock in discesa e una tendente pop in salita. Ideato per James Taylor che lo rifiutò, venne poi offerto dalla Streisand a Elvis.

 

malena 5

Ma Kristofferson, ubriaco davvero anche sul set, dette al personaggio il glam vero che tenta di riprendere Cooper, mentre la Streisand, canzoni a parte e mal di pancia che ebbero tutti a sopportarla sul set  portò da subito quella qualità queer rock che ci ritroviamo oggi anche in Lady Gaga. Viene ripreso dal film di Pierson, anche il fratello manager e badante del cantante, Bobby, qui interpretato da un notevole Sam Elliott e allora da Gary Busey. Diciamo che la prima parte del film, esattamente come in tutte le altre versioni, funziona meglio della seconda, con lo scivolamento nel melo. Le modernità, la scena ai Grammy Awards, il Saturday Night Life con Alec Baldwin, non portano molto al film, ma Lady Gaga è comunque notevole, soprattutto quando canta "La vie en rose" nel locale queer, e quando duetta con Cooper. Nel finale si piange.

 

samuel l. jackson the hateful eight

Cielo alle 21, 15 passa uno dei più riusciti film di Yorgos Lanthimos, “The Lobster”, con Colin Farrell, Rachel Weisz, Léa Seydoux, Ben Whishaw, Olivia Colman, Aggeliki Papoulia. L’idea, da fantasy moderno, è che se non riesci a trovarti un compagno o una compagna entro un certo tempo, verrai trasformato in un animale da chi detiene il potere. Hai solo la possibilità di scegliere. Che volete diventare, uno stambecco, un cane, un armadillo? Colin Farrel decide per l’aragosta. Questa la premessa di questa favola fantascientifica che divise parecchio il pubblico dei critici a Cannes, dove però si aggiudicò il premio della Giuria. Va detto subito che il film, scritto assieme a Efthimis Filippou. coprodotto da mezzo mondo e girato in gran parte in irlanda, non è né facile né gradevole, ma volutamente oscuro e sgradevole, pieno di humour nero tra Azcona e Ferreri, ma senza la loro leggerezza.

 

malena 4

Lascia comunque il segno e il regista non perde la sua integrità e la sua visione assurda del mondo che cerca di descrivere, pur favolisticamente e con toni apocalittici, la mancanza di sentimenti dei poteri forti europei. In un mondo che potrebbe essere il nostro, gli uomini sono quindi obbligati a vivere in coppia. Chi rimane single è rinchiuso in un hotel-lager, dominato da una padrona, dove ha 44 giorni per trovare la sua compagna ideale. Se non la trova, verrà trasformato in un animale. A sua scelta. Il nostro protagonista, Colin Farrel, che arriva lì con il fratello Bob diventato un cane, sceglie come si è detto di diventare un'aragosta, perché vivono cento anni e possono procreare sempre. Beate loro.

 

a star is born

I giorni possono allungarsi se si colpiscono "i solitari", ribelli che vivono nel bosco. Ogni ribelle colpito, un giorno in più. Una donna senza cuore ne ha colpiti più di cento. Arrivato alla fine dei 44 giorni, Colin Farrell, dopo un tentativo di coppia poco riuscito proprio con la donna senza cuore, Angeliki Papoulia, che gli uccide il fratello, scappa e va a vivere con una banda di ribelli nella foresta guidato da una rivoluzionaria, la bella Léa Seydoux, che impone a tutti la condizione di solitario. Niente sesso, insomma, niente relazioni, chi trasgredisce verrà duramente punito.

 

In pratica è un’altra versione, ma sempre al femminile, della normalizzazione di coppia dell'hotel-lager. Colin Farrel, che si innamorerà presto della bella ribelle Rachel Weisz, dovrà anche in questo caso fingere di non avere i sentimenti che ha. Su Rai5 alle 21, 15 occhio al bel film di Costanza Quadriglio “Sembra mio figlio” con Tihana Lazovic, Basir Ahnang, Dawood Yousefi, dove un bambino scappato dall’Afghanista che da annio vive con il fratello in Europa dovrà fare i conti col proprio passato. Confesso che mi vedrei molto volentieri il narco-action “Colombiana” di Olivier Megaton con Zoë Saldana killer d’alta classe alla ricerca però degli assassini dei genitori, Amandla Stenberg, Michael Vartan, Cliff Curtis, Callum Blue, Jordi Mollà.

 

malena 3

Raro vedere Zoë Saldana recitare con la propria faccia. Di un capolavoro del cinema moderno come “Lo squalo” di Steven Spielberg con Robert Shaw, Roy Scheider, Richard Dreyfuss, Lorraine Gary, Iris alle 21, 25, che vi devo dire? Sapete già tutto. Non era affatto male “L’uomo sul treno”, più mystery che action diretto da Jaume Collet-Serra con Liam Neeson che si ritrova intrappolato dalla perfida Vera Farmiga in un gioco di morte sul treno pendolari che ben conosce. Ci sono anche Patrick Wilson, Sam Neill, Elizabeth McGovern, Jonathan Banks, TV8 alle 21, 30. Qui Liam Neeson è molto più mesto e bastonato del solito. Certo che reagisce, ma quasi per dovere di copione. E deve far sentire la stanchezza, almeno psicologica, del suo personaggio. Nel film interpreta un pendolare sessantenne, Michael MacCauley, ex poliziotto, con bella moglie, Elizabeth McGovern, figlio pronto per il college quindi pieno di spese, e bella casa con mutuo da smaltire, che da un bel po’ d’anni prende il treno per New York dove lavora come assicuratore. Dal suo capo riceve la mazzata.

tarantino regista in the hateful eight

 

Licenziato in tronco, troppo vecchio, rottamato. Non ci sono neanche i sindacati a difenderlo. Come dirlo a sua moglie? Dove troverà i soldi per i tanti mutui che ha aperto? E’ la fine. Mentre, mestamente, torna a casa sul treno pendolari sull’orlo del suicidio, si imbatte in una bella donna misteriosa, Vera Farmiga, che gli propone un affaruccio. 70 mila dollari per scoprire l’intruso con valigetta sospetta nel treno che prende ogni giorno. Deve solo indicarlo. Ma chi potrebbe essere? Con l’acqua alla gola, decide di accettare l’offerta e si ritrova, poco alla volta, dentro un incubo che gli spettatori vedranno con una certa tensione. Perché scoprirà di essere caduto, ovviamente, in un tranello davvero pericoloso.

 

malena 2

Solo le sue doti di ex poliziotto e la memoria di altri cento film che ha girato quando davvero gli rodeva lo aiuteranno a portare a termine la vicenda. Passiamo alla seconda serata con un horror neozelandese bruttino, “The Tank” diretto da Scott Walker con Luciane Buchanan, Mark Mitchinson, Matt Whelan, Jaya Beach-Robertson, Ascia Maybury. Casetta sulla spiaggia con mostro terribile che vi se magna. E’ una cazzata, ma me lo vedrei. Cine 34 alle 23, 20 propone l’opera seconda di Maria Sole Tognazzi, scritta assieme a Uvan Cotroneo, “L’uomo che ama” con gran bel cast, Monica Bellucci, Pierfrancesco Favino, Kseniya Rappoport, Marisa Paredes. Piera Degli Esposti. Lui ama lei ma lui pensa ancora a un’altra lei e lei pensa a un altro lui. Casino sentimentale. Però i film di Maria Sole Tognazzi non sono mai banali.

 

ziggy stardust and the spiders from mars

Su Rai5 alle 23, 50 torna per i fan di David Bowie “Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” diretto da D.A. Pennebaker con David Bowie, Mick Ronson, Trevor Bolder, Mick Woodmansy in concerto. Su Iris a mezzanotte avete un capolavoro come “Psycho” di Alfred Hitchcock con Anthony Perkins, Janet Leigh, Vera Miles, John Gavin, Martin Balsam. Lo conosciamo a memoria. E’ vero. Magari non conoscete il Jesse James del 1939 di Henry King (e Irving Cummings per dieci giorni), tradotto da noi “Jess il bandito” con Tyrone Power come Jesse James, Henry Fonda come suo fratello Frank, Randolph Scott, Nancy Kelly, Henry Hull e John Carradine come il “little bastard” Bob Ford che lo fece secco sparandogli alle spalle, Rai Movie alle 0, 10. Da ragazzini ricordiamo il in bianco e nero, perché così venne dato nelle riedizioni degli anni ’60, ma era a colori, meravigliosi, di George Barnes.

 

malena 1

E infatti figura come il primo western in Technicolor e il primo film a colori di Tyrone Power. In tutto furono 13 i film girati nel 1939 a Hollywood col sistema dei three-strips della Technicolor. Non sapevo che i due cavalli di Frank e Jesse che si buttano nel dirupo gettandosi al mare non solo vennero forzati a farlo, ma rimasero stecchiti. Fu allora che gli animalisti insorsero e vedremo alla fine di ogni film la scritta "No Animals Were Harmed or Injured in the Production of this Film". Insieme a “Ombre rosse”, che uscì lo stesso anno, fu il film che fece tornare interesse per il western, considerato un genere superato che nessuno voleva più vedere. Andò così bene che fecero anche il sequel con Henry Fonda e Gene Tierney, “Il vendicatore di Jess il bandito”, diretto addirittura da Fritz Lang. Era il primo film della bellissima Gene Tierney. Avrebbe dovuto avere una focosa storia d’amore con Frank James, ma era ancora viva la vedova del bandito e la storia d’amore venne abbandonata.

 

ziggy stardust and the spiders from mars

Rete 4 alle 2, 05 propone il raro musicarello “Lady Barbara” diretto da Mario Amendola con Renato dei Profeti, Paola Tedesco, Carlo Delle Piane, Franca Dominici. Iris alle 2, 20 passa “Fenomeni paranormali incontrollabili” diretto da Mark L. Lester, prodotto da Dino De Laurentiis, tratto da Stephen King con Drew Barrymore, George C. Scott, David Keith, Martin Sheen. Come ha spiegato il regista fu un film difficilissimo da girare proprio perché il fuoco era vero e non ricostruito digitalmente come si fa oggi. Doveva girarlo John Carpenter subito dopo “La cosa” con Richard Dreyfuss protagonista. Ma “La cosa”, che è un capolavoro, non andò benissimo e Carpenter ruppe con De Laurentiis.

 

THE HATEFUL EIGHT

Venne sostituito anche lo sceneggiatore Bill Lancaster. De Laurentiis, che aveva pagato un milione di dollari solo per i diritti, ne pagò un altro per avere George C. Scott fresco di oscar. Stephen King disse di odiare il film, ma Lester ricorda che non solo ci collaborò, venne anche a trovarli sul set e tutto era come voleva lui. Cine 34 alle 3 propone “La monaca di Monza” diretto da Eriprando Visconti con Anne Heywood, Antonio Sabàto, Hardy Kruger, Carla Gravina, Tino Carraro, Luigi Pistilli, Margarita Lozano, Laura Belli e perfino Maria Michi. Vietatissimo al tempo (18 anni) ricordo che riuscii a vederlo e mi piacque pure. Non l’ho più rivisto.

 

a star is born lady gaga e bradley cooper

Anne Heywood aveva molti fan.Me lo ricordo piuttosto spinto. Magari vi divertite di più con il mezzo hard “Immagini di un convento” di Joe D'Amato con Paola Senatore, Marina Hedman, Paola Maiolini, Marina Ambrosini, Angelo Arquilla, Maria Rosaria Riuzzi. Ricordo che rimasi davvero stupito quando al cinema Filodrammatici di Trieste vidi la scena hard tra Marina Frajese con Donal O’Connor. Doveva essere uno stupro da fiction e invece facevano sul serio. Credo che non vedrete la scena stanotte… Iris alle 4, 15 propone il più tranquillo “La freccia nella polvere” dello specialista Lesley Selander con Sterling Hayden che aveva appena dichiarata alla commissione McCarthy di essere comunista e per questo venne schiaffati nei piccoli western della Allied. Con lui ci sono Coleen Gray, Keith Larsen, Tom Tully, Jimmy Wakely, Tudor Owen. Ma c’è anche Lee Van Cleef. E qui chiudo

The Hateful EightThe Hateful EightThe Hateful Eight

Ultimi Dagoreport

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")