24settembredivano

IL DIVANO DEI GIUSTI - IN CHIARO VI SEGNALO TRE STRACULTISSIMI TITOLI CHE FARANNO LA VOSTRA FELICITÀ. PARLO DELL’EROTICO SOFISTICATO (INSOMMA…) “PICCOLE LABBRE”, OPERA UNICA DEL FOTOGRAFO MIMMO CATTARINICH. POI CI SAREBBE IL RARISSIMO HORROR “SFIDA AL DIAVOLO”: UN DELIRIO TOTALE - IL TERZO TITOLO STRACULTISSIMO È “DONNE IN BIANCO”, IL FILM VOLUTO DA RITA RUSIC E VITTORIO CECCHI GORI PER LANCIARE SUSANA WERNER, LA FIDANZATA DEL CAMPIONE DI CALCIO RONALDO… VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

piccole labbre 2

Se non andate al cinema stasera a vedere “Tre piani” di Nanni Moretti o “Il buco” di Michelangelo Frammartino o “Titane” di Julia Ducurnau, vedo che su Netflix, tra una serie finlandese e l’altra, passa un capolavoro di Jean Renoir come “La bestia umana” con Jean Gabin, non meno vecchio di tanti film che passano in sala, mentre su Amazon Prime sono arrivati belle novità.

 

padri e figlie

Come il buffo “Comedians” di Gabriele Salvatores, tratto dalla vecchia e celebre commedia di Trevor Griffiths, in parte già adattata per il cinema dallo stesso Salvatores nel 1985 con “Kamikazen” con Paolo Rosi e Silvio Orlando, ambientata nella Milano craxian-berlusconiana, e qui invece trattata come una commedia da girare in pandemia con due vecchi maestri della comicità come Natalino Balasso e Christian De Sica, che valgono i Jonathan Pryce e Stephen Rea dell’edizione inglese originale, Ale e Franz tristi e bravissimi, e nuovi talenti dell’Elfo, Walter Leonardi, Marco Bonadei, Vincenzo Zampa e un giovane di talento, Giulio Pranna.

non sono un assassino

 

O come “Scream 2” di Wes Craven con Neve Campbell e Courtney Cox. O come “La pacifista” di Miklos Jancso, incredibile musical rivoluzionario con Monica Vitti, Pierre Clementi e Daniel Olbrychski ambientato nel pieno delle lotte studentesche milanesi nel 1971. La copia in dvd che comprai anni fa era la versione “ricostruita” da Guido Leoni per cercare di rendere “comico” il film con battute terrificante che stravolgeva completamente il senso del film. Penso che questa sia quella originale. Il film venne prodotto da Giuseppe Brun, all’epoca produttore di caroselli “intelligenti”, diretti cioè da grandi autori di cinema. Un delirio comunque.

 

la minorenne

In chiaro, invece, vi segnalo tre stracultissimi titoli che faranno la vostra felicità. Parlo dell’erotico sofisticato (insomma…) “Piccole labbre”, opera prima e unica del fotografo Mimmo Cattarinich con Pierre Clementi che interpreta un ufficiale impotente innamorato di una bellissima bambina di tredici anni, Katya Berger, figlia di William Berger. Michele Soavi, il futuro regista di horror, interpreta un saltimbanco che la vuol salvare. Ma il tono languido e mitteleuropeo è rovinato dalla presenza di attori della commedia sexy come Ugo Bologna che ha perfino una scena di sesso spinto, quasi hard!

 

la pacifista

Uscito poco e male al tempo, è un film malsano, che ebbe non pochi problemi proprio per la sua storia alla “Pretty Baby” che oggi nessun produttore sano di mente produrrebbe più. Poi ci sarebbe il rarissimo horror “Sfida al diavolo” di Giuseppe Veggezzi, Rete 4 alle 3, 30, con Christopher Lee come Mephistopheles, Giorgio Ardisson, Bella Cortez, Aldma Del Rio, girato nel 1963, scomparso per vent’anni per problemi produttivi e riapparso negli anni ’80 trasmesso a puntate come film ridicolo da Tele+ nel programma “Commedia mon amour”.

 

marinai in coperta

La storia vede un giovane scapestrato che vende l’anima al diavolo, Christopher Lee, e resosi conto di quel che ha fatto finirà frate. Ma il film è un delirio totale, il soggetto sembra scritto da Frate Indovino, scrivono gli esperti Tentori e Colombo, Christopher Lee, la star appare solo pochi minuti, la ballerina Alma Del Rio dovrebbe essere sexy ma è tragicamente sovrappeso, tra la parte noir, la cornice, e il cuore del film, non c’è praticamente relazione. Il regista, il poro Giuseppe Veggezzi, che morirà in un incidente d’auto negli anni ’90, voleva fare un horror autoriale, dopo aver studiato cinema in Francia e aver dichiarato che i suoi maestri erano Vertov, Dreyer, Ejzenstein. Ma il film gli sfugge di mano, cambia mestiere, diventa artista e poeta, dichiarandosi “apocalittico contestatore” antiborghese e pubblicando la raccolta di versi “Dal dissenso all’esteterotica”.

 

la liceale al mare con l’amica di papa' 23

Il terzo titolo stracultissimo è “Donne in bianco”, il film voluto da Rita Rusic e Vittorio Cecchi Gori per lanciare nel mondo dello spettacolo Ronaldina, alias Susana Werner, la fidanzata del campione di calcio Ronaldo che stava in Italia a girar per casa senza un perché. Chiamano a scrivere il capolavoro Lina Sotis (wow), chiamano come direttore della fotografia Alfio Contini (lo stesso di “Mutande pazze” di Dago), e come regista il poro Tonino Pulci, che non faceva film dall’epoca di “Ladies and Gentleman” con Anja Pieroni, dove ebbe uno scontro con la protagonista e si ritrovò Bettino sul set il giorno dopo. Malgrado queste premesse “Donne in bianco” fu un disastro. “Da antologia del brutto: il finale con le metamorfosi horror in chiesa; le scene in cui le varie coppie trombano in mutande e reggiseno. Non l’ha visto nessuno…”(Alberto Pezzotta, “Nocturno”). Per giunta pochi mese dopo l’uscita del film Ronaldo mollò Ronaldina…

 

la bestia umana

In prima serata noterete, come ogni venerdì, il grande ritorno della commedia sexy e delle minorenni arrapate. Si va da “La liceale al mare con l’amica di papà” di Marino Girolami, girato a Martina Franca con renzo Montagnani, Marisa Mell, Alvaro Vitali, Gianni Ciardo e Sabrina Siani, allora quindicenne, Cine 34 alle 21, seguito sulla stessa rete alle 22, 55, da “La minorenne” di Silvio Amadio con Gloria Guida e Rosemary Dexter e alle 00, 40 da “Il medico… la studentessa”, sempre di Amadio, con Gloria Guida e Pino Colizzi. Ma alle 23, 30 su 7Gold passa l’imperdibile “La compagna di viaggio” di Ferdinando Baldi con un cast che va da Anna Maria Rizzoli a Marina Frajese a Moana Pozzi nuda sotto le cascate.

 

la liceale al mare con l’amica di papa' 1

Su Italia 1 alle 21, 20 torna Rambo con la sua seconda avventura, “Rambo II” con Sylvester Stallone diretto dal regista greco George Pan Cosmatos. Stavolta finisce in Vietnam a cercare di riportare a casa i suoi uomini abbandonati laggiù. Ma lo catturano i russi e lo torturano. Favoloso. Ma Rambo III è ancora meglio, perché porta Rambo a affiancare i compagni talebani in Afghanistan contro i russi! Lo vedrete la prossima settimana. Iris alle 21 propone il western “Joe Kidd” diretto da John Sturges, scritto da Elmore Leonard con Clint Eastwood, Robert Duvall, John Saxon, Don Stroud e Stella Garcia. Purtroppo l’incontro tra due star del western come John Sturges e Clint non funzionò. Sturges venne massacrato dal suo invadente protagonista e stava per mollare il film.

la belva umana

 

Del resto è l’ultimo western dove Clint si fa dirigere da un altro regista. Molti sostengono però che Sturges fosse sempre ubriaco sul set e a Clint questo non andava giù. John Saxon aveva un gran bel ruolo in sceneggiatura, mi disse quando lo intervistai a Los Angeles, ma Clint gli tolse gran parte delle sue scene nel finale per essere solo lui l’unico eroe. Uff…Tra gli altri film della prima serata “Padri e figlie” di Gabriele Muccino con Russell Crowe, Amanda Seyfried e Diane Kruger, Rai Movie alle 21, 10, il fantasy norvegese con supereroe “Thelma” di Joachim Trier con Zilli Harboe, Rai 4 alle 21, 20, il poliziesco del 2019 tratto da un romanzo di Francesco Caringella “Non sono un assassino” di Andrea Zaccariello con Riccardo Scamarcio, Alessio Boni, Edoardo Pesce e Claudia Gerini, Rai Tre alle 21, 20, che magari andrà benissimo. Nella notte vi consiglio anche il mélo “Dopo l’amore” di Joachim Lafosse con Berenice Bejo, Marthe Keller, Cedric Kahn, Rai Movie alle 00, 50.

joe kidd

 

La notte si fa più cinefila vecchio stile con l’arrivo del bel giallo di François Truffaut “Finalmente domenica” con Fanny Ardant, segretaria, che salva il suo principale, Jean-Louis Trintignant, dall’accusa di omicidio, Rai Tre all’1, 15, seguito da un vecchio e rarissimo giallo di Robert Siodmak, “La fine della famiglia Quincy” con George Sanders e Geraldine Fitzgerald. Rete 4 alle 2 rilancia con un western italo-spagnolo che non è mai passato in tv, credo, “Dinamite Jim” di Alfonso Balcazar con Luis Davila, Rosalba Neri, Fernando Sancho. Rosalba Neri ricorda bene il film e, soprattutto, il suo protagonista, Luis Davila, un argentino biondo con gli occhi azzurri.

il medico… la studentessa

 

 “Somigliava un po’ a Peter O’Toole, era l’opposto degli spagnoli.” Ricorda anche che fu una lavorazione velocissima. Del resto Balcázar era tipo da “un ciak e via”. Però, “c’era un’allegria, una simpatia, un disimpegno che è raro trovare nel cinema. E i loro set erano tutti così. Come regola si sarebbero dovuti girare in inglese, perché i produttori speravano di venderli in America, ma in realtà ognuno recitava nella propria lingua e solo nei primi piani, per avere un doppiaggio labiale a sinc si tornava a parlare inglese.

 

il medico… la studentessa 1

Mi ricordo ancora di Maria Pia Conte che piangeva sempre perché si sentiva grassa”. Ci sarebbe anche il notevole “In principio erano le mutande” di Anna Negri alla sua opera prima con Teresa Saponangelo, Stefania Rocca e Bebo Storti. Tutto girato a Genova, molto carino, Cine 34 alle 3, 55. Se ce la fate alle 5,30 non perdetevi “Marinai in coperta” di Bruno Corbucci con Little Tony. Seratona!

piccole labbre 1la minorenne 1thelmathelma 2sfida al diavolo 3sfida al diavolo 1rambo iirambo ii piccole labbrecomedians dinamite jim la liceale al mare con l’amica di papa'finalmente domenicadonne in biancofinalmente domenica 2padri e figlie 1

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO