arcuri guidi benotti

LE DONAZIONI COVID DEGLI ITALIANI SONO FINITE NEI PARADISI FISCALI? – “LA VERITÀ”: “ANCHE NELLA BRUTTA STORIA DELLA MAXI COMMESSA DA 800 MILIONI DI MASCHERINE (IN GRAN PARTE DIFETTOSE) IL BUON CUORE DEGLI ITALIANI È STATO TRADITO DALLA SUPERFICIALITÀ, PER NON DIRE ALTRO, DELLA SUA CLASSE DIRIGENTE. SENTITO DALLA PROCURA DI ROMA L'EX CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE, ANGELO BORRELLI, HA SPIEGATO: ‘’SU INDICAZIONE DI ARCURI ABBIAMO FATTO ADDEBITI SUI CONTI CHE RACCOGLIEVANO ANCHE I SOLDI DEI CITTADINI”. E LA FINANZA SOSPETTA CHE PARTE DELLE PROVVIGIONI DEGLI INDAGATI SIA FINITA NELLE ISOLE CAYMAN

GIACOMO AMADORI

Giacomo Amadori e François De Tonquédec per “La Verità”

 

Anche nella brutta storia della maxi commessa da 800 milioni di mascherine (in gran parte difettose) il buon cuore degli italiani, come capita spesso, è stato tradito dalla superficialità, per non dire altro, della sua classe dirigente. 

 

Sentito dalla Procura di Roma l'ex capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, il 22 febbraio 2021 ha, infatti, spiegato: «Noi abbiamo addebitato pagamenti, su indicazione del commissario, sui conti correnti delle donazioni, in virtù di apposita norma contenuta nel decreto 18/2020 anche per le forniture ordinate da Arcuri. Sul detto conto avevamo circa 180 milioni di euro di donazioni».

 

DOMENICO ARCURI GIUSEPPE CONTE

Considerato che il 40% dei fondi spesi nel 2020 per l'emergenza è servito per saldare il conto da 1,25 miliardi di euro presentato da Mario Benotti & C. è legittimo il sospetto che parte del denaro delle offerte sia stato utilizzato per pagare quei Dpi e le provvigioni a essi collegate.

 

Ma farà indispettire ulteriormente i lettori apprendere che parte degli oltre 120 milioni di euro di provvigioni contrattualizzate e riconosciute dai consorzi cinesi ai broker (premi che secondo una mail dei broker potrebbero addirittura ammontare a più di 200 milioni) potrebbe essere stata investita in bond in esotici paradisi fiscali. 

angelo borrelli

 

È l'ipotesi che gli uomini del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza hanno messo nero si bianco nell'informativa che ricostruisce i flussi di denaro relativi alle provvigioni percepite dal banchiere sammarinese Daniele Guidi attraverso la Bgp partners di Hong Kong. 

 

Infatti nel pc del manager le Fiamme gialle hanno trovato tre fogli denominati «Bond Usd», «Bond Eur» e «Bond Cny», tutti «indicativi di potenziali investimenti fatti da Guidi in prestiti obbligazionari, per complessivi 1.294.090,37 euro» e che «verosimilmente» sarebbero stati fatti «utilizzando la provvista rinveniente dalle provvigioni riconosciute dai noti consorzi cinesi, alla Bgp», la società di Hong Kong riferibile, secondo gli investigatori, allo stesso Guidi e ai suoi due soci, Stefano Beghi e Ivano Poma.

 

daniele guidi

I finanzieri spiegano che in quei documenti si parla di sei bond, tutti emessi da società con sede in Paesi offshore, tranne quello del Credite agricole da 311.000 euro. Per gli investigatori Guidi l'1 settembre 2020 avrebbe investito 170.000 euro nell'obbligazione «New Metro Global Ud 6,5% 23apr2021», dell'omonima società con sede a Road Town, minuscola capitale di Tortola, lussureggiante atollo caraibico delle Isole Vergini britanniche, meta invernale dei crocieristi europei. 

 

Tortola oltre alle spiagge sembra anche offrire investimenti molto vantaggiosi, visto il super rendimento garantito in soli sette mesi, a voler considerare come data di scadenza quella indicata nel nome del file.

Daniele Guidi Banca CIS

 

In effetti agli investigatori risulta che il titolo sia stato liquidato proprio il 23 aprile 2021, «sebbene non sia stato possibile identificarne compiutamente i sottoscrittori, ne quantificare il premio percepito per l'investimento». 

 

Quel che sappiamo è che la società emittente ha sede in una palazzina bianca di due piani vicina al porticciolo. Azionista di riferimento della ditta è la Standard chartered plc, «holding operante nel settore bancario».

 

the heavens alle isole cayman 1

Ma anche alle Cayman il banchiere sembra aver trovato obbligazioni assai fruttuose, collegate a tre società di George Town, tutte con indirizzi finiti nei Panama papers. Il bond «Time China hldg Ud 6,25% 17Jan21», acquistato sempre l'1 settembre per 169.000 euro, pare offrire guadagni quasi identici a quelli delle Isole Vergini, ma in ancora meno tempo. A emetterlo un'immobiliare con sede nella capitale George Town. Anche in questo caso il titolo è stato liquidato alla data indicata nel nome del file.

 

L'azionista di riferimento, nonché executive chairman, è il cinese Chiu Hung Shum.

Nei file scovato nel computer di Guidi si trova traccia di altri due bond targati Cayman acquistati attraverso il conto della Bgp: quello da 283.700 del «Cifi Holdings Group 5,85% 19aug2023» di un'impresa edile con a capo un certo Zhong Lin, e un altro da 172.600 della «Central Chn Real Estate 6,75% 8nov2021», immobiliare amministrata da tal Po Sum Wu. 

conte di maio

 

Per un quinto bond, il «Greenland Glb lnvest 7, 125% 20mar2021» i finanzieri annotano che «non è stato possibile identificare compiutamente la società emittente» dell'investimento da 186.000 euro. Nel suo verbale Borrelli ha raccontato anche di aver ricevuto, nel marzo 2020, da una collaboratrice di Arcuri, Silvia Fabrizi, un elenco di aziende estere che si erano proposte attraverso canali diplomatici per fornire dispositivi di protezione. 

 

La missiva indica le istruzioni per l'uso: «Ne stanno parlando in diretta ad (probabilmente Domenico Arcuri, ndr) con Conte e Di Maio. Questa è la lista del ministero Affari esteri e cooperazione internazionale. Ve la inoltro ovviamente per tutti gli approfondimenti del caso. L'ho anche girata a Emergenza coronavirus. Chiedono a noi di fare un check rispetto a chi è stato contattato e chi no, al fine di ottimizzare gli sforzi». 

daniele guidi 1

 

Allegato alla missiva un elenco lungo 26 pagine di aziende di 55 Paesi del mondo. A dire il vero, non compaiono ditte né delle Cayman, né delle Isole Vergini. E tra i 19 fornitori cinesi non sono presenti i tre prescelti dal commissario per la maxi commessa da 1,25 miliardi di euro.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?