donne e armi - 2

ALLE DONNE PIACE IL GRILLETTO – NEI POLIGONI ITALIANI CI SONO SEMPRE PIÙ FEMMINE! SI ESERCITANO SOPRATTUTTO PER RAGIONI SPORTIVE, MA NEGLI ULTIMI TEMPI È CRESCIUTA LA PERCENTUALE DI CHI SCEGLIE DI ARMARSI PER DIFESA PERSONALE – E NELLE FORZE ARMATE LE DONNE SONO GIÀ PIÙ DEL 7 % DELL’INTERO ORGANICO…

Claudia Osmetti per “Libero quotidiano”

 

donne e armi 8

Ragazze con la pistola. Di quelle che prendono la mira, premono il grilletto e poi rimettono la Glock o la Beretta o la Colt o quel che è nella borsetta e (letteralmente) girano sui tacchi.

 

«Fino ad alcuni anni fa erano pochissime quelle che frequentavano il centro», spiega, sulle pagine romane di Repubblica, Guido Matteini, che lavora in un poligono di Viterbo, a pochi chilometri dalla Capitale (il Futura shooting club): «Adesso non è più così».

 

Lui le vede passare ogni giorno: ci sono «alcune comuni casalinghe» e «altre che si sono armate per paura di restare sole in casa e per difendersi dalle aggressioni. Forse anche per tutti i femminicidi che si sono registrati in questi anni». In Italia si contano 12.568 licenze attive per altrettanti porti d'armi richiesti sulla base della difesa personale. D'accordo, la maggior parte riguarda gli uomini, ma pure noi donne, adesso, comincimo ad allenarci. Vale lo stesso principio dei corsi di krav maga o jujutsu che, da primi Duemila, hanno subito un vero e propio boom rosa. Vogliamo sentirci tranquille. E poi chi l'ha detto che quello delle armi da fuoco debba essere un mondo esclusivamente maschile?

 

Non è così. La componente femminile aumenta, da noi come all'estero, e allora succede che, tra le nostre forze armate, tanto per dirne una, le donne siano già oltre il 7% dell'intero organico.

donne e armi 9

 

TIRO SPORTIVO Oppure capita che l'Uits, al secolo l'Unione del tiro a segno, da anni conti almeno 8.500 signore con la fondina sotto la giacca del tailleur (e la stima è persino al ribasso). O ancora viene fuori che da che parte ti giri non fa importanza (Bergamo, Sassuolo, Belluno), loro, le ragazze dietro al mirino di precisione, da prima della pandemia a oggi, sono sempre di più.

 

donne e armi 5

«Questa tendenza c'è e la rileviamo anche noi», ammette a Libero Maurizio Corsica Piccolo, il presidente dell'Auda, l'Associazione degli utilizzatori delle armi da fuoco, «ed è un bene perché le donne, da sempre, hanno una marcia in più rispetto a noi uomini. Lo si vede nelle gare», continua, «fino a poco tempo fa si facevano classifiche miste perché di donne che sparavano ce n'erano poche. Ma ora non è più così.

 

Sugli statini dei vari campionati, da qualche tempo, compare la "divisione lady". Vuol dire che l'incremento delle donne che praticano sport che implicano l'uso di pistole o fucili c'è ed è sensibile». Piccolo aggiunge che «questo non significa che la componente maschile sia diminuita negli ultimi anni». Resta il fatto che sì, signore, facciamocene una ragione: una semiautomatica e il cofanetto del fard. Come binomio l'abbiamo sdoganato.

 

donne e armi 4

Sui social, per esempio, esistono alcuni gruppi rivolti alle donne alle prime armi (in tutti i sensi). E se ti metti lì, a scorrere i vari post, incappi pure in qualche immagine di revolver pittati di fuxia, un sacchettino di proiettili infiocchettato che pare uscito da una gioielleria e, addirittura, la mini-pistola con i fiorellini disegnati sopra. «Questo tipo di commercializzazione, da noi, è ancora poco diffuso», ci spiega un'esperta del settore, «ma negli Stati Uniti o in altri Paesi lo è molto di più». E, attenzione, le donne che vanno al poligono per sparare a una sagoma a distanza non sono mica tutte impaurite da chissà cosa.

 

«Ci sono quelle che praticano uno sport, esattamente come gli atleti e colleghi maschi. Ma ci sono anche quelle che usano il poligono come una valvola di sfogo. Un modo come un altro di scaricare la tensione e lo stress, magari dopo una giornata pesante». Chiaro, bisogna essere in regola e avere tutti i crismi legali documentati: ma quello è un altro discorso.

donne e armi 2

 

LEGGI MACCHINOSE

È il discorso (imprescindibile) che la sicurezza viene prima di tutto, perchè un'arma è sempre un'arma. La consapevolezza, la conoscenza dello strumento. Ragazze (ma pure ragazzi), se pensate di improvvisare lasciate perdere: sarà uno sport, ma non è un gioco.

 

A livello nazionale (i dati, quelli più aggiornati di quest' anno, non sono scorporati per genere) si registrano 1.222.537 licenze di porto d'armi in corso di validità per tutte le categorie previste dalla legge (uso sportivo, venatorio e per difesa personale). Sono il 4,2% in più rispetto al 2020 e circa 50mila in più su quelle segnalate negli ultimi dieci anni.

donne e armi 6

 

Il grosso riguarda la caccia (oltre 630mila licenze) e il tiro a volo (altre 543mila): mentre le guardie giurate denunciano, complessivamente, quasi 35mila tra pistole e fucili. «I numeri presi da soli lasciano il tempo che trovano», specifica Piccolo, «vanno interpretati.

 

Quello che possiamo dire è che ci sono molte richieste di porto d'armi da parte di persone che ne hanno ereditato da parenti purtroppo scomparsi. In Italia le leggi sono ancora molto macchinose e, sia per possedere una semplice autorizzazione alla detenzione che per ottenere il libretto sportivo, bisogna fare il rinnovo ogni cinque anni. La differenza economica è appena di 1,26 euro, per cui in tanti optano per questa seconda strada». In tanti e, adesso, in tante.

donne e armi 10donne e armi 3donne e armi 1donne e armi 7donne e armi 11donne e armi 12

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)