manufactures dior lavoratori cinesi

DOPO IL CASO ALVIERO MARTINI E ARMANI, IL TRIBUNALE DI MILANO HA DISPOSTO L'AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA NEI CONFRONTI DI MANUFACTURES DIOR, ACCUSATA DI NON AVER VERIFICATO LA REALE CAPACITÀ PRODUTTIVA DELLE AZIENDE A CUI VENIVA SUBAPPALTATO IL LAVORO: NIENTE DI PIÙ CHE OPIFICI CINESI CON LAVORATORI IN NERO COSTRETTI A LAVORARE DALLE 6.30 DEL MATTINO FINO A NOTTE FONDA – IL RISULTATO? LA BORSA CHE ALLE CLIENTI COSTA 2600 EURO, DIOR LA COMPRA DALL’OPIFICIO PER 53 EURO…

Estratto dell’articolo di Luigi Ferrarella per www.corriere.it

 

dior 3

Il prezzo del modello di borsa in pelle di Dior contrassegnato ad esempio del codice PO312YKY? Alle clienti costa 2.600 euro in negozio, ma Dior prima spende soltanto 53 euro per comprarlo dall’opificio di operai cinesi «in nero» al quale lo fa produrre la committente Manufactures Dior, srl operativa (con 700 dipendenti) del ramo italiano Christian Dior Italia della casa madre francese del gruppo leader mondiale del lusso LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton di Bernard Arnault. Possibile? Possibile sì per i carabinieri e per la Procura di Milano, e tutto secondo «specifiche» date da Dior, come «documentato dalle schede di lavorazione» recanti «indicazioni tecniche sul modello lavorato e sui codici dei singoli materiali da utilizzare e assemblare».

 

LAVORATORI CINESI IRREGOLARI

Per questo, cioè per aver colposamente agevolato i più o meno informali subappaltatori cinesi nel loro sfruttare i lavoratori, senza aver verificato la reale capacità imprenditoriale delle società appaltatrici alle quali affidava la produzione, il Tribunale di Milano lunedì mattina ha disposto la misura di prevenzione della amministrazione giudiziaria di Manufactures Dior srl (650 milioni di fatturato nel 2022), allo scopo di bonificare «i rapporti con le imprese fornitrici» ed impedire (attraverso la nomina per un anno del professionista Giuseppe Farchione) «che la filiera produttiva si articoli attraverso appalti e subappalti con realtà imprenditoriali che adottano illecite condizioni di sfruttamento dei lavoratori».

 

dior 1

È la terza volta in poche settimane che i pm Luisa Baima Bollone e Paolo Storari vedono accogliere queste loro richieste dalle giudici Paola Pendino, Giulia Cucciniello e Lucia Spagnuolo Vigorita, dopo già le iniziative prima su Alviero Martini e poi su Armani.

L’inchiesta assume che la produzione dei prodotti di pelletteria con marchio Dior fosse effettuata presso le società «Pelletterie Elisabetta Yang» e «New Leather srl» in provincia di Milano, con «condizioni di lavoro in queste società tali da integrare gli estremi dell’illecito sfruttamento del lavoro».

 

LAVORATORI CINESI IRREGOLARI

Nel primo opificio, a Opera, il 21 marzo i carabinieri del Comando Tutela Lavoro di Milano trovano una coppia di marito e moglie cinesi a impiegare in nero 17 cinesi e 5 filippini

[…]Gli operai, molti in nero, lavorano e mangiano e dormono qui, «sono stati ricavati una cucina nonché sette stanze da letto, una dispensa di generi alimentari, un refettorio e due bagni le cui condizioni igieniche rappresentano il minimo etico […]

 

dior 2

Le stesse scene si presentano ai carabinieri quando il 9 aprile si affacciano tra i capannoni della New Leather Italy srl a Cesano Maderno, con in più una scena tragicamente comica: e cioè il tentativo di fuga di tre operai in nero che cercano di scavalcare il muro di recinzione prima di essere fermati dai militari. Qui il rapporto tra l’opificio cinese e la Dior è intermediato dalla Davide Albertario Milano Srl, fornitrice ufficiale della Manufactures Dior srl in teoria tramite la Az Operations srl, che però alle verifiche dei carabinieri risulta una sigla puramente di carta, senza nemmeno la sede che dichiara di avere a un indirizzo dove lavora invece tutt’altro stabilimento ignaro.

 

[…]

lavoratori cinesi 

«La vicenda fotografata dalle indagini - tirano le somme gli inquirenti - è in verità un campanello di allarme sintomatico di una più estesa e diffusa organizzazione della produzione: non si tratta di fatti episodici e limitati, ma di un sistema di produzione generalizzato e consolidato».

Un meccanismo «colposamente alimentato dalla Manufactures Dior srl, che non ha verificato la reale capacità imprenditoriale delle società appaltatrici alle quali affidare la produzione, e che nel corso degli anni non ha eseguito efficaci ispezioni o audit per appurare in concreto le effettive condizioni lavorative e gli ambienti di lavoro»

 

sfilata dior in scozia

Ora il Tribunale, con il professionista che ha nominato e che affiancherà gli amministratori con poteri amplissimi (se ne necessari anche di avvicendamento) avrà un tempo per realizzare la missione che si è dato di riportare nella legalità i rapporti di Manufactures Dior srl con i fornitori. Non si è nel campo del processo penale, ma nel settore delle misure di prevenzione: questa sorta di parziale «commissariamento» (deciso in base all’articolo 34 del decreto legislativo 159/2011) viene infatti adottata quando si ritiene che, attraverso il libero esercizio della propria attività economica (pur se non illecita e pur se esercitata con modalità non illecite), a una impresa possa essere rimproverato, anche solo a titolo di rimproverabilità colposa per inerzia o cattiva organizzazione interna, d’aver agevolato l’attività di persone indagate per un catalogo di reati tra i quali (in questo caso) l’intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro, cioè il reato di caporalato contestato invece ai titolari degli opifici cinesi trovati dai carabinieri nelle ispezioni in questi capannoni in provincia di Milano.

sella dior 1lady diorsella dior 2

[…]

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...