francesco paolo figliuolo beppe severgnini

DOPO I TELE-VIROLOGI, ABBIAMO CREATO UN ALTRO EGO-NARCISO: IL GENERALE FIGLIUOLO! “HO UNA CERTA CONSIDERAZIONE DI ME STESSO. E SONO VANITOSO: LA STIMA E L'AMMIRAZIONE PER IL LAVORO BEN FATTO MI GRATIFICANO - SONO MEDIAMENTE PERMALOSO, MI ARRABBIO FACILMENTE MA MI PASSA. A MENO CHE QUALCUNO SI SIA DIMOSTRATO SLEALE: ALLORA NON DIMENTICO. TENDO A REAGIRE D'IMPULSO, MAGARI TIRO UN URLO – SONO ABBASTANZA SEVERO, CRUDELE MAI – VINCENZO DE LUCA HA SEMPRE PARLATO DI ME COME DI UNA PERSONA INUTILE. QUESTO È INACCETTABILE. ANZI, PEGGIO: DELUDENTE” - IL SUO LIBRO, SCRITTO CON SEVERGNINI, HA IRRITATO PALAZZO CHIGI

FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO - UN ITALIANO

Dal “Corriere della Sera”

 

Il liceo classico a Potenza, l'Accademia militare a Modena, le missioni in Kosovo e in Afghanistan, fino alla nomina a Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 con l'incarico di coordinare la campagna vaccinale per far uscire l'Italia dalla pandemia. Il generale Francesco Paolo Figliuolo si racconta in «Un italiano. Quello che la vita mi ha insegnato per affrontare la sfida più grande», una conversazione di 304 pagine con Beppe Severgnini, editorialista del Corriere della Sera . Il libro, edito da Rizzoli, è in uscita nelle librerie da martedì 8 marzo. Qui ne pubblichiamo un estratto, il dialogo introduttivo.

 

 Un marziano scende a Roma e le chiede: «Scusi, lei chi è?». Cosa risponde?

«Sono un ragazzo meridionale di periferia che sognava di diventare un alpino. E ce l'ha fatta».

 

francesco paolo figliuolo

Il marziano si accontenterebbe della risposta?

«Forse no. Ma sarebbe troppo occupato a capire perché porto quattro stelle sulla spalla e una penna sul cappello. Eviterebbe di farmi altre domande».

 

Il suo incarico - Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica Covid-19 - è iniziato il 1° marzo 2021 e termina il 31 marzo 2022. I periodi più duri?

«Il primo e quest' ultimo. Perché all'inizio non sapevamo cosa fare, alla fine perché pensavamo di averlo fatto».

 

Provi a riassumere il suo compito.

francesco paolo figliuolo 3

«Ho cercato di mettere insieme molte brave persone e tante cose buone durante un'emergenza, e ho contribuito a vaccinare una grande democrazia. Non è stato facile. Nel 2021 il virus era aggressivo, mi sembrava che un treno mi corresse incontro. Nel 2022 sento in me e intorno a me la frustrazione: ma come, con tutti gli sforzi che abbiamo fatto, ancora non ne siamo fuori?».

 

Lei è un alpino, porta in giro la sua penna come una bandiera. La rassicura?

«Molto. Essere alpino è una scelta identitaria, non una professione. Gli alpini amano appassionatamente la propria terra e la propria gente, sono seri ma non seriosi, si aiutano a vicenda, sanno che la fatica fa parte del mestiere. E quella contro il Covid è stata una lunga marcia in salita».

 

Sono un allievo di Indro Montanelli, che adorava scrivere epitaffi per gli amici viventi. Quello di Longanesi: «Qui giace per la pace di tutti Leo Longanesi, uomo imparziale. Odiò il prossimo suo come se stesso». Scriva il suo.

«Non sono capace, mi aiuta?»

IL GENERALE FIGLIUOLO - IN MEZZORA IN PIU

 

«Qui non riposa Francesco Paolo Figliuolo. Neanche adesso riesce a stare fermo». «Fantastico, lo prenoto. Non subito, però».

 

Le persone che l'hanno sostenuta di più?

«La mia famiglia: la generalessa Enza, i miei figli Salvatore e Federico. La squadra alla struttura commissariale: sono stati eroici, mi creda. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi: è un uomo prudente, ma ho avuto l'impressione che si sia sempre fidato di me. I ministri Lorenzo Guerini e Roberto Speranza. Il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Alcuni presidenti di Regione».

 

Non Vincenzo De Luca.

matteo salvini con il generale francesco paolo figliuolo

«Direi di no. Ha sempre parlato di me come di un avversario, o addirittura come di una persona inutile. Questo è inaccettabile. Anzi, peggio: deludente. Nessuno dei suoi colleghi, di ogni colore politico, si è comportato così».

 

Lei si arrabbia facilmente?

«Purtroppo sì. Ma mi passa. A meno che qualcuno si sia dimostrato sleale: allora non dimentico». (...)

 

La sua miglior virtù e il suo peggior difetto?

«La miglior virtù è saper fare gruppo e non lasciare indietro nessuno. Il peggior difetto? Sono un po' iracondo, lo ammetto. Ma mi passa in fretta, come dicevo».

 

Iracondo o impulsivo?

il generale Francesco Figliuolo e roberto speranza

«Tendo a reagire d'impulso, magari mi arrabbio, tiro un urlo. Poi rifletto. E - cosa importante - non prendo mai decisioni quando sono arrabbiato».

 

È ambizioso?

«Diciamo che ho una certa considerazione di me stesso. Ma non sono uno che antepone l'ambizione a ogni altro valore. Un militare può essere un ottimo professionista anche senza diventare generale. Chi antepone la carriera a ogni cosa sbaglia, e di solito non fa molta strada. In ogni campo, credo».

 

Permaloso?

Figliuolo vaccini Osho

«Mediamente. Sono permaloso per geni atavici meridionali. Però lo nascondo bene».

 

Invidioso?

«Poco, davvero poco».

 

Tratto caratteriale o educazione?

«L'uno e l'altra».

 

Geloso? Dei suoi allievi, dei suoi collaboratori?

«Francamente mi fa piacere vedere i miei allievi crescere e, magari, superare il maestro. Se uno non ha questa maturità, non è un maestro. È solo un istruttore».

 

Egocentrico?

«Secondo lei?».

 

FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO.

Sì, abbastanza. Vanitoso?

«Un po' sì».

 

Un po'...?

«Ok, sono vanitoso. La stima e l'ammirazione per il lavoro ben fatto mi gratificano. È sbagliato?».

 

No, per niente. È generoso?

«Credo di sì, ma deve chiederlo a chi lavora con me».

 

È severo?

«Abbastanza. Crudele, mai. Il militare sadico è una roba da barzellette. Ne conosco pochissimi, e nessuno ha combinato granché». (...)

ROBERTO SPERANZA FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO

 

Mi dicono che lei, ogni tanto, chiude le discussioni dicendo: «Sono un alpino. Ma non sono stupido».

«Vero».

 

È quel «ma» che sorprende. Unica lettura possibile: «Voi, là fuori, pensate che gli alpini siano ingenui, magari un po' stupidi. Ma vi sbagliate di grosso».

«Lettura corretta. L'alpino, quello vero, è tutto di un pezzo, segue le regole, porta lo zaino, porta anche due zaini se qualcuno non ce la fa. Però è anche portato a riflettere, a pensare e solo dopo a esprimere giudizi. Ecco, questo non tutti lo capiscono».

ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO

 

Perché vuole scrivere questo libro? Risposta sintetica, dobbiamo iniziare.

«Perché qualcuno capisca cos' è successo e cosa abbiamo rischiato. E sappia che questo alpino ce l'ha messa tutta. Con i suoi difetti, con i suoi limiti, con la sua impazienza, con molte arrabbiature. Ma ce l'ha messa tutta».

 

Durante il periodo del suo incarico ha sentito un po' di sufficienza verso i militari in genere, e gli alpini in particolare?

«Sì, devo dire. Qualche volta intuisco che l'interlocutore pensa: "Vabbe', questo è venuto dalle montagne, o comunque è un militare squadrato...". Ma non me ne preoccupo, sono stereotipi. Una volta un noto conduttore televisivo, durante una intervista, mi disse: "Tutti si aspettavano un manager e poi è stato nominato un generale". Mah! È come se un bravo generale non potesse essere anche un bravo manager».

francesco paolo figliuolo fabrizio curcio 2

 

A chi lo dedichiamo il libro?

«Che domande. Alla nostra Italia, naturalmente».

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)