domenico arcuri siringhe

DOVE E' PASSATO ARCURI, C'E' UN'INCHIESTA - DOPO LA CORTE DEI CONTI ANCHE LA PROCURA DI ROMA APRE UN FASCICOLO SULLE "LUER LOCK", LE COSTOSE SIRINGHE VOLUTE DALL'EX COMMISSARIO STRAORDINARIO DOMENICO ARCURI - OLTRE 157 MILIONI DI PEZZI, INSERITI NEL BANDO DELLO SCORSO NOVEMBRE, FURONO PAGATI CIRCA 10 MILIONI DI EURO. DA GENNAIO I MAGISTRATI CONTABILI STANNO VERIFICANDO SE PER SOMMINISTRARE IL VACCINO ANTI COVID NON POTEVANO BASTARE DISPOSITIVI STANDARD, ASSAI PIÙ ECONOMICI…

domenico arcuri

Patrizia Floder Reitter per "la Verità"

 

Non solo la Corte dei conti, anche la Procura di Roma sta indagando sulle luer lock volute dall' ex commissario straordinario all' emergenza, Domenico Arcuri. Le costose siringhe, oltre 157 milioni di pezzi, inserite nel bando dello scorso novembre, furono pagate circa 10 milioni di euro. Da gennaio i magistrati contabili stanno verificando se per somministrare il vaccino anti Covid non potevano bastare dispositivi standard, assai più economici e che il nostro Paese produce in abbondanza.

 

siringhe luer lock 2

Dopo un esposto depositato lo scorso febbraio, pure la Procura vuole vederci chiaro e ha aperto un fascicolo. Il procedimento è affidato al pm Antonio Clemente. L' esposto, del 9 dicembre scorso ma integrato a fine gennaio, è stato presentato da Crescenzio Rivellini, ex parlamentare europeo del Pdl oggi in Fratelli d' Italia, allo scopo di «evitare uno spreco di risorse pubbliche».

 

Il politico di centrodestra scrive che «iI costo delle siringhe luer lock pagato dalla struttura commissariale è risultato decisamente più alto delle normali siringhe che in tutto il mondo stanno usando» e di aver appreso dai giornali e «dalle dichiarazioni degli addetti ai lavori che tali siringhe, costate anche sei volte in più», non sono state consigliate «dall' Aifa nel suo "bugiardino" sul vaccino anti Covid dell' azienda Pfizer, dall' Ema che non consiglia le siringhe luer lock e nemmeno dal Comitato tecnico scientifico».

 

domenico arcuri

In realtà l' Agenzia italiana del farmaco era stata l' unica a indicare che la vaccinazione doveva essere effettuata «con una speciale siringa sterile monouso dotata di sistema di bloccaggio dell' ago, luer lock, per evitare distacchi accidentali», mentre la Food and drug administration (Fda), l' agenzia normativa degli Stati Uniti, non faceva cenno a quelle siringhe nel documento rivolto agli operatori sanitari, e nemmeno l' Ema, l' Agenzia europea del farmaco, aveva inserito la raccomandazione. La Pfizer, interpellata ai primi di dicembre dagli inviati di La7 e Mediaset, già aveva precisato che il loro vaccino «richiede l' utilizzo di siringhe e aghi comunemente utilizzati nelle vaccinazioni».

 

siringhe luer lock

È sempre rimasta, dunque, inspiegabile la scelta dell' ex commissario Arcuri di imporre la fornitura di siringhe costose, che si ostinava a definire «più precise e performanti» malgrado venisse puntualmente smentito da imprenditori del settore, che negavano una maggiore precisione rispetto alle «tubercoline» o siringhe standard. Gianluca Romagnoli, titolare di Pentaferte, colosso italiano anche sul mercato internazionale di prodotti medicali, spiegò che da settembre la sua azienda stava producendo siringhe per la vaccinazione: un paio di milioni al mese «per il ministero della Salute francese» e che si trattava di «siringhe standard». La Francia aveva ordinato per tempo prodotti di uso corrente, a costi contenuti, invece Arcuri si mosse con enorme ritardo per siringhe che non erano reperibili sul mercato europeo.

 

DOMENICO ARCURI

Stefano de Vecchi, amministratore delegato della Dealfa, azienda italiana che produce dispositivi medici quali garze e cerotti ma non luer lock e che era tra le ditte che si sono aggiudicate l' appalto, a fine gennaio rivelò alla Verità di essere l' unico ad aver fornito a quel momento le siringhe «performanti» da 1 ml, fabbricate però in Cina.

«Abbiamo chiesto alla magistratura di intervenire per fare chiarezza», spiega l' avvocato Luigi Ferrandino, legale dell' ex europarlamentare.

 

«L' esposto ha una formula dubitativa proprio perché vogliamo che si verifichino le informazioni sulle luer lock in nostro possesso e che sono state fornite all' opinione pubblica in questi mesi».

 

Ma c' è un' altra questione che preme a Rivellini, ovvero dimostrare che la norma che prevede lo scudo penale per l' ex commissario vale solo per l' emergenza. Come ricorderete, Arcuri non doveva rispondere di eventuali responsabilità in campo amministrativo e contabile. Le procedure per l' acquisto di mascherine, camici, banchi a rotelle, siringhe non potevano essere controllate dalla magistratura contabile perché il super commissario era protetto da un mega scudo. Fatta eccezione del dolo compiuto, era un intoccabile.

 

roberto speranza domenico arcuri

«Ma quando gli scienziati annunciarono che stavano lavorando a un vaccino anti Covid, l' allora commissario doveva avviare trattative per acquistare siringhe a buon prezzo», fa notare l' avvocato Ferrandino. «Cosa che non fece, malgrado l' acquisto non fosse un evento straordinario ed emergenziale, ma programmabile. I presìdi sanitari furono acquistati all' ultimo momento, con un bando di fine novembre che si chiuse il 9 dicembre».

 

Sempre nell' esposto si legge che «queste siringhe sono risultate, in alcuni casi, inadatte come dichiarato dal dottor Davide Zanoni dell' ospedale di Sesto San Giovanni, dal virologo Fabrizio Pregliasco e non sono state utilizzate in alcune strutture come la casa di cura Pio Albergo Trivulzio di Milano per varie difficoltà». Inoltre, sempre nella denuncia, si ricorda che «in alcuni centri vaccinali (Lombardia, Sicilia ed Emilia Romagna) sono state riscontrate evidenti difficoltà perché queste siringhe non erano utilizzabili per estrarre dalle fiale la quantità esatta di vaccino per somministrare sei dosi per flacone».

siringhe

 

L' ex commissario continua a sostenere che è stata Pfizer a indicare in una email quali siringhe si dovevano usare, e che anche per Aifa le luer lock andavano bene. Saranno inquirenti contabili e un pm che esercita l' azione penale a dirci se Arcuri aveva ragione a farci spendere così tanto per delle siringhe fabbricate in Cina.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO