spinoza burioni treni

DOVE CAZZO ANDATE - RIPARTE LA FUGA VERSO IL SUD: LE FERROVIE FERMANO I TRENI NOTTURNI. LA SARDEGNA BLOCCA NAVI E AEREI ED È DI FATTO ISOLATA. LA SICILIA MARCA STRETTO CHI SBARCA E MISURA LE TEMPERATURE (MA SERVE A POCO), FA COMPILARE AUTOCERTIFICAZIONI E IMPONE QUARANTENE - SONO OLTRE TREDICIMILA LE PERSONE SBARCATE IN SARDEGNA NELLE ULTIME DUE SETTIMANE. 29 MILA IN SICILIA. SEDICIMILA IN PUGLIA

 

Lodovico Poletto e Nicola Pinna per ''La Stampa''

 

La Sardegna da ieri è isolata. Non si arriva più né con le navi né con gli aerei. La Sicilia marca stretto chi sbarca, misura la temperatura di chi scende dai treni, di chi sfolla volontariamente dal Nord.

milano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 10

 

Fa compilare autocertificazioni e impone quarantene, per tutelare chi vive nell' isola e per cercare di frenare i contagi. La Puglia vigilia in modo stretto, la Campania pure. Ma i treni per il Sud, partiti l' altra notte da Milano, raccontano di una fuga dalla Lombardia, dal Piemonte dal Veneto e dall' Emilia Romagna che non si arresta. E che rischia di mettere in ginocchio anche il sistema sanitario delle regioni del Sud del Paese.

La fuga Intanto i numeri, per capire.

 

Sono oltre tredicimila le persone sbarcate in Sardegna nelle ultime due settimane.

Oltre 29 mila invece in Sicilia. Sedicimila e rotti in Puglia. Un esodo senza fine. Gli ultimi treni partiti da Milano hanno scaricato al Sud almeno un migliaio di persone. Ma sono dati incompleti. Perché mancano quelli dei voli e quelli di chi, in auto, ha sfidato tutti i divieti per una corsa assurda verso i paesi d' origine. Verso regioni dove i contagi sono ancora pochi.

milano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 28

L' allerta contagio Nell' isola, per dire, sono 156 i positivi, stando almeno al penultimo aggiornamento. Con undici persone ricoverate in terapia intensiva. «Abbiamo predisposto nove Covid hospidal, uno per provincia. Siamo in piena mobilitazione», dicono dalla Regione autonoma.

 

Il presidente Nello Musumeci, che era stato attaccato pesantemente per aver invitato, l' altra settimana, a stare lontano dall' isola aveva visto giusto. E ieri ha mobilitato anche i Forestali per andare a controllare chi scendeva dai convogli giunti dal Nord. Di isolare la Sicilia per ora non se ne parla. Ma di rafforzare i controlli, sí. Alle 17 dal treno Intercity notte partito da Milano e fermo a Messina, sono scese solo 8 persone; le altre 88 hanno proseguito. Casi sospetti per ora nessuno.

 

I controlli Ma ora il tema è proprio quello di intensificare la vigilanza.

treni - fuga da milano per coronavirus

Ieri pomeriggio polizia, carabinieri e i forestali -a Villa San Giovanni, ultimo punto di terraferma prima dello Stretto - sono stati disposti accertamenti su tutti i passeggeri. Non sono state trovate persone in condizioni di salute tali da destare preoccupazione. Ma in questo momento più nessuno si fida. «Come ai tempi della guerra. La gente fugge da dove il Coronavirus miete vittime per cercare scampo altrove. Ma questa è una scelta scellerata: non state scappando da bombe ma da un virus che magari avete già preso», scrive sui social una donna di Messina.

 

 Un consigliere comunale di Milano, Luigi Amicone, invece, attacca frontalmente con un video postato su Facebook il governatore della Sardegna, Solinas, colpevole - sostiene - di aver adottato modi e toni intolleranti nei confronti delle 13 mila persone arrivate sull' isola nel giro di una settimana o poco più. Auto con grandi scorte di cibo sono scese dai traghetti e in tante località marine sono state riaperte le case di villeggiatura.

treni - fuga da milano per coronavirus

Il sistema sanitario Una vero esodo fuori stagione, da Villasimius alla Gallura, come se non fosse chiaro a tutto che il problema è un altro, ovvero la tenuta del sistema sanitario locale. Che ovunque al Sud - per ora - regge.

 

Nonostante crescano i contagiati. E nonostante i decessi.

L' altro ieri c' è stato il primo in Calabria, all' ospedale Melito.

E l' allarme in tutta la regione è cresciuto ai massimi livelli.

 

coronavirus controlli alla stazione termini 6

In Puglia i decessi sono già 12, a fronte di 200 persone contagiate, mentre in Sardegna la conta dei malati è salita a 47. «Noi abbiamo sollecitato al Governo nazionale strumenti sanitari per le rianimazioni, mezzi di protezione personale e misure urgenti di carattere sanitario ed economico» dice il governatore siciliano Nello Musumeci. Che aggiunge: «Complessivamente è stata stimata una capacità di attivazione di posti letto, esclusivamente dedicati a pazienti affetti da Coronavirus, di circa mille unità». Il sistema, insomma, regge ancora molto bene. E corre anche in soccorso a chi non c' è la fa.

Per dire: l' altra notte l' Aeronautica militare ha trasferito da Bergamo a Palermo due pazienti ultra sessantenni.

 

Avevano lì sogno di terapia intensiva, ma posti liberi non ce n' erano più. Ed è stato organizzato il trasporto.

In Sardegna aerei e navi portano solo merci e dalle città del Nord da oggi non partono più i treni notturni. Chi vuole fuggire adesso dovrà farlo a viso aperto. Sfidando i controlli nelle stazioni. Funzionerà?

emergenza coronavirus controlli stazione potenza

Nessuno si sbilancia. Come nei tempi di guerra, arginare un popolo che scappa è complicato. Se non impossibile.

 

emergenza coronavirus stazione napoli

 

Ultimi Dagoreport

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...