leonardo del vecchio yacht moneikos

DOVE CI SONO I DEL VECCHIO, SI LITIGA PER SOLDI – NELLA GRANDE DISPUTA SULL’EREDITA’ CHE VEDE CONTRAPPOSTI I SEI FRATELLI, LA MOGLIE NICOLETTA ZAMPILLO, IL FIGLIO DI LEI ROCCO BASILICO, E IL TOP MANAGER FRANCESCO MILLERI, SI INSERISCE ANCHE IL CASO DELLO YACHT “MONEIKOS” – LA VENDITA DEL LUSSUOSO CABINATO E’ BLOCCATA DALLO SCONTRO LEGALE FRA GLI EREDI DI LEONARDO DEL VECCHIO E IL COMANDANTE DELL’IMBARCAZIONE CHE RECLAMA OLTRE 260 MILA EURO PER LICENZIAMENTO ILLEGITTIMO, MANCATO PAGAMENTO DI STRAORDINARI, FERIE E FESTIVITÀ MONEGASCHE NON GODUTE, RIPOSI COMPENSATIVI ED EXTRA-MANSIONI AFFIDATEGLI IN QUATTRO ANNI DI LAVORO A BORDO DEL MONEIKOS…

Estratto dell’articolo di Andrea Deugeni per https://www.milanofinanza.it

 

leonardo del vecchio

Fosse stata un’auto, avrebbero messo le ganasce fiscali. Per uno yacht invece la procedura prevede che vengano apposte materialmente le catene all’elica. Ma al panfilo appartenuto a Leonardo Del Vecchio è stata risparmiata quell’onta. Il Moneikos, un gigante dei mari da 62 metri, è sì rimasto bloccato per un mese lo scorso marzo nel porto di Ventimiglia dove era ormeggiato, per i sigilli apposti dalla capitaneria di porto che ha attuato un ordine di sequestro emesso dal tribunale di Imperia.

 

MONEIKOS

[…] È uno yacht senza pace, il Moneikos. Non dovrebbe già più appartenere alla famiglia Del Vecchio, se le cose fossero andate secondo i piani. Ma dopo oltre due anni dalla morte di Leonardo Del Vecchio il lussuoso cabinato […] non è stato ancora venduto.

 

L’alienazione del panfilo da quattro ponti con piscina, elicottero e due ascensori è una pratica in alto mare, proprio come la difficile composizione del fronte ereditario. Non si trovano acquirenti nonostante un mega ribasso di oltre 10 milioni sul prezzo inizialmente richiesto. Ora, tornato a Montecarlo dopo la disavventura del sequestro, è in vendita a 27,89 milioni.

 

FRANCESCO MILLERI LEONARDO DEL VECCHIO

Proprio per agevolare le visite a bordo, a inizio anno, dopo un periodo di manutenzione a Genova, il Moneikos era stato messo in esposizione a Ventimiglia a favore dei potenziali compratori. Gli eredi avevano preferito tenerlo nel porto italiano anziché in quello di Montecarlo, dove l’ormeggio costa oltre 200 mila euro all’anno: meglio contenere le spese, considerato anche che l’eredità è sotto beneficio di inventario.

 

[…] anche il Moneikos è finito in mezzo a una disputa legale. A litigare in questo caso sono da un lato la famiglia Del Vecchio, dall’altro l’ex comandante del superyacht, Fabrizio Castagna, 69enne capitano superiore di lungo corso con un passato in Moby (era il capitano in seconda della Moby Prince, la nave incendiata al largo di Livorno nel 1991), Corsica Ferries e Grimaldi prima di entrare nel 2020 a servizio del patron di Luxottica.

LEONARDO MARIA DEL VECCHIO

 

Secondo quanto Milano Finanza è stato in grado di ricostruire, al tribunale di La Spezia è in corso una causa di lavoro fra Castagna e la famiglia Del Vecchio per licenziamento illegittimo e mancato pagamento di 183 mila euro tra straordinari non corrisposti, ferie e festività monegasche non godute, riposi compensativi ed extra-mansioni affidategli in quattro anni di lavoro a bordo del Moneikos. […] Castagna rivendica anche altri 80 mila euro di Tfr e un indennizzo ulteriore per esser stato a suo dire licenziato in maniera ritorsiva dopo aver fatto sequestrare lo yacht. In totale, una richiesta di oltre 260 mila euro.

 

LEONARDO DEL VECCHIO MOGLIE NICOLETTA ZAMPILLO

A quasi due anni e mezzo dalla morte di Leonardo Del Vecchio la sua successione è ancora pendente, affidata a vari tribunali. C’è la causa principale sull’eredità che vede contrapposti i sei fratelli, la moglie Nicoletta Zampillo, il figlio di lei Rocco Basilico, e il top manager Francesco Milleri beneficiato di un legato da oltre 350 milioni di euro in azioni Essilux (2 milioni di titoli). C’è la contestazione allo studio notarile Znr delle parcelle milionarie presentate nell’ambito dell’esecuzione ereditaria. E c’è la recente inchiesta milanese delle banche dati violate dagli spioni di Equalize che vede coinvolto il quartogenito Leonardo Maria. Insomma tutti litigano con tutti, tranne in un caso: contro Castagna i sei figli di Leonardo si sono ritrovati compatti.

 

ROCCO BASILICO

Una traccia dei soldi rivendicati da Castagna si rinviene nello stato di graduazione dei crediti (cioè i debiti lasciati da Del Vecchio) compilato nel luglio 2023 dal notaio Mario Notari e firmato da Luca Del Vecchio. È in quella fase che la successione ordinata di Del Vecchio s’interrompe per i contrasti tra gli eredi. E a farne le spese è anche Castagna, il cui credito non trova soddisfazione. Nel 2023 era peraltro già partita la vendita di alcuni beni, fra i quali anche il lussuoso cabinato, di cui Castagna continuava ad essere il comandante anche sotto i nuovi proprietari […]

 

Temendo in sostanza che un eventuale cambio di armatore potesse pregiudicare l’ottenimento dei soldi, Castagna avanza una richiesta di sequestro conservativo mettendo nel mirino proprio il Moneikos. I giudici di Imperia gli danno ragione e dispongono il blocco della nave. Solamente un deposito cauzionale di 260 mila euro arrivati alla capitaneria di porto direttamente da Delfin, la holding lussemburghese dei Del Vecchio, permette alla famiglia di liberare a fine marzo il Moneikos e di ordinare al comandante di portare lo yacht alla marina di Montecarlo.

 

ROMOLO BARDIN

Ma una volta attraccato nel Principato, secondo la ricostruzione di Castagna, due funzionari monegaschi salgono a bordo intimandogli davanti all’equipaggio di lasciare lo yacht. E Luca Del Vecchio - l’erede che sta seguendo da vicino la vendita del Moneikos - gli presenta una lettera di contestazione firmata dal ceo di Delfin Romolo Bardin, l’esecutore testamentario.

 

Al capitano è contestato il mancato rispetto del contratto per quanto riguarda gli orari di lavoro sullo yacht. A metà aprile la lettera di licenziamento, sempre a firma di Bardin. Castagna non ci sta e ricorre al tribunale di La Spezia, dove è residente. La prossima udienza è attesa per dicembre.

 

ROCCO BASILICO E LEONARDO MARIA DEL VECCHIO

Davanti al giudice Giuseppe Viani il comandante […] contesta agli eredi il mancato cambio di bandiera del Moneikos, da monegasca a italiana, e la mancata sostituzione del contratto di lavoro (sempre da monegasco a italiano) come conseguenza dell’accettazione a inizio 2023 dell’eredità da parte dei sei figli di Del Vecchio. Il Moneikos, a suo dire, sarebbe diventato italiano perché ben quattro figli (Claudio, Marisa, Leonardo Maria e Clemente) risiedono in Italia (Luca invece è di base a Londra e Paola in Lussemburgo): questo farebbe scattare tutti gli obblighi connessi sul trattamento dei dipendenti, e da qui il licenziamento illegittimo.

LUCA DEL VECCHIO

 

[…]la messa in vendita del Moneikos non significa che la famiglia abbia accantonato la passione per il mare, anzi. In casa Del Vecchio sono stati acquistati di recente due lussuosi cabinati. […] il quartogenito Leonardo Maria è proprietario di un Mangusta da 50 metri ribattezzato «No Rush», su cui ha trascorso le vacanze, mentre la vedova Zampillo […] ha ordinato ai cantieri Sanlorenzo un super-panfilo da 50 metri […]

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni economia recessione

DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA DURISSIMA AL GOVERNO MELONI ARRIVERA' DOMANI, QUANDO L'ECONOMIA ITALIANA SARÀ FATTA A PEZZI DAI DAZI DI TRUMP? - QUALCUNO HA NOTIZIE DEL FAMOSO VIAGGIO DELLA DUCETTA A WASHINGTON PER FAR CAMBIARE IDEA AL TRUMPONE? SAPETE DOVE E' FINITA LA “MERAVIGLIOSA GIORGIA” (COPY TRUMP), "PONTE" TRA USA E UE? SI E' DOVUTA ACCONTENTARE DI ANDARE DA CALENDA! E GLI ELETTORI INIZIANO AD ACCORGERSI DEL BLUFF DA “CAMALEONTE” DELLA PREMIER: FRATELLI D’ITALIA È SCESO AL 26,6%, E IL GRADIMENTO PER LA STATISTA FROM GARBATELLA È CROLLATO AI MINIMI DAL 2022 – IL PNRR A RISCHIO E LA PREOCCUPAZIONE DEL MONDO ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO...

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….