grafica veneta

ECCO COME VENGONO SMENTITE LE STRONZATE SUI GIOVANI CHE NON VOGLIONO LAVORARE - 11 ARRESTI PER SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI A "GRAFICA VENETA", AZIENDA LEADER NELLA STAMPA DI LIBRI E PUBBLICAZIONI - E' LA STESSA AZIENDA CHE TRE ANNI FA, PER BOCCA DEL SUO PATRON, FABIO FRANCESCHI, SI LAMENTAVA DI NON TROVARE OPERAI PERCHÉ "I GIOVANI NON VOGLIONO FARE I TURNI" - ORA SI SCOPRE CHE IL GRUPPO SI ERA AFFIDATO A UN'ORGANIZZAZIONE DI PAKISTANI PER RECLUTARE LAVORATORI-SCHIAVI CHE VENIVANO MALMENATI, LEGATI E SFRUTTATI - VIDEO

 

1 - BLITZ ANTICAPORALATO: ARRESTATI 2 MANAGER GRAFICA VENETA

(ANSA) - Ci sono l'amministratore delegato e il direttore dell'area tecnica di Grafica Veneta Spa, azienda leader nella stampa di libri e pubblicazioni, Giorgio Bertan, 43 anni, e Giampaolo Pinton, 60, tra gli 11 arrestati dai carabinieri di Cittadella (Padova) nell'operazione che ha sgominato un'organizzazione di pakistani che sfruttava lavoratori connazionali. I due dirigenti, secondo la Procura di Padova, erano a conoscenza della situazione di illegalità e dei metodi violenti usati dall'organizzazione per soggiogare e intimidire i lavoratori. Grafica Veneta Spa stampa anche i libri di Harry Potter.

Grafica Veneta Spa

 

Secondo gli inquirenti, infatti, anche parte della dirigenza di Grafica Veneta era a conoscenza dello sfruttamento dei lavoratori stranieri, sia per quanto riguarda gli incessanti turni di lavoro, che per la sorveglianza a vista a cui erano sottoposti. Erano, inoltre, consapevoli delle degradanti condizioni di lavoro, della mancata fornitura dei Dpi ( scarpe antinfortunistiche, protezioni da rumori).

 

Tale situazione ha comportato un tentativo di elusione dei controlli, edulcorando o eliminando dai server informatici gran parte dell'archivio gestionale che registra gli ingressi e le uscite dei lavoratori. Sulla base delle risultanze investigative e la magistratura padovana ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 9 pakistani per lesioni, rapina, sequestro di persona, estorsione e sfruttamento del lavoro, e un'ordinanza agli arresti domiciliari per i due dirigenti, per sfruttamento del lavoro.

 

Grafica Veneta Spa

L'indagine era partita il 25 maggio 2020, dopo che erano stati trovati un pakistano con le mani legate dietro la schiena e altri suoi connazionali picchiati violentemente. Altri cinque si erano presentati all'ospedale di Padova, riferendo una analoga situazione. Le vittime, in quel periodo lavoravano alla Grafica Veneta ed erano tutte dipendenti della "B.M. Services" di Lavis (Trento), attiva nel campo del confezionamento e finissaggio di prodotti per l'editoria, di proprietà di padre e figlio, pakistani con cittadinanza italiana.

 

Grafica Veneta Spa

L'Arma ha accertato che i due titolari assumevano connazionali per brevi periodi, stipulando regolari contratti di lavoro (part-time e full-time). In realtà, però, gli operai lavoravano anche fino a 12 ore al giorno, senza alcuna pausa, senza ferie, né altra tutela. E versavano gran parte dello stipendio ai due titolari o a loro 'fedelissimi'.

 

I lavoratori erano anche costretti a pagarsi l'affitto per un posto letto nelle case messe a disposizione dall'organizzazione, dove vivevano anche in più di 20. Le vittime, nel tempo, avevano capito di essere sfruttate e si erano rivolte ad un sindacato di categoria, ma sono state scoperte e fatte oggetto di un'azione punitiva: al ritorno nelle loro abitazioni gli operai hanno trovato ad attenderli le squadre di picchiatori che li hanno aggrediti, e dopo averli legati mani e piedi, percossi per derubarli dei soldi, dei documenti e di ogni altro avere, compresi i telefoni cellulari per impedire loro di chiedere aiuto. Infine li hanno costretti a salire a bordo di tre veicoli, per poi abbandonarli per strada.

Fabio Franceschi

 

2 - GRAFICA VENETA CERCA 25 OPERAI DA 3 MESI MA NON NE TROVA: «I GIOVANI NON VOGLIONO FARE I TURNI»

Pierfrancesco Carcassi per https://corrieredelveneto.corriere.it - 17 aprile 2018

 

Le sue rotative non si fermano mai. Marciano instancabili al ritmo medio di circa 150 milioni di copie di libri l’anno, divise tra casi editoriali del calibro di Wikileaks e Harry Potter. A «inceppare» il ritmo di lavoro della stamperia Grafica Veneta è stato invece il processo delle assunzioni: a fronte di 25 posizioni aperte, negli ultimi tre mesi sono stati assunti solo 5 operai. All’origine non ci sono tagli o revisioni di bilancio, ma la scarsità di domande di assunzione.

 

«Abbiamo ricevuto tre o quattro candidature in tutto – sottolinea il patron dell’azienda, Fabio Franceschi – il resto dei colloqui li abbiamo fatti con una ventina di persone che abbiamo contattato noi, ma alla fine si sono tirati indietro». Una situazione inedita anche per Grafica Veneta, a vent’anni di distanza da quando J.K. Rowling sceglieva i tipi di Trebaseleghe per imprimere su carta la saga di Harry Potter, consacrandoli nell’olimpo delle stamperie.

 

MANCANZA DI INTRAPRENDENZA DEI GIOVANI

Fabio Franceschi ospite a “Porta_a_Porta”. Grafica Veneta ...

Nel Veneto della caccia alla forza lavoro e dei tirocini di «Garanzia Giovani» semideserti qualche freno al calo della disoccupazione giovanile (18,7% è il dato relativo al 2016) ancora c’è. Il punto è capire quale sia. Il numero uno di Grafica Veneta, relativamente alla propria situazione, lo legge nella mancanza di intraprendenza dei lavoratori o aspiranti tali: «Tutte le persone che abbiamo valutato per le posizioni aperte avevano già un lavoro tutto sommato decoroso – ricorda Franceschi – Siamo un territorio che sinceramente sta bene, anche se ci lamentiamo. Chi cambia lavoro lo fa per migliorare, non per fare turni di notte o cose simili, altrimenti si tiene quello che ha».

 

E i posti vacanti a Grafica Veneta sono proprio su turni, compresi sabati e domeniche a volte: «La situazione è particolarmente critica nella fascia d’età dei ragazzi giovani: qualche ragazzotto che dà la disponibilità c’è ma poco dopo rinunciano per via dei turni. “Troppo pesante con i turni”, dicono. Su cinque assunti uno solo è un ventenne, gli altri sono trenta-quarantenni».

Fabio Franceschi

 

Tutti in forze all’azienda a tempi indeterminato, con paga base di 1.300 euro: «E’ lavoro non un gioco – commenta il patron -. Non offriamo tirocinio o apprendistato. Il ruolo riguarda la gestione delle nuove macchine di stampa digitali e la paga cresce a seconda del livello». E se alla radice della penuria di lavoratori volenterosi ci fosse la mancanza di competenze in tipografia?

 

«Se chiedessimo competenze specifiche potrei capire – sottolinea Franceschi – ma noi prendiamo tutto, va bene anche un muratore: facciamo formazione in azienda; andiamo anche a cercarci i lavoratori a casa ultimamente». Di fronte alla mole di lavoro dell’azienda Franceschi non è preoccupato e conclude: «Ora che i giornali si sono occupati della questione riempiremo le posizioni in una settimana. Il problema però è comune a molte altre aziende».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…