omicidio giovanni caramuscio 6

ESECUZIONE O RAPINA? UN EX DIRETTORE DI BANCA DI 69 ANNI E' STATO UCCISO POCO PRIMA DELLA MEZZANOTTE MENTRE PRELEVAVA CONTANTI A UN BANCOMAT A LEQUILE, PROVINCIA DI LECCE - SECONDO UNA PRIMA RICOSTRUZIONE, LA VITTIMA AVREBBE REAGITO A UN TENTATIVO DI RAPINA - MA NON VIENE ESCLUSA LA PISTA DELLA VENDETTA DI CARATTERE MAFIOSO, ANCHE SE L'UOMO ERA INCENSURATO - UNICA TESTIMONE, LA MOGLIE CHE LO ASPETTAVA IN MACCHINA E...

Laura Zangarini per il Corriere.it

 

Omicidio Giovanni Caramuscio

Un uomo di 69 anni, Giovanni Caramuscio, ex direttore di banca, è stato ucciso poco prima della mezzanotte mentre prelevava contanti da uno sportello bancomat nel centro di Lequile, comune a nord di Lecce, lungo la via per San Pietro in Lama.

 

Ad aggredirlo sarebbero state due persone che lo hanno sorpreso di spalle mentre stava per utilizzare la tessera bancomat. Secondo una prima ricostruzione, Caramuscio avrebbe reagito al tentativo di rapina e uno dei malviventi ha fatto fuoco, colpendolo con due proiettili al torace. Non viene però esclusa la pista della vendetta di carattere mafioso.

 

Omicidio Giovanni Caramuscio 2

Datando a quando riporta Leccenews24.it, i due colpi di pistola al petto sparati dagli aggressori non hanno infatti dato scampo all’ex funzionario di banca, freddato e ucciso nei pressi del bancomat di un noto Istituto di credito, il Banco di Napoli, situato sulla Lequile-San Pietro in Lama.

 

Stando alle prime ricostruzioni effettuate da alcuni testimoni presenti nelle vicinanze del posto, Caramuscio sarebbe stato colpito da un uomo nascostosi dietro ad un cespuglio, evidentemente appostatosi in attesa di compiere il gesto criminale. Questo aspetto potrebbe far ritenere che non si sia trattato di una rapina, ma di un’esecuzione in stile mafioso per motivazioni che le Forze dell’Ordine ricominceranno a ricostruire in queste ore, avvalendosi dell’ausilio delle telecamere di videosorveglianza della zona.

 

Omicidio Giovanni Caramuscio 3

La famiglia della vittima, raggiunta dal Corriere telefonicamente presso l’abitazione della famiglia sita in Via Copertino 100 a Monteroni Di Lecce. Una voce di uomo, forse un figlio della coppia, ha declinato ogni commento con voce mesta: «No, no, grazie».

 

Ma la ricostruzione dei fatti è ancora frammentaria e si presta anche a letture diverse. Unica testimone la moglie di Caramuscio, che peraltro si trovava in macchina mentre il marito prelevava denaro. Due criminali gli si sono avvicinati, forse l'uomo ha provato a difendere quanto aveva appena prelevato e la situazione è degenerata nel peggiore dei modi. Inutili i soccorsi.

 

Omicidio Giovanni Caramuscio 4

Caramuscio, originario di Monteroni di Lecce, non aveva mai avuto problemi con la giustizia — ragion per cui pare per ora inconsistente la pista del regolamento di conti, ma non è escluso che il funzionario possa aver ostacolato in qualche modo attività criminali — è stato colpito senza che potesse avere la possibilità di difendersi. A Lequile Caramuscio era giunto con la moglie sulla Volkswagen Tiguan per andare a trovare alcuni familiari.

 

Sul delitto indagano i carabinieri della locale stazione, i colleghi del comando provinciale e del nucleo investigativo. Il sindaco di Lequile Vincenzo Carlà si è subito recato sul posto esprimendo sconcerto e sgomento sul fatto «che ancora oggi possano accadere fatti di questo tipo»: oggi dichiarerà il lutto cittadino.

 

Omicidio Giovanni Caramuscio 5

Va detto che nella zona a sud di Lecce vi è una vasta area di Comuni su cui è attivo un agguerrito gruppo criminale di tipo mafioso egemone in numerosi Comuni dell’area magliese, con connessioni e ramificazioni estese anche ad altri influenti sodalizi mafiosi della Sacra Corona Unita dell’area salentina.

 

Sebbene il “core business” dell’associazione sia costituito dal traffico di stupefacenti, fonte primaria di guadagno illecito, sono state documentate anche estorsioni e ritorsioni, con attentati dinamitardi, e con attività di sistematiche spedizioni punitive nei confronti di chi non si adeguava al volere del gruppo.

 

Omicidio Giovanni Caramuscio 6

In tale contesto si inquadra un fatto di due anni fa: l’omicidio di Mattia Capocelli, giovane organico a un clan rimasto ucciso il 25 aprile 2019. Il raid fu organizzato per assicurare al gruppo l’egemonia sui territori di spaccio. Nella zona appare essere forte la disponibilità di armi in uso alla criminalità, per cui non è escluso che Caramuscio sia rimasto vittima di delinquenti pronti a usare ogni mezzo anche per un piccolo bottino quale il prelievo da un bancomat.

 

Omicidio Giovanni Caramuscio 7

Nella zona di Lequile vi sono stati nel corso degli anni diversi sequestri di beni appartenuti a clan di tipo mafioso e sono attive associazioni e iniziative anche comunali per il riutilizzo degli immobili sequestrati.

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