roberto rossi luca palamara piercamillo davigo luca maria elena boschi

ETRURIA SENZA GODURIA – VI RICORDATE DEL PROCURATORE DI AREZZO ROBERTO ROSSI, CHE INDAGAVA SU BANCA ETRURIA E CHE L’ANNO SCORSO NON È STATO RICONFERMATO DAL CSM (LINEA DAVIGO)? HA FATTO RICORSO, HA VINTO IN CONSIGLIO DI STATO E CHIEDE DI ESSERE REINTEGRATO – LA CONSULENZA CON I GOVERNI LETTA E RENZI, LE ACCUSE DI CONFLITTO DI INTERESSI E I RAPPORTI CON PALAMARA: ENTRAMBI APPARTENGONO ALLA CORRENTE UNICOST...

 

 

ROBERTO ROSSI

Giuseppe Salvaggiulo per “la Stampa”

 

Dai cascami del crac di Banca Etruria e delle polemiche sul ruolo di Pierluigi Boschi, padre dell'ex ministra Maria Elena, riemerge con un colpo di scena un caso inedito nella storia della magistratura italiana: la defenestrazione del procuratore di Arezzo Roberto Rossi, reo di aver indagato sulla banca cara alla più renziana tra i renziani mentre era consulente di Renzi a Palazzo Chigi.

MARIA ELENA BOSCHI E MATTEO RENZI

 

Sconfitto al Tar, Rossi ha vinto il primo round in Consiglio di Stato e ora chiede di essere reintegrato. Rossi è un magistrato toscano. Nel 2013 (governo Letta) viene nominato consulente del Dipartimento per gli affari giuridici di Palazzo Chigi, guidato da un collega, Carlo Deodato, conosciuto tempo prima a Grosseto. Incarico di un anno per dare pareri via mail su testi di legge in materia penale, senza interloquire con premier e ministri. Il Csm autorizza.

 

pierluigi boschi

Nel 2015, dopo che Renzi ha sostituito Letta, l'incarico viene rinnovato per un altro anno. Nel frattempo, nel 2014, Rossi è stato nominato dal Csm all'unanimità procuratore di Arezzo. E sulla scorta delle ispezioni di Bankitalia ha avviato l'inchiesta su Banca Etruria. A fine 2015 cessa la consulenza con Palazzo Chigi.

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 5

 

Dopo tre mesi apre una nuova indagine su Etruria, coinvolgendo i membri del Cda compreso papà Boschi. L'accusa di conflitto di interessi finisce al Csm e viene archiviata dopo aver ascoltato tutti i magistrati coinvolti, gli avvocati e il prefetto. Anche la Procura generale della Cassazione non ravvisa illeciti disciplinari.

 

piercamillo davigo

Nel 2018 Rossi, come da prassi, chiede la riconferma come procuratore. Generalmente disposta dal Csm in automatico, senza nemmeno discutere. Tanto più se, come per Rossi, sia il Consiglio giudiziario a livello locale, sia la commissione dello stesso Csm (per due volte) sia il ministro Bonafede hanno dato l'ok.

luca palamara

 

Ma al momento di chiudere la pratica in plenum il Csm ci ripensa, avanzando dubbi su «indipendenza e imparzialità» di Rossi. E Bonafede ritira il suo ok, esprimendo critiche su «credibilità, autorevolezza e indipendenza» in riferimento alla gestione delle indagini su Etruria. Alla fine il Csm vota la «non riconferma».

 

LA STRETTA DI MANO TRA ENRICO LETTA E MATTEO RENZI

La delibera, scritta da Piercamillo Davigo, sottolinea che la consulenza con Palazzo Chigi da gratuita era diventata retribuita (con compenso «prima irrisorio, poi raddoppiato»); che era «inopportuna» perché Rossi si era autoassegnato «fascicoli connotati da particolare delicatezza proprio in relazione al committente (Etruria e Renzi, ndr) dell'incarico medesimo»; che il procuratore non aveva informato con trasparenza il Csm, inducendo «nell'opinione pubblica il sospetto» di comportamenti «compiacenti» con il giglio magico renziano e con ciò «compromettendo il requisito dell'indipendenza da impropri condizionamenti».

 

roberto rossi

Oltre allo spettro di Maria Elena Boschi, sul caso Rossi aleggia quello di Luca Palamara. Entrambi appartengono alla corrente Unicost. Egemone sia nel 2014, quando il Csm aveva nominato Rossi procuratore, sia nel 2018, quando si apprestava a confermalo. Perdente nel 2019, dopo l'esplosione dello scandalo Palamara, quando lo ha bocciato. Fatto sta che negli ultimi mesi, mentre il Csm pubblica il bando per il suo successore, Rossi, degradato a sostituto procuratore, fa ricorso lamentando «una distorsione mediatica» che ha alimentato l'idea di «un conflitto di interessi inesistente».

 

luca palamara a passeggio con cosimo ferri

Rivendica le cinque indagini su Banca Etruria, più numerose e rapide che per gli altri crac bancari, di cui alcune già sfociate in condanne. E quanto a papà Boschi, di averlo mandato a processo per bancarotta nel filone sulle consulenze (un altro è stato recentemente archiviato). Sconfitto in primo grado al Tar, ora Rossi ha ottenuto dal Consiglio di Stato una vittoria, sia pure parziale in via cautelare.

 

L'udienza di merito è fissata nel 2021. Ma nel frattempo chi deve fare il procuratore di Arezzo e gestire i processi su Banca Etruria? Secondo fonti giudiziarie, Rossi avrebbe già scritto alla Procura generale, invocando un immediato (e clamoroso) reintegro. Questione delicata, non esistono precedenti. Interpellato, Rossi non ha voluto confermare né commentare.

luca palamara roberto rossiPROTESTE CONTRO BANCA ETRURIA roberto rossi LA LETTERA DI IGNAZIO VISCO A BANCA ETRURIAluca palamara a passeggio con cosimo ferriluca palamara

 

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 4MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI

Ultimi Dagoreport

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?