porno a mondovi?

FA PIU' SCHIAVI IL PORNO CHE LA MORALE - PER SALVARSI DAL HARD CORE DI MASSA BISOGNA RISCOPRIRE IL VERO EROS, PERCHE' SE IN ORIGINE E' STATO SALUTATO COME UNA LIBERAZIONE SESSUALE, IL PORNO E' DIVENTATO OGGI UN BUSINESS CHE SFRUTTA LA SOLITUDINE - PIU' CHE INDIGNARSI E' BENE RIAFFERMARE IL VALORE DELLA SEDUZIONE... - IL LIBRO

Corrado Ocone per "Libero Quotidiano"
 

ilona staller pornostar 2

La quantità di materiale pornografico che circola in rete è impressionante. Così come la facilità di accesso ad esso. E questa è certamente una novità dei nostri tempi, anche se la pornografia, cioè la rappresentazione esplicita dei rapporti sessuali degli esseri umani, come ci ricorda Pietro Adamo, che è il massimo studioso italiano del tema, è vecchia quanto il mondo.
 
E, in alcuni periodi e luoghi, come ad esempio nella Francia del Sei-Settecento, ha avuto uno sviluppo e diffusioni notevoli nei circoli intellettuali. Non c'è dubbio però che nel secondo dopoguerra, con lo sviluppo della cinematografia prima, delle videocassette poi e del web infine, essa ha marcato una presenza nella nostra vita come mai prima era accaduto nella storia occidentale.
 

ilona staller porno ed. tedesca

Interrogare questa presenza con lo sguardo del filosofo, e prestando attenzione agli effetti sociali e individuali del fenomeno, è quanto mai opportuno; ed è quel che Adamo, che insegna Storia delle dottrine politiche all'Università di Torno, ha fatto a partire dalla pubblicazione, nel 1996, del primo dei suoi due libri sul tema.

ADAMO COVER

 
Ora, in un volume che pubblica Mimesis, egli raccoglie i maggiori saggi che nell'ultimo quarto di secolo hanno accompagnato la sua riflessione, usciti per lo più su riviste scientifiche odi cultura: Hard Core: istruzioni per l'uso. Sessuopolitica e porno di massa (pagine 254, euro 18).
 
CULTURA DEL CORPO? Già questo, come l'autore evidenzia nell'introduzione, è un limite alla comprensione se non si unisce allo sforzo di uscire dal discorso autoreferenziale dello studioso. Ovvero, se non si ha la capacità di confrontarsi, in una certa misura anche empaticamente, con quella che è, per stilemi e modi di espressione, una cultura (o subcultura) popolare (anche se non manca una minoritaria pornografia d'autore e persino raffinata).
 

img

Il primo elemento da considerare è che il «porno di massa», come lo chiama Adamo, è entrato di prepotenza nel nostro mondo in coincidenza con i processi di liberazione sessuale e di rivalutazione della corporeità. Prima nella controcultura americana e poi nella media cultura occidentale e progressista in generale, l'immagine che allora si è avuta di esso è stata sostanzialmente positiva: «Non sfruttamento della donna o mercificazione dei corpi, ma piuttosto svelamento del dominio di genere, alternativa a una morale sessuale repressiva, desueta e dannosa, celebrazione di una nuova libertà dei sensi».
 
Si può dire che solo più tardi sia stato messo in luce anche il lato d'ombra del porno, con le miserie e le infelicità che spesso stanno dietro i suoi protagonisti. Senza però che quel mondo fosse minimamente scalfito, in verità, da quella sorta di moralismo e perbenismo femminista che nel frattempo trionfava in Occidente, né tantomeno da rivendicazioni tipo il Me Too.
 

halloween vampiro

Al massimo qualche femminista si è spinta ad auspicare, in verità senza successo, che nelle produzioni pornografiche si tenga in debito conto delle caratteristiche della sessualità e del piacere femminili. Lo sdoganamento del porno era ormai compiuto e spesso gli attori e le attrici più famosi sono stati accolti in questi anni nei salotti buoni della tv e nel caso di Cicciolina persino in Parlamento.
 
Lo sdoganamento è avvenuto lungo un doppio asse: il confinamento in un recinto espressivo separato e distinto della pornografia, che si consumava ma si teneva a parte del discorso pubblico, tanto che le pornostar erano "riconosciute" ma invitate a parlare d'altro e non del loro lavoro; una diffusa eroticizzazione e allusività pornografica del discorso e dell'immaginario comuni. Che è a ben vedere il concetto espresso in questi giorni dalla celebre cantante Arisa quando, a proposito di una sua "svolta" erotica, ha fatto osservare che «la televisione generalista è piena di pornografia tra le righe».
 

halloween sophie dee freddy krueger (2)

RITORNARE AL MISTERO C'è però un aspetto non irrilevante di tutta la questione: la pornografia è un grosso business, gestito da multinazionali e assoggettato da esse a tutte le categorie della razionalizzazione economica (si pensi all'estrema categorizzazione e standardizzazione del prodotto) e del marketing (anche subliminale).
 
Il porno viene fatto diventare allora un oggetto di consumo individualizzato, solipsistico, sempre più rapido (nei clip pornografici ormai non si accenna nemmeno più a una storia), estremo. In sostanza, un momento di alienazione piuttosto che «un'arma puntata alla testa del complesso militar-industriale del tardo-capitalismo, assimilabile alla Nuova sinistra, al ribellismo hippy, al terzomondismo, eccetera», come, ci ricorda Adamo, ingenuamente pensava l'intellettualità progressista post-sessantottina.
 

Dipendenza porno 3

Tuttavia, a nulla serve esorcizzare o condannare la pornografia, casomai auspicando un ritorno ai valori di una morale tradizionale che semplicemente non c'è più. E che a volte, come è noto, celava punte altissime di ipocrisia. Meglio compiere una battaglia per riaffermare le perdute ragioni dell'eros, o meglio di quelle arti espressive che esaltano il desiderio attraverso le armi raffinate e veramente umane della seduzione, dei tempi lenti e chiaroscurali, della compartecipazione emotiva.
 
Svelare il mistero della sessualità rendendendolo realtà attraverso la visione pornografica può essere, in alcuni individui poco o male educati, pericoloso: finisce per tarpare le ali della fantasia e dell'immaginazione, e quindi rendere meno complete le nostre vite e più astratta la nostra razionalità. Più che liberarci, la pornografia può finire per incatenarci come e più di quanto si ritiene che facesse la morale tradizionale.

scarlit scandal oscar del porno 2021porno pamela anderson tommy leeeporno giovaniporno giovani

porno giovaniDipendenza porno

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…