rissa fuori dal luna park di segrate

FAR WEST A MILANO - UNA DONNA DI 57 ANNI E IL FIGLIO SONO RIMASTI FERITI DOPO ESSERE FINITI IN MEZZO A UNA RISSA ALL’ESTERNO DEL LUNA PARK DI SEGRATE, VICINO A MILANO - TRA I LITIGANTI SAREBBE STATO RICONOSCIUTO MARCO YURI TREBINO, CONSIGLIERE COMUNALE DI CENTRODESTRA E COORDINATORE DI FORZA ITALIA A SEGRATE, MA LUI SMENTISCE: "PUÒ ESSERE UNA PERSONA CHE MI SOMIGLIA, MA NON SONO IO..." - VIDEO

Da milano.corriere.it

 

rissa fuori dal luna park di segrate

La rissa risale alla sera di martedì 19 luglio. Una lite furibonda, all’esterno del Luna park di Segrate, vicino all’Idroscalo, che coinvolge una decina di persone e termina con una donna di 57 anni e il figlio che finiscono al pronto soccorso del San Raffaele per essere medicati. E con un video, realizzato da alcuni testimoni, che ha fatto il giro del web. Proprio quel video adesso è al centro di un «giallo».

 

Qualcuno avrebbe infatti riconosciuto tra i litiganti Marco Yuri Trebino, consigliere comunale di centrodestra e coordinatore di Forza Italia a Segrate. Imprenditore, da tempo in politica, la sua famiglia è legata proprio alla gestione del Luna park. In particolare, secondo alcun persone, Trebino sarebbe l’uomo che si avvicina a uno dei coinvolti e lo colpisce quando è già a terra con un calcio. Trebino però, raggiunto telefonicamente, nega seccamente di aver partecipato alla rissa: «Può essere una persona che mi somiglia, ma non sono io. Ho saputo di quell’episodio ma con quella rissa non c’entro niente».

 

rissa fuori dal luna park di segrate

I carabinieri di Segrate erano intervenuti intorno alle 23 dopo che una 29enne italiana — la figlia della donna ferita — aveva dato l’allarme al 112. Nel dettaglio aveva detto che il padre e il fratello erano in lite all’interno del parco giochi con alcuni giostrai. Successivamente la discussione si sarebbe spostata all’esterno coinvolgendo una decina di persone.

 

La 57enne sarebbe stata colpita dal lancio di una sedia e nelle fasi concitate (solo una parte è stata ripresa dal testimone con il cellulare) è stata danneggiata la vetrina di un ristorante. A peggiorare le cose secondo gli inquirenti ci sarebbe stato anche l’abuso di alcol. La 57enne è stata portata dal 118 al San Raffaele in codice verde per un colpo alla testa, mentre il figlio è stato medicato per alcune contusioni al viso con tre giorni di prognosi. Il padre era uscito invece incolume dalla rissa.

 

 

rissa fuori dal luna park di segrate

Da milano.corriere.it

 

La rissa risale alla sera di martedì 19 luglio. Una lite furibonda, all’esterno del Luna park di Segrate, vicino all’Idroscalo, che coinvolge una decina di persone e termina con una donna di 57 anni e il figlio che finiscono al pronto soccorso del San Raffaele per essere medicati. E con un video, realizzato da alcuni testimoni, che ha fatto il giro del web. Proprio quel video adesso è al centro di un «giallo».

 

Qualcuno avrebbe infatti riconosciuto tra i litiganti Marco Yuri Trebino, consigliere comunale di centrodestra e coordinatore di Forza Italia a Segrate. Imprenditore, da tempo in politica, la sua famiglia è legata proprio alla gestione del Luna park. In particolare, secondo alcun persone, Trebino sarebbe l’uomo che si avvicina a uno dei coinvolti e lo colpisce quando è già a terra con un calcio. Trebino però, raggiunto telefonicamente, nega seccamente di aver partecipato alla rissa: «Può essere una persona che mi somiglia, ma non sono io. Ho saputo di quell’episodio ma con quella rissa non c’entro niente».

 

rissa fuori dal luna park di segrate

I carabinieri di Segrate erano intervenuti intorno alle 23 dopo che una 29enne italiana — la figlia della donna ferita — aveva dato l’allarme al 112. Nel dettaglio aveva detto che il padre e il fratello erano in lite all’interno del parco giochi con alcuni giostrai. Successivamente la discussione si sarebbe spostata all’esterno coinvolgendo una decina di persone.

 

La 57enne sarebbe stata colpita dal lancio di una sedia e nelle fasi concitate (solo una parte è stata ripresa dal testimone con il cellulare) è stata danneggiata la vetrina di un ristorante. A peggiorare le cose secondo gli inquirenti ci sarebbe stato anche l’abuso di alcol. La 57enne è stata portata dal 118 al San Raffaele in codice verde per un colpo alla testa, mentre il figlio è stato medicato per alcune contusioni al viso con tre giorni di prognosi. Il padre era uscito invece incolume dalla rissa.

rissa fuori dal luna park di segrate rissa fuori dal luna park di segrate rissa fuori dal luna park di segrate

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…