ilaria salis

FATE LEGGERE A MELONI, SALVINI MA SOPRATTUTTO A ORBAN LE CONDIZIONI DISUMANE IN CUI ILARIA SALIS E’ DETENUTA NEL CARCERE DI BUDAPEST: “SONO COSTRETTA A INDOSSARE VESTITI E BIANCHERIA SPORCA PER 5 SETTIMANE, HO UN’ORA D’ARIA AL GIORNO, PER I PRIMI 3 MESI SONO STATA TORMENTATA DALLE PUNTURE DELLE CIMICI DA LETTO. NELLA MIA CELLA CI SONO ANCHE SCARAFAGGI E TOPI”  - L’INTERROGATORIO "SENZA DIFENSORE E SENZA INTERPRETE" E IL “GUINZAGLIO DI CUOIO"…(COSA DICE L’UE DELLE CONDIZIONI BESTIALI IN CUI L’UNGHERIA TRATTA I DETENUTI?)

Viola Giannoli per la Repubblica - Estratti

Ilaria Salis il 2 ottobre 2023, dopo 7 mesi e mezzo di carcere a Budapest, ha scritto una lettera al suo avvocato per far conoscere le due condizioni detentive. Sono numerose le pagine autografe della sua denuncia di cui anche Repubblica ha avuto una copia. Ma ecco tutto quello che scrive Ilaria Salis.

ILARIA SALIS

 

L’abbigliamento In occasione dell’interrogatorio di convalida dell’arresto, dopo il sequestro dei vestiti, ”sono stata costretta a indossare abiti sporchi, malconci e puzzolenti che mi hanno fornito in Questura e ad indossare un paio di stivali con i tacchi a spillo che non erano della mia taglia”. In seguito, “fino al 20 marzo (ossia per 5 settimane) quando il carcere ha finalmente autorizzato il Consolato italiano a farmi visita e a recapitarmi il primo pacco, sono rimasta senza un ricambio di vestiti (biancheria intima compresa) solo con i vestiti malconci e gli stivali con i tacchi fuori misura che mi avevano dato in Questura”.

ILARIA SALIS

 

I contatti con la famiglia “Per più di 6 mesi non ho potuto comunicare con la mia famiglia. Il primo settembre (dopo 6 mesi di detenzione) ho ricevuto l’autorizzazione a comunicare con i miei!”. Mancata traduzione di atti processuali “Non ho ancora ricevuto la traduzione dell’ordinanza del GIP datata 11 agosto!” (con la quale la custodia cautelare era stata prolungata di altri tre mesi), né la traduzione del ricorso al II foro (“il ricorso al II foro è tipo il riesame e si fa ogni volta che viene prolungato l’arresto)”

 

ILARIA SALIS LETTERA

Divieto di iscrizione a scuola Dopo essere stata in cella per una decina di giorni con una donna ungherese sono stata trasferita in una cella singola dove sono rimasta per tutto il mese di marzo. in questo periodo non ero in grado di comunicare le mie necessità oppure se avevo un problema.

A settembre ho provato a iscrivermi alla scuola elementare per imparare un po’ meglio l’ungherese ma la mia richiesta è stata rigettata perché non parlo l’ungherese’”.

Interrogatorio senza difensore e senza interprete "Il 28 febbraio mi hanno chiamato dalla cella dicendomi che c’era il mio avvocato. L’avvocato non c’era e invece ad aspettarmi c’erano due persone che mi hanno detto di essere della polizia ma non hanno esibito nessun distintivo. Mi hanno detto che il mio avvocato non sarebbe arrivato e neanche l’interprete e che volevano interrogarmi in inglese. Mi sono rifiutata e sono tornata in cella”.

ILARIA SALIS

Niente prodotti per l’igiene personale e per la pulizia della cella “Al mio arrivo non mi hanno dato neanche il pacco con articoli per l’igiene personale (...) mi sono trovata senza carta igienica, sapone e assorbenti o cotone (perché sfortunatamente avevo anche il ciclo) fino al 18 febbraio (...) Nelle celle in cui sono stata per i primi 2 mesi mancavano alcuni strumenti per pulire che secondo l’ordinamento dovrebbero essere in tutte le celle (mocio, paletta, secchio, scopetta per pulire il WC), li ho chiesti più volte ma non me li hanno forniti”.

 

ilaria salis

Spazio a disposizione nella cella inferiore a 3,5 metri quadrati “Per un mese in totale, diviso in tre periodi, sono stata in 2 persone in celle che misuravano meno di 7 metri quadrati, escluso il bagno”. In attesa dell’esame dell’antropologo “sono stata per ore in 4 persone in una celletta che misurava 120 cm x 180 cm e da sola in una celletta che misurava 120 cm x 90 cm”.

Areazione insufficiente nella cella “Per poco meno di un mese, tra agosto e settembre, sono stata in una cella in cui secondo me non c’era sufficiente ventilazione per 8 persone perché le 2 finestre si aprono solo per qualche centimetro e qui si sta in cella completamente chiusa (compreso lo sportellino ad altezza cintura da cui ti passano il cibo) per 23 ore su 24”.

MURALE DEDICATO A ILARIA SALIS DAVANTI ALL AMBASCIATA DELL UNGHERIA A ROMA

Contiguità di celle maschili e femminili “Al sesto piano (dove mi trovavo fino alla fine di giugno) la sezione è mista e le celle maschili sono proprio a fianco di quelle femminili”; Una guardia ogni 90-110 detenuti “Dal terzo al sesto piano ci sono 90-100 detenuti per piano con una sola guardia di sorveglianza al piano che lavora su turni di 12 ore”.

Mancanza di scale o uscite di sicurezza antincendio “Dal terzo piano in su (ossia dove si trovano i detenuti) non esistono scale o uscite di sicurezza antincendio”. Una ora d’aria al giorno “Si trascorrono 23 ore su 24 in cella completamente chiusa: c’è una sola ora d’aria al giorno e la socialità non esiste (...) Tutte le mattine ci svegliano attorno alle 5:30 (sabato e domenica alle 6:00) e dobbiamo alzarci e rifare immediatamente il letto per poi rimanere chiuse nella cella senza fare niente tutto il giorno”;

ilaria salis 4

Aree per passeggio “Le aree per il passeggio sono 5 in totale e sono a livello del piano -1 al centro del ferro di cavallo costituito dall’edificio, per cui non vi batte praticamente mai il sole. Sono completamente asfaltate, senza una panchina e con una rete metallica sopra la testa. Due di esse sono molto piccole: poco più di 25 metri quadrati e può capitare di doverci ‘passeggiare’ anche in 15 persone, per cui è quasi impossibile muoversi”.

(...)

ILARIA SALIS

Cimici “Per i primi tre mesi sono stata tormentata dalle punture delle cimici da letto, che mi creavano una reazione allergica, come hanno potuto vedere sia l’avvocato Lakatos che Attila Trasciatti [funzionario del Consolato d’Italia a Budapest, ndr]. Nonostante le mie ripetute richieste e i segni visibili che avevo anche in volto, non ho ricevuto per tutto il periodo né gli antistaminici né la crema. Per le cimici il carcere fa la disinfestazione ogni mese: ci fanno uscire in corridoio giusto il tempo di spruzzare il veleno e poi ci richiudono immediatamente in cella, costringendoci a intossicarci ogni volta. Ogni volta faccio fatica a respirare, mi brucia il naso e mi gira la testa”.

Scarafaggi e topi “Oltre alle cimici, nelle celle e nei corridoi è pieno di scarafaggi. Invece nel corridoio esterno, appena fuori dall’edificio da cui dobbiamo passare per andare all’aria, spesso si aggirano topi (non di compagnia)”.

ilaria salis 1

 

Mancata consegna di documentazione clinica “Avevo un appuntamento fissato in Italia alla fine di marzo per un’ecografia al seno: ho un nodulo che ha un aspetto benigno, ma che diversi dottori in Italia mi hanno raccomandato di controllare periodicamente (..) a metà giugno mi hanno finalmente portato in un ambulatorio dove mi hanno fatto ecografia e mammografia (...) Io non ho ricevuto nessun referto scritto, che invece è stato consegnato al medico del carcere, a cui si a io che l’avvocato Santa abbiamo chiesto più volte che il referto sia inviato all’avvocato ma al momento non gli hanno ancora inviato niente”.

 

Malnutrizione “Qui il carrello passa per la colazione e per il pranzo ma non per la cena (...) Credo che il problema della malnutrizione qui sia risaputo perché anche l’antropologo forense ha ritenuto di poter giustificare il fatto che la donna che compare nelle immagini sia più paffuta di come non ero io quando ho fatto la perizia a giungo, dicendo che la persona nelle immagini era nutrita.

ilaria salis 3

Il problemadell ’alimentazione a lungo andare diventa serio perché qui è vietato cucinare e nei pacchi può entrare solo il cibo comprato nello shop online del carcere. La spesa si può fare ogni due settimane; nel negozio ci sono poche tipologie di prodotti o in scadenza o ci sono limitazioni sull’acquisto di tutti i prodotti”.

Obbligo di guardare il muro durante le soste in corridoio “Ogni volta che dobbiamo sostare nel corridoio per qualunque motivo dobbiamo stare rivolte verso il muro”. Mancata retribuzione per detenuti stranieri “L’unica attività è un laboratorio di attività manuali a cui partecipo dal mese di maggio (...). Le detenute ungheresi ricevono l’equivalente di 2 euro e 50 cent per ogni seduta del laboratorio a cui partecipano, ma questo compenso non è previsto per le detenute straniere”.

Obbligo di lavoro sottopagato “I definitivi, che sono separati dai detenuti in cautelare e indossano l’uniforme, sono obbligati a lavorare e ricevono per un lavoro a tempo pieno l’equivalente di 50 euro al mese”. Controllo della corrispondenza “La corrispondenza con gli avvocati e con il Consolato non dovrebbero controllarla. Tuttavia, mi è capitato ce una lettera che avevo spedito all’avvocato Lakatos e che un errore nell’indirizzo è stata rispedita al mittente, mi è stata riconsegnata con la busta aperta”. Colloqui attraverso plexiglass “I colloqui di persona si svolgono in un parlatoio con il plexiglass in mezzo e ci si parla con i telefoni. Anche i colloqui con il Consolato e con gli avvocati si svolgono in un parlatorio con il vetro, anche se questo vetro è meno spesso”.

ilaria salis 2

Detenuti al guinzaglio “Traduzione dei detenuti. Oltre alle manette qui ti mettono un cinturone di cuoio con una fibbia a cui legano le manette. Anche i piedi sono legati tra loro: intorno alle caviglie mettono due cavigliere di cuoio chiuse con due lucchetti e unite tra loro da una catena lunga circa 25 cm. Poi mettono un’ulteriore manetta a un solo polso, a cui è fissato un guinzaglio di cuoio che all’altezza dell’estremità è tenuto in mano dall’agente della scorta. Tutto questo materiale pesa qualche chilo e la legatura ai piedi permette di fare passi molto corti (...) Legata così ho dovuto salire e scendere diversi piani di scale. SI rimane legati così per tutta la durata dell’udienza e sono rimasta così legata anche per tutta la durata dell’esame svolto dall’antropologo”.

ROBERTO SALIS PADRE DI ILARIA SALISGIORGIA MELONI VIKTOR ORBAN

 

ROBERTO SALIS PADRE DI ILARIA SALIS

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE...