usura

FINCHÉ DURA, FA USURA – LA CRISI LEGATA ALLA PANDEMIA FA ARRICCHIRE LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA: ALMENO IL 10% DELLE AZIENDE È FINITA NELLA RETE DEI CRAVATTARI, CHE CON IL CORONAVIRUS PROSPERANO - SEI IMPRESE SU 10 SONO IN DIFFICOLTÀ PER CARENZA DI LIQUIDITÀ E CALO DEI CONSUMI. SICCOME LA GARANZIA STATALE FA CILECCA E NON ARRIVA UN EURO, TOCCA RIVOLGERSI AGLI STROZZINI…

Maria Rosa Tomasello per “la Stampa”

 

ROMA USURA

L'equazione è semplice: «Più fragile è l'impresa, più elevata è la pressione». E poiché bar e ristoranti sono le attività che hanno sofferto maggiormente le conseguenze del lockdown è su queste attività che si concentra l'attenzione della criminalità a caccia di aziende in crisi a cui prestare denaro a tassi da capogiro o da acquisire a prezzi fuori mercato. La pandemia, ormai è chiaro, è diventata un affare per le mafie.

 

Sangalli Carlo

Nel terziario una impresa su dieci, denuncia Confcommercio, risulta esposta a usura o a tentativi di appropriazione «anomala», percentuale che cresce quasi fino al 20% per quegli imprenditori che si dicono molto preoccupati per il verificarsi di questo tipo di fenomeni nel proprio quartiere. «La crisi economica ha una zona d'ombra dove rischia di rafforzarsi la criminalità - avverte il presidente Carlo Sangalli - Le nostre imprese in difficoltà denunciano sempre più spesso usura, estorsioni e acquisizioni illecite.

 

protesta dei commercianti del centro di roma 1

Abbiamo fiducia in magistratura e forze dell'ordine e, insieme, è necessaria più rapidità per far giungere i sostegni previsti dal decreto Rilancio e irrobustirli. Solo così si combatte la criminalità e si ricostruisce un'economia sana».

 

L'indagine condotta da Confcommercio in collaborazione con Format research sul rischio di infiltrazioni criminali nel settore del commercio e della ristorazione conferma che durante l'emergenza sanitaria, carenza di liquidità e calo dei consumi hanno rappresentato il principale ostacolo all'attività del 60% delle imprese, il 15% è rimasto impigliato in difficoltà burocratiche, mentre il 13, 3% segnala il peso grave delle spese necessarie per garantire la sanificazione dei locali. Il recente rapporto della Commissione d'inchiesta sul sistema bancario conferma la fatica nell'ottenere risorse: i prestiti sopra i 25 mila euro erogati alle imprese più grandi sono un quarto (24,1%) rispetto alle domande: 11.663 su 48. 252, mentre i prestiti fino a 25 mila euro accolti o erogati sono circa la metà: 290.114 su 559. 139. Ma se la liquidità è il problema centrale, c'è anche un 11,1% di imprese - sottolinea il report - che indica nella criminalità un ulteriore, pericoloso ostacolo allo svolgimento della propria attività», anche se i due terzi degli intervistati giudicano efficace l'azione di forze dell'ordine e magistratura: il 59,4% dichiara infatti che un imprenditore sottoposto a pressioni dovrebbe sporgere denuncia, mentre il 42,8% preferirebbe una segnalazione informale. Uno su tre (32, 7%) tuttavia non saprebbe come comportarsi.

 

USURA

I segnali di un pericolo crescente sono evidenti: il 9,8% dichiara di avere avuto notizie dirette di imprenditori avvicinati da persone che hanno proposto prestiti al di fuori dai canali ufficiali, mentre l'8,8% ha avuto informazioni, attraverso il passaparola, di imprese che hanno subito tentativi di acquisizione a prezzi fuori mercato, ovvero molto superiori o molto inferiori a quello reale. In un quadro di grandi incertezze, il 60% degli imprenditori è preoccupato. Nei giorni scorsi, a Roma, l'Ambulatorio antiusura della Confcommercio ha lanciato un grido di dolore: il rischio usura tra marzo e aprile è aumentato del 30% e a maggio potrebbe toccare il 50%: «Le aziende hanno una esigenza di liquidità immediata che non è arrivata dallo Stato» ha detto il presidente Luigi Ciatti. L'allarme trova conferma nei dati.

 

USURA STROZZINO

Nel mese di marzo il Ministero dell'Interno ha rilevato un crollo generalizzato dei reati, con un'unica eccezione: l'aumento dell'usura, cresciuta del 9%. Per questo la ministra Luciana Lamorgese ha preso carta e penna per chiedere ai prefetti di vigilare, ricordando ai cittadini che «per gli imprenditori caduti nelle maglie della criminalità lo Stato c'è e mette a dispsizione il fondo anti-racket gestito dal Viminale», e ha chiesto più volte di agevolare l'accesso al credito. Ancora più preoccupanti sono i dati forniti da Claudio Clemente, direttore dell'Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d'Italia durante un incontro promosso dall'associazione "Avviso Pubblico": «Dall'inizio dell'anno e fino a pochi giorni fa le segnalazioni di operazioni sospette legate all'usura sono cresciute del 14%».

 

Complessivamente le segnalazioni di operazioni sospette, cresciute del 7, 9% l'anno scorso (quando erano state 105.789) «sono aumentate di un ulteriore 6% nei primi quattro mesi di quest' anno, quando sono state 35. 927». Il maggior numero, ha spiegato, arriva dalle regioni del centro- nord e, in particolare, dalla provincia di Milano, «a dimostrazione del fatto che la criminalità organizzata investe soprattutto laddove c'è maggiore ricchezza». -

protesta dei commercianti del centro di roma 3protesta dei commercianti del centro di roma 6

usuraio reddito di cittadinanza

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...