pizza fritta

FRITTO E' BONO PURE UN SASSO, FIGURIAMOCI LA PIZZA - GRAZIE ALL’USO DELLE FRIGGITRICI MODERNE, LA PIZZA FRITTA È TORNATA AD ESSERE UNO DEI PIATTI PIÙ POPOLARI - IL PIATTO NACQUE SUL FINIRE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE, QUANDO MOLTI DEI FORNI A LEGNA DI NAPOLI VENNERO BOMBARDATI E ALLORA NEI RIONI CI SI ORGANIZZÒ CUOCENDO LA PIZZA NEI PENTOLONI RICOLMI DI SUGNA OPPURE OLIO BOLLENTE – ECCO LA RICETTA PER FARE LA PIZZA FRITTA IN CASA…

pizza fritta 7

Carlo Ottaviano per "il Messaggero"

 

Dimenticate i pentoloni di olio scuro e sporco, il cibo unto e bisunto, gli abiti impregnati di cattivo odore. Il tanto demonizzato olio fritto è rinato a nuova vita, grazie all'uso accorto delle diverse varietà di grassi e alle friggitrici moderne. Il fritto, insomma, non è più il nemico numero uno dei nutrizionisti. 

 

«Il vento è cambiato spiega Luciano Pignataro, giornalista e storico della cucina napoletana perché una frittura ben eseguita non ha mai fatto male a nessuno». «Il grasso in cui si frigge aggiunge deve avere un punto di fumo alto, ovverosia la temperatura in cui un grasso inizia riscaldandosi eccessivamente a decomporsi, cambiando la propria struttura molecolare e creando l'acroleina, una tossina dannosa per il fegato e cancerogena. Più alto è il punto di fumo, migliore sarà la frittura». 

 

pizza fritta sophia loren

Tradizionalmente i napoletani friggevano con la sugna di origine animale. Oggi sì preferiscono grassi di origine vegetale, come l'olio extravergine di oliva e l'olio di semi di arachidi. Tra i fritti più buoni, è tornato prepotentemente di moda il più popolare dei piatti di strada, quella pizza che una procace Sofia Loren frigge nel pentolone ricolmo di olio in una delle scene più iconiche de L'oro di Napoli. 

 

LA FORMA 

«Sul finire della guerra racconta Albert Sapere, che ogni anno stila l'elenco di 50 Top World Pizza erano stati bombardati molti forni a legna. Così nei rioni ci si organizzò cuocendo la pizza nei pentoloni ricolmi di olio bollente, oppure nel padellino». Oggi molte pizzerie allargano i propri menù non limitandosi alle tonde e ai calzoni al forno e non frenando la fantasia per le farciture. 

 

pizza fritta 6

A Roma, la pizzeria Berberè ha un menù dedicato alle pizze fritte con svariati condimenti e Stefano Callegari da Sbanco ci mette sopra il pollo alla cacciatora o il sugo della coda alla vaccinara. A rigor di tradizione, la classica napoletana fritta per essere definita completa deve avere i ciccioli di maiale, provola, pomodoro e ricotta. 

 

pizza fritta 8

Varianti sono senza pomodoro e col salame invece dei ciccioli. Franco Pepe, il famosissimo pizzaiolo di Caiazzo, in Campania, ha innovato anche la forma, facendola a forma di cono. «Nel voler dare una veste nuova racconta siamo partiti studiando il modo di utilizzare la materia prima sul disco di pasta fritto. Per esempio, usando pomodoro ramato a fette; al centro di ciascuna fetta metto peperoncino, aglio in polvere, acciuga di Cetara, prezzemolo e zeste di limone». 

pizza fritta 11

 

A CASA 

Il cono fritto di Pepe diventa una rosa nel caso della pizza alla mortadella (con ricotta di bufala, polvere di pistacchio e scorza di limone). Pepe ha sdoganato perfino la versione dolce, per fine pasto, con la Crisommola, farcita con sfoglia fredda di fiordilatte aromatizzata all'arancia, cioccolato fondente fuso, foglia di menta, fior di sale, scorza d'arancia e Cerasella (la ciliegia sotto spirito). 

 

Da accompagnare con bollicine di qualità, in barba alla popolarissima origine della pizza fritta. A casa poche le regole da rispettare: la prima lievitazione dura circa un'ora, quindi vanno formate le palline da 50 grammi ciascuna da far lievitare per altre 8-10 ore. 

pizza fritta 4

 

Quando si stendono, mai spolverarle di farina per evitare di sporcare l'olio. Farcita la pasta, i bordi vanno ammaccati. L'olio deve essere intorno a 180-200 gradi e la parte che emerge della pizza va sempre tenuta bagnata.

 

LA RICETTA DELLA PIZZA FRITTA NAPOLETANA 

Per 4 persone. 1 kg di farina tipo 00, 500 ml di acqua, 10 g lievito di birra, 25 g sale, passata di pomodoro, mozzarella di bufala, ricotta di pecora, basilico, pepe, olio di semi. Sciogliete il lievito nell'acqua tiepida, incorporate la farina e impastate, aggiungendo infine anche il sale. 

 

pizza fritta

Il composto va diviso in palline, poi da coprire e fare lievitare per 8-9 ore a temperatura ambiente. Quindi, ungete le palline d'olio e stendetele allo spessore di circa 1/2 cm. Piccoli taglietti nella pasta evitano che in cottura gonfino. Friggere in abbondante olio ben caldo. 

 

Sgocciolatele su fogli di carta assorbente e copritele con la passata di pomodoro scaldata, ricotta di pecora setacciata, mozzarella di bufala a pezzetti, pepe e basilico. Gino Sorbillo a La prova del cuoco.

pizza fritta 5pizza fritta 10DOLCE AZZANNA UNA PIZZA FRITTADOLCE E GABBANA PIZZA FRITTApizza fritta 9pizza fritta 3pizza fritta 2pizza fritta 1

Ultimi Dagoreport

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO