omicidio a trevignano romano - graziella marzioli e andrea bocchini

LA FURIA DI ANDREA BOCCHINI SI E' SCATENATA DOPO CHE LA MADRE GLI AVEVA DETTO, PER L'ENNESIMA VOLTA: "DEVI CAMBIARE VITA" - IL 34ENNE DI TREVIGNANO ROMANO SI E' SCAGLIATO SU DI LEI CON UN PEZZO DI LEGNO STRAPPATO DA UN MOBILE E L'HA TRAFITTA ALLA SCHIENA - NEL TENTATIVO DI SCAPPARE, HA INCROCIATO LA VICINA DI CASA E HA AGGREDITO ANCHE LEI - POI RUBA UNA MACCHINA IN STRADA E FUGGE VERSO BRACCIANO, QUANDO VIENE INTERCETTATO DALLE FORZE DELL'ORDINE, PUNTA A NASCONDERSI NEI CAMPI E POI PROVA ANCHE A GETTARSI NEL LAGO FINO A QUANDO...  

Camilla Mozzetti per "il Messaggero"

 

OMICIDIO A TREVIGNANO ROMANO - GRAZIELLA MARZIOLI E ANDREA BOCCHINI

Accecato da un impeto d' ira - anche se i carabinieri stanno ancora indagando per cristallizzare il movente e la dinamica - si è scagliato prima contro la madre che molto probabilmente gli aveva detto, ancora una volta, di cambiare vita. L'ha colpita con un pezzo di legno strappato da un mobile e poi l'ha trafitta alla schiena con la gamba di legno levata via da una sedia. Nel tentativo di darsi alla fuga, sulle scale, ha incontrato la vicina che, turbata dalle urla e dai rumori, era uscita dalla porta e stava salendo al secondo piano.

 

OMICIDIO A TREVIGNANO ROMANO

Anche lei è stata aggredita barbaramente sempre con un pezzo di legno tirato via, stavolta, da una cassapanca che era nell' androne del palazzo. Tragedia ieri a Trevignano Romano, pochi metri dalle sponde del lago di Bracciano, in provincia di Roma. Un 34enne, Andrea Bocchini, con precedenti di spaccio, assuntore di cocaina e da qualche tempo in cura al Sert, il Servizio per le tossicodipendenze, è accusato dell' omicidio della madre, Graziella Marzioli 65 anni e della vicina, Emanuela Senese, 76 anni. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Ostia, che insieme ai militari della compagnia di Bracciano, hanno effettuato i rilievi e hanno in mano le indagini parlano di «un brutale ed efferato duplice omicidio come pochi se ne sono visti finora».

OMICIDIO A TREVIGNANO ROMANO

 

LA DINAMICA

Tutto inizia poco dopo le 13 quando il 34enne è in casa con la madre. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, scoppia l'ennesima discussione molto probabilmente per i problemi che l' uomo aveva da tempo: nessun lavoro stabile, una dipendenza dalla cocaina difficile da combattere. Avrebbe dovuto incontrare oggi il suo avvocato per discutere una recente denuncia per spaccio ma dovrà rispondere anche di duplice omicidio volontario. È stata questione di minuti, raccontano alcuni vicini: «Abbiamo sentito le grida e poi dei tonfi».

 

L' uomo ha divelto alcuni pezzi di legno dai mobili che erano in casa e con tutta la forza che aveva in corpo ha aggredito la madre. Poi è toccato alla vicina, la signora Emanuela con cui Graziella era amica da una vita: più di trent' anni trascorsi insieme nello stesso palazzo a far crescere i propri figli. Da anni entrambe erano rimaste vedove e si facevano compagnia.

ANDREA BOCCHINI

 

Quando anche la signora Emanuela sente le urla e capisce che è Andrea, esce di casa e prova a salire nell' appartamento ma nell' androne incontra l' uomo che intanto stava scappando. Non ci sono telecamere che abbiano ripreso la scena ma gli inquirenti non hanno dubbi: colpisce a morte anche lei con un altro pezzo di legno. «Quando sono entrato nell' androne e ho visto quel corpo - dice un residente - non ho avuto il coraggio di salire, ho chiamato subito i soccorsi».

 

Sul posto arrivano i carabinieri e parte la caccia all' uomo che si conclude celermente. Bocchini infatti prova a scappare a bordo di un' utilitaria rubata a una donna e imbocca la strada verso Bracciano ma si scontra per l' alta velocità con altri due veicoli e colpisce - fortunatamente senza conseguenze - anche un ciclista. Non si arrende, abbandona l' auto e punta ai campi liberandosi nel frattempo degli indumenti sporchi di sangue. I militari lo hanno raggiunto ma lui prova anche a gettarsi nel lago. Viene fermato, portato in ospedale e sottoposto a un Tso - un Trattamento sanitario obbligatorio - le sue condizioni tuttavia sono buone e già oggi sarà trasferito in carcere. A procedere è la Procura di Civitavecchia che a breve disporrà l' autopsia sui corpi delle due donne e, molto probabilmente, una perizia psichiatrica per l' uomo.

ANDREA BOCCHINI

 

IL FIGLIO DELLA VICINA

Sulla strada, intanto, vicino all' ingresso transennato del palazzo i residenti si guardano e si abbracciano. C' è anche Alessandro, il figlio della signora Emanuela, arrivato dalla vicina Anguillara: «Se in casa ci fossi stato anche io, mia madre ora sarebbe viva. Potevo accettare di perderla per l' età o per le malattie, ma non per questo, non lo potrò mai perdonare», dice con gli occhi rigati dalle lacrime.

 

Chi conosce Andrea Bocchini da anni parla di un giovane «problematico ma non aggressivo». «Usciva al mattino con il suo cane, lo vedevo in strada, molto silenzioso, ogni tanto sentivano le urla contro la madre ma non avremmo mai pensato che potesse accadere tutto questo». In un' auto sotto alla pioggia c' è anche la sorella dell' uomo. Piange e si dispera. Qualcuno a bassa voce sussurra: «La tragedia non si è ancora conclusa».

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?