salvini meloni

GIORGIA ALL'OPERAZIONE SORPASSO - SECONDO L'ULTIMA RIVELAZIONE IPSOS, FRATELLI D'ITALIA E' A UN PASSO DALLA LEGA: 18,9% CON SALVINI SOPRA DI APPENA DUE PUNTI - A MARZO 2020 IL RAPPORTO ERA DI 13,3% A 31,1% - ANCHE SUI SOCIAL L'AVANZATA DELLA MELONI PROCEDE SPEDITA: LA SUA CAPACITA' DI COINVOLGERE IL PUBBLICO E' NETTAMENTE SUPERIORE A QUELLA DI SALVINI, E STA GUADAGNANDO FOLLOWERS A RITMI SERRATI...

Claudio Bozza e Martina Pennisi per il “Corriere della Sera”

 

giorgia meloni a verissimo 1

«Esca dal governo». «Lo faccio per gli italiani». La dura oppositrice Giorgia Meloni incalza. E Matteo Salvini, oggi governista, ribatte. È questa la foto della sfida per la leadership del centrodestra. La presidente di Fratelli d'Italia, pur senza esasperare i toni, ha fatto partire da tempo l'«operazione sorpasso». E per questo sta puntando a un altro ribaltone interno: vuole, insomma, replicare quanto Salvini ha fatto alle Politiche del 2018, quando per la prima volta dal 1994 ha superato Forza Italia.

 

Che i tempi siano maturi, per Meloni, lo si è capito dal lancio del libro "Io sono Giorgia", tassello chiave di un percorso che punta in alto. FdI, secondo l'ultima rilevazione Ipsos per il Corriere, è ormai a un passo dalla Lega: 18,9%, con Salvini sopra di appena due punti. Un quadro ben diverso dal marzo 2020, quando il rapporto era di 13,3% a 31,1%.

 

salvini meloni

Da quel momento in poi, dopo un'ascesa rapidissima, il calo del Carroccio è stato costante. Mentre la crescita di FdI è stata lenta e inesorabile, stando sempre all'opposizione. Sempre secondo Ipsos, l'ultimo sondaggio fotografa il distacco più ampio nel gradimento dei leader tra Meloni (37) e Salvini (30).

 

I numeri dell'«operazione sorpasso» sono chiari anche confrontando la percezione dei due leader (tecnicamente sentiment) sui social. DeRev, società di strategia digitale e comunicazione, ha analizzato per il Corriere i profili Facebook e Instagram di Meloni e Salvini, focalizzando l'attenzione tra il 19 febbraio e il 18 maggio scorsi, cioè da quando Draghi è premier.

 

Su Fb Meloni ha conquistato quasi 72 mila nuovi follower, mentre Salvini 34 mila. Il segretario leghista rimane saldamente in testa con 4,5 milioni di fan, mentre la presidente di FdI è 1,8 milioni.

 

salvini meloni

Ma nel rapporto con i fan emerge un dato chiave a favore di Meloni: l'engagement, ovvero la capacità di mobilitare e creare discussione: in media l'11% (con picco del 24%) per la leader di Fdi contro il 6,6% (con picco del 14%) del leader della Lega, che evidenzia come la spinta dal basso pro Salvini, sui social, si sia raffreddata.

 

Pure su Instagram Salvini è saldamente al comando con 2,3 milioni di follower, mentre Meloni è ferma a 940 mila. Però quest'ultima, sempre da febbraio a oggi, ha registrato un engagement medio dell'11% (contro 9,4%), conquistato 33 mila fan in più, mentre il leghista ne ha persi 4.600 circa.

 

Meloni Instagram

Capitolo spesa: dall'aprile 2019 al maggio 2021, Salvini ha investito 351 mila euro per sponsorizzare i propri post e aumentarne la visibilità su Fb e Instagram, mentre FdI appena 46 mila; ma a fronte di una spesa superiore di 7,5 volte rispetto a FdI, per i leghisti i risultati non sono stati quelli attesi.

 

C'è inoltre da mettere sulla bilancia il peso dei rispettivi staff social. Quella di Salvini, guidata da Luca Morisi e ribattezzata «Bestia» proprio per la sua «potenza di fuoco», conta 25-30 persone; mentre quella di FdI, in questo momento, arriva a malapena a sei, grafici compresi.

 

Salvini Instagram

A guidare la «macchina» di Meloni c'è Tommaso Longobardi, 30 anni, con FdI da 5: «Ho iniziato questo mestiere al fianco di Gianroberto Casaleggio - racconta -. La mia strategia? Raccontare coerenza e lato umano di Giorgia». E poi: «Se lei dovesse diventare premier? Il suo registro comunicativo dovrebbe diventare più inclusivo».

 

«Meloni, oggi, propende per uno standing maggiormente composto e istituzionale che, con contenuti oggi più moderati, punta a ripulire gradualmente e rimpiazzare lo stile radicalizzato e meno diplomatico del passato - spiega Roberto Esposito, ad di DeRev -; mentre Salvini cerca ancora di stimolare emozioni di base, probabilmente andando incontro a un certo grado di assuefazione da parte degli utenti».

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”