Estratto dell'articolo di Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”
Prima ha soccorso la figlia salvandola da alcune compagne bulle fuori dalla scuola. Poi è corsa in ospedale e infine in commissariato per sporgere denuncia. Tutto si aspettava tranne che i primi giorni sui banchi si sarebbero trasformati in un incubo per la ragazzina 13enne, medicata al pronto soccorso per alcune contusioni e un forte stato di choc. Niente di grave per fortuna, anche se quanto accaduto il 21 settembre scorso fuori da un istituto tecnico commerciale a Prima Porta, periferia nord della Capitale, è solo l’ultimo episodio di violenza fra minorenni a Roma […] l’aggressione alla 13enne all’uscita da scuola, davanti alla madre e ad altri genitori «che non hanno mosso un dito», avrebbe raccontato la donna alla polizia.
Alla base dell’episodio ci sarebbe stato un botta e risposta con una coetanea all’interno della scuola, al quale è seguito un incontro, a margine delle lezioni, che doveva essere chiarificatore nella giornata di mercoledì. Sembrava finita lì, invece — stando alla denuncia presentata dalla madre della vittima negli uffici del commissariato Flaminio Nuovo — il giorno successivo proprio la «rivale» della figlia avrebbe organizzato una sorta di agguato del tutto inaspettato. Fuori dai cancelli della scuola, alle 14 circa, davanti a decine di compagni e ai loro genitori che erano andati a prenderli, la 13enne è stata dapprima apostrofata con insulti da altre due ragazzine che non sarebbero state coinvolte nella lite precedente: una di loro ha approfittato del fatto che fosse di spalle per tirarle una bottiglietta di plastica piena d’acqua colpendola alla testa. Alla reazione della studentessa, le due giovani hanno cominciato a prenderla a pugni.
L’aggressione sarebbe andata avanti ancora se la madre non si fosse messa in mezzo, scoprendo — come avrebbe riferito — che una delle bulle aveva anche un coltello. È uno degli elementi più inquietanti di questa storia sul quale tuttavia sono ancora in corso indagini da parte della polizia. Anche perché […] la giovane in possesso dell’arma da taglio che non è stata trovata — sarebbe imputabile in quanto 14enne. E…]