coronavirus google

GOOGLE FLOP! – IL GENERALE RAPETTO E IL MEZZO FALLIMENTO DEL SITO SUL CORONAVIRUS VOLUTO DA TRUMP E REALIZZATO DALLA CONSOCIATA DI “ALPHABET”, “VERILY”: “DOPO CHE IL PRESIDENTE NNE AVEVA ANNUNCIATO LE STRABILIANTI POTENZIALITÀ È ANDATO ONLINE CON UN MINUSCOLO PROGETTO PILOTA” – “FORTUNATAMENTE, SI FA PER DIRE, POCHE ORE DOPO L’INAUGURAZIONE, ‘VERILY’ HA DOVUTO ALZARE LE BRACCIA E...”

 

 

IL SITO DI VERILY PER I TEST DEL CORONAVIRUS

https://www.projectbaseline.com/study/covid-19/

 

Umberto Rapetto per www.infosec.news

 

il sito di google per il coronavirus

Voluto da Trump, sognato dagli americani e non solo, realizzato dalla consociata di Google “Verily”: queste le premesse di un volo che ricorda la sfortunata performance di Icaro nel tentativo di fuggire dal labirinto in cui, a Creta, Minosse intendeva rinchiudere il Minotauro.

 

Come il figlio di Dedalo salì troppo in alto incurante del calore che avrebbe scollato le piume fissate con la cera sulle grossolane ali, qualcuno ha voluto sfidare i picchi di visitatori non immaginando che un sovraccarico avrebbe fatto precipitare il sogno.

 

UMBERTO RAPETTO

Doveva essere un sito in grado di facilitare i test per il coronavirus e, dopo che il Presidente degli Stati Uniti ne aveva annunciato le strabilianti potenzialità, è andato online con un minuscolo progetto pilota che limitava l’accesso a due contee della California settentrionale e più precisamente nella Bay Area di San Francisco.

 

La predisposizione di questo web, opera di una unità del gruppo Alphabet ovvero la casa madre di Google, è inciampata in qualcosa che è andato storto.

 

Il primo intoppo è saltato fuori quando la piattaforma su Internet ha cominciato a rispondere alle persone che dichiaravano di avere sintomi del virus che non era possibile la loro ammissione al programma di screening.

coronavirus colorado

 

In secondo luogo chiunque si sia “accostato” al sito ha dovuto fare i conti con una serie di obblighi di registrazione: il cittadino o accedeva tramite un account Google oppure ne doveva creare appositamente uno, provvedendo in ogni caso a sottoscrivere poi una dichiarazione di autorizzazione al trattamento dei propri dati (che nella fattispecie non erano proprio informazioni da lasciare in pasto a chi ne avrebbe potuto fare qualsiasi uso…).

 

Fortunatamente, si fa per dire, poche ore dopo l’inaugurazione del servizio telematico, Verily ha dovuto alzare le braccia e ammettere di non essere più in grado di programmare altri appuntamenti perché era stata superata la capacità operativa del sistema.

ASSEMBRAMENTO CON DONALD TRUMP

 

La dinamica di funzionamento della piattaforma era basata sulla somministrazione iniziale di un questionario, con cui veniva domandato all’interessato se avesse tosse grave, respiro affannato, febbre o altri sintomi ritenuti correlabili alla patologia pandemica. Se l’utente rispondeva “sì”, il sistema (forse per timore di essere infettato a distanza da un possibile starnuto in arrivo) interrompeva il dialogo con la tanto bizzarra quanto incredibile comunicazione che i test da eseguirsi personalmente attraverso il programma di assistenza “non rappresentano la soluzione giusta”.

 

coronavirus usa

I meno “ciecati” (come avrebbe detto l’indimenticabile Anna Marchesini attraverso la “signorina Carlo”) avrebbero però avuto modo di notare che in caratteri più piccini (quasi fossero le clausole capestro di certi contratti bancari e non) il sito di Verily suggeriva di fare ricorso ad un aiuto medico.

 

Chi invece ha risposto con qualche “no” è riuscito a prolungare la “conversazione” con il sistema fino a farsi chiedere età, dislocazione geografica e altri fattori addizionali di rischio.

le linee guida di trump per il coronavirus

 

E’ abbastanza ovvio che simili situazioni hanno determinato una comprensibile confusione tra i soggetti che malauguratamente sono approdati al sito in questione.

 

Qualche giornalista impertinente avrebbe chiesto se l’esclusione dal servizio delle persone con sintomi fosse stata determinata da un errore di progettazione del sito. La società Verily ha escluso in maniera categorica una simile eventualità e detto che non c’era assolutamente alcuno sbaglio.

 

coronavirus

Una dichiarazione scritta di Carolyn Wang, portavoce della consociata di Google, ha rimosso ogni dubbio: “La domanda iniziale ha lo scopo di garantire che chiunque sia gravemente malato non venga nelle nostre strutture perché non sono pronte a fornire assistenza medica”.

donald trump coronavirus 2

 

L’obiettivo dichiarato di Google & C. è quello di acquisire informazioni per “perfezionare lo screening e i test sui rischi COVID-19”, nel quadro di una raccolta di dati sanitari per mappare la salute umana e sfruttare le potenzialità del cosiddetto Project Baseline e dell’accordo fatto con Ascension (il secondo sistema ospedaliero più grande degli USA) che ha dato al colosso hi-tech libero accesso a milioni di cartelle cliniche senza che i pazienti ne fossero a conoscenza o, manco a dirlo, avessero fornito il consenso esplicito al trattamento dei dati.

coronavirus san francisco

 

A questo punto una domanda è d’obbligo. Ci dobbiamo preoccupare perché la piattaforma non funziona oppure se questa comincia a fare il suo mestiere senza blocchi o impedimenti di sorta?

le linee guida di trump per il coronavirus 1le linee guida di trump per il coronavirus 2donald trump – coronaviruscoronavirus new york

Ultimi Dagoreport

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...