migranti

GRANDE MIGRAZIONE O GRANDE SOSTITUZIONE? – STAVOLTA E' UN INTELLETTUALE DI SINISTRA, RAFFAELE SIMONE, A USARE LA PAROLA TABU', IN UN LIBRO IN CUI SPIEGA COME L’EUROPA DI OGGI SOMIGLI TERRIBILMENTE ALLA ROMA DELL’IMPERATORE VALENTE, CHE ERA CONVINTO CHE I BARBARI SAREBBERO STATE RECLUTE PER IL SUO ESERCITO. MA L'INVASIONE FECE CROLLARE L'IMPERO

Claudio Risé per “la Verità”

 

migranti mediterraneo

Basta con le frottole. Ormai svaporata l' arrogante sceneggiata della capitana da copertina, speronatrice di soldati nell' esercizio delle proprie funzioni, consola leggere finalmente un libro di un intellettuale di sinistra che non ne può più della retorica dell' accoglienza, e spiega accuratamente il perché. Si tratta del linguista e studioso di culture politiche Raffaele Simone, che ha scritto L' ospite e il nemico. La Grande Migrazione e l' Europa (Garzanti editore).

 

raffaele simone

Un caso editoriale alla rovescia perché (come ha fatto notare Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera), pur essendo il lavoro più documentato sull' ondata di migranti da anni in corso in Europa uscito nell' ambito della sinistra, è stato da questa accolto con glaciale silenzio. Tecnica peraltro nota in questa sinistra, che sempre diventa afasica quando si tratta di rispondere ad argomentazioni imbarazzanti, ripetuta anche nei primi 10 giorni del caso dei bambini rubati di Bibbiano. Snobbare gli argomenti di avversari come Belpietro e Borgonovo nella loro Islamofollia (Sperling & Kupfer) già non è elegante, però fingere di nulla anche con quelli degli amici è suicida.

 

raffaele simone la grande migrazione e l'europa

Il libro di Simone ha infatti il pregio di sottrarsi all' obbligatoria melassa dell' accoglienza, del tutto inadeguata ad affrontare una tragedia epocale come «la Grande Migrazione», come la chiama l' autore senza risparmiarsi maiuscole, utilizzate proprio per segnalare che di questo si tratta, e non di quattro gatti innocui e di facile assorbimento. Né si sottrae alla parola proibita ovunque (tranne che su questo giornale): Sostituzione, l' antico obiettivo di altre Grandi Migrazioni, attraverso cui popoli in cerca di nuovi territori prendevano il posto di quelli che c' erano prima, di solito in declino anche demografico, come l' Europa di oggi che dovrebbe accogliere la fortissima spinta dello sviluppo della popolazione africana.

IMPERATORE VALENTE

 

Né l' autore esita a paragonare i capi dell' Europa «accogliente» di oggi all' imperatore romano Valente che «manovrato da abili adulatori s' era convinto che i barbari, entrando in territorio romano, avrebbero fornito con poca spesa nuove reclute al suo esercito» (un po' come l' ex presidente Inps Tito Boeri, convinto che gli immigrati ci avrebbero pagato le pensioni).

 

A questo scopo l' Impero organizzò sul Danubio i barconi dell' epoca «per traghettare quell' orda selvaggia», come racconta lo storico Ammiano Marcellino. Anche allora, infatti, «parecchi morirono annegati mentre cercavano di attraversare su navi, zattere. e tronchi scavati». L' effetto finale delle invasioni barbariche fu nientemeno che la dissoluzione dell' Impero. «L' universo romano crolla», scrisse San Gerolamo fuggendo da Roma.

 

Le ragioni del rimpiazzo

migranti mediterraneo

Molti sostengono che era giusto così, e fra i pochi che ammettono che potrebbe ripetersi oggi, alcuni dicono che ciò potrebbe fare «rinascere» l' Europa. Ma, obietta con buon senso Simone, l' Europa ha proprio bisogno di «rinascere»? O sarà questa la sua morte definitiva? E avverte comunque che ciò che sta accadendo è un sintomo «di quel Mondo Nuovo che la globalizzazione ci sta apparecchiando, se non addirittura il preannuncio di un nuovo ordine mondiale».

 

IMPERATORE VALENTE

Una diagnosi realista e nuova per la sinistra di ciò che sta accadendo sotto l' apparente distrazione dei politici europei e, fino a poco fa, dell' intera classe dirigente del continente, compresa l' Italia che ne ha fatto le spese maggiori. Se però nel frattempo il politico o opinion maker distratto è balzato da una condizione borghese alla ristretta élite delle persone con case a New York e Parigi vuol dire che la svista è stata molto remunerativa.

 

Forse, anzi, più che distratto è un furbo, traditore dei suoi concittadini, un po' come gli «adulatori» interessati che imbrogliavano l' Imperatore romano sulle reali intenzioni degli invasori dell' epoca. Come è possibile, infatti, non aver visto quello che già tre anni fa il maestro della sinistra internazionale, Zygmunt Bauman, presentava (nel suo Stranieri alle porte, Laterza) come il conflitto tra «il mondo del business, che desidera ardentemente e accoglie con favore l' arrivo di manodopera a buon mercato» e «la maggioranza della popolazione» per la quale «quei fenomeni significano più concorrenza sul lavoro, più incertezza e meno speranze che le cose migliorino»?

migranti

 

Tra le possibili spiegazioni del perché si sia rimasti inermi e senza risposte dinanzi a una Grande Migrazione già delineatasi da molti anni c' è appunto l' ipotesi - presentata da Simone - della Grande Sostituzione, «che punta a riversare in Europa milioni di persone povere e affamate per realizzare il graduale rimpiazzo della popolazione europea con i nuovi arrivati». Le ragioni di questa sostituzione potrebbero essere diverse, e una non esclude l' altra.

 

raffaele simone 1

Dal punto di vista del mondo islamico africano e asiatico si tratterebbe di una «rivalsa totale sull' Occidente, di cui cancelleranno a poco a poco ogni traccia». Ma è probabile che nel progetto c' entri anche il cinismo del capitalismo finanziario più spregiudicato, alla Soros, che agli attuali cittadini europei preferisce interlocutori tutto sommato più deboli e non ancora allenati all' attuale processo di sviluppo. E intanto far soldi e accumulare potere.

MIGRANTI A BORDO DELLA ALAN KURDI DI SEA EYE

 

A distanza ravvicinata

Il cinismo è stata a mio parere l' arma, verniciata da mitezza e umanitarismo, con la quale la classe politica che ha governato in Europa negli ultimi trent' anni ha coperto la propria mancanza di idee e programmi di fronte alla fine del comunismo, al potere pervasivo delle multinazionali, alla perdita di efficacia delle burocrazie degli Stati, condizionati dalle richieste dell' Ue e psicologicamente distanti dai territori cui appartengono. Il mondo è cambiato, ma le parole per dirlo sono ancora quelle di ieri.

 

la nave alan kurdi della ong sea eye soccorre migranti 1raffaele simone 2

È su questo terreno che «attorno al tema dell' immigrazione si creò uno spesso clima di ipocrisia e di falsità: l' unica posizione autorizzata al proposito fu quella positiva, perché altrimenti si correva il rischio di essere accusati di razzismo». Non si vide così l' enorme dimensione storica del fenomeno, che rovesciò sull' Europa milioni di persone e continuerà a farlo se glielo si consente. E si adottò «lo sguardo corto: la Grande Migrazione è stata vista solo a distanza ravvicinata, contando i morti, pubblicando fotografie strazianti di bambini in lacrime o morti nelle traversate, raccontando i soccorsi, i salvataggi e i naufragi. Ma lo sguardo corto, profondamente umano, non serve per capire i fenomeni né tantomeno dar loro un significato».

migranti mediterranea

 

Sarò malpensante, ma ho visto che di solito lo «sguardo corto» più che frutto di ingenuità è la scelta di chi di fronte a un impegno di lunga durata e esito incerto applica il motto «prendi i soldi e scappa». È del resto la linea della finanza globale: sfrutta i territori e vivi nelle oasi dorate del privilegio per pochi eletti, lasciando che gli sfruttati dell' ex Terzo mondo e i «piccoli bianchi» del primo se la vedano tra di loro e le rispettive miserie.

migrantimigranti 1

Ma forse non funziona più.

migrantiMIGRANTI SOCCORSO AL LARGO DI LAMPEDUSAi migranti e il peschereccio traffico di esseri umani col trucco 3gommone di migrantimigranti in mare 8MIGRANTI SOCCORSO AL LARGO DI LAMPEDUSA

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...