lezzi

GRANDI MANOVRE PER L’ELEZIONE DEL CAPO DELLO STATO: AL SENATO LEZZI, MORRA E GLI ALTRI EX 5 STELLE PRONTI A CREARE UN NUOVO GRUPPO CON IL SIMBOLO DELL'ITALIA DEI VALORI - CON LORO MOLTI COMPONENTI DI ALTERNATIVA C'È, COME GRANATO E CRUCIOLI (MA NON PARAGONE). AVRANNO UN POTERE NEGOZIALE IN VISTA DEL VOTO PER IL COLLE..

Giovanna Casadio per repubblica.it

 

MORRA LEZZI 2

Sotto le insegne che furono di Antonio Di Pietro, si prepara a nascere un nuovo raggruppamento parlamentare al Senato. Qui i voti sono sempre sul filo di lana e quindi ci sarebbero ampi margini di manovra politica. Non solo. Il neo gruppo di senatori avrà un potere negoziale in vista dell'elezione per il Quirinale.

 

È questione di giorni. Elio Lannutti, senatore ex dipietrista, custode (con il segretario di IdV, Ignazio Messina) del simbolo di Italia dei Valori, è molto cauto. Siamo all'ultimo miglio: ammette. E la prudenza non è mai troppa per evitare che qualcosa vada storto: "Non mettiamo il carro davanti ai buoi". 

 

 

LEZZI

Comunque i nomi già ci sono, anche se non tutti confermati. Ne dovrebbero fare parte ex grillini- pezzi da novanta, come Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia, l'ex ministra per il Sud Barbara Lezzi. Sono andati via dal M5Stelle sbattendo la porta dopo l'appoggio al governo di Mario Draghi, sono vicini a Beppe Grillo e ad Alessandro Di Battista, in pratica al Movimento delle origini. Verso il nuovo gruppo sono dati gli ex 5Stelle che hanno creato "Alternativa c'è". Che esisteva anche come componente del Misto, ma è stata appena sciolta, con la chiara intenzione di approdare al lido comune del neo gruppo.

 

Sono Bianca Granato, Margherita Corrado, Mattia Crucioli, Luisa Angrisani. Gli altri nomi che circolano sono quelli, sempre di ex grillini: Silvana Giannuzzi, Cataldo Mininno, Fabrizio Ortis, Fabio De Micco. Ma non hanno tratto il dado. Il pallottoliere comunque non si è ancora fermato.

 

gianluigi paragone 7

Di certo però non ne farà parte Gianluigi Paragone. Corteggiato, Paragone ha detto di no. Il passaggio con gli altri grillini sarebbe stata una "reunion". Ma Paragone spiega perché ha declinato l'invito. "Non entro nel partito degli altri. Italexit è una componente del Misto. Ma non ho intenzione di abdicare al progetto politico che stiamo costruendo". Paragone si è presentato alle elezioni amministrative, vuole continuare a correre da solo o eventualmente dare lui le carte.  Sotto le insegne dipietriste a Palazzo Madama avrebbe dovuto portare oltre a se stesso, anche gli altri due senatori di Italexit, Carlo Martelli e Mario Michele Giarrusso. 

 

Ma il raggruppamento parlamentare può essere anche il seme di un futuro partito? Per ora non se ne parla, tutti sostengono che si tratta solo di una iniziativa in Senato, che consentirà di avere spazi maggiori a disposizione, un ufficio stampa, visibilità, soldi per le attività del gruppo. E appunto un certo potere negoziale sui candidati per il Colle. 

 

elio lannutti

I numeri ci sono: almeno 10 componenti. Le condizioni anche: un simbolo che sia già stato presentato alle politiche e abbia avuto un senatore eletto. 

 

Il gruppone del Misto - presieduto a Palazzo Madama da Loredana De Petris di Leu - è arrivato a contare 47 senatori. Ne rischia di perdere più della metà, se nascerà questo raggruppamento di ex grillini e l'altro dei senatori di "Coraggio Italia-Cambiamo". Anche lì, lavori in corso, ma con molti alti e bassi per via delle tensioni nel partito di Giovanni Toti e Luigi Brugnaro.

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