oliver stone nuclear

GRETINO SARA' LEI - OLIVER STONE SE NE FREGA DEGLI ECO-CONFORMISTI E DEL POLITICAMENTE CORRETTO E SFORNA “NUCLEAR”, IL FILM IN CUI SI DICE A FAVORE DELL’ENERGIA NUCLEARE: “NON SOLO SALVERÀ IL PIANETA MA CI PERMETTERÀ DI PROSPERARE” - IL REGISTA VUOLE SMONTARE LE “MESCHINE ARGOMENTAZIONI” UTILIZZATE DA CHI CONTESTA L'ATOMO PER PARTITO PRESO. E INFATTI LA PELLICOLA STA PASSANDO IN SORDINA…

Francesco Borgonovo per “la Verità”

 

oliver stone foto di bacco (4)

Gli ultimi due anni hanno confermato ciò che da tempo sospettavamo: una delle principali caratteristiche degli artisti italiani è il conformismo. Sono pochissimi ad avere il coraggio di prendere l'onda di petto, i più si limitano a seguire la corrente. Il governo decreta che tutti si devono barricare in casa?

Loro si prodigano a registrare video dal salotto grande più di un monolocale per assicurarsi che il popolo obbedisca. Il governo decide di imporre il green pass? Loro immediatamente s' accodano ad applaudire via social.

 

nuclear oliver stone

Quindi tutti si uniscono a sventolare bandiere ucraine, o a gridare contro il pericolo del fascismo di ritorno. E poi, ovviamente, c'è la battaglia più importante di tutte, quella che da decenni rapisce cuori e menti di ogni impegnato che si rispetti: la difesa dell'ambiente. Non c'è attore che non abbia fatto professione di fede green, da Alessandro Gassmann a Stefano Accorsi.

 

Non c'è cantante che non si dichiari ecosostenibile, ecocompatibile e biodegradabile. Negli ultimi giorni c'è la fila a sottoscrivere l'appello sul clima sponsorizzato da Repubblica, che ha raccolto circa 130.000 firme: ogni mattina una nuova stella offre il proprio appoggio incondizionato. Si mettono tutti sulla scia, le celebrità, e se qualcuno si permette di pizzicarle notando qualche incoerenza - vedi il caso Jovanotti - vanno su tutte le furie e tirano fuori addirittura l'econazismo: perché va bene essere ecologisti, ma il verde che conta di più resta comunque quello dei biglietti da cento euro.

OLIVER STONE PUTIN

Il punto, infatti, non è che gli artisti non debbano schierarsi in difesa della natura, ci mancherebbe altro.

 

A infastidire è la disponibilità all'appecoronamento che mostrano ogni volta, la necessità che avvertono di proferire banalità e di limitarsi alla superficie, affidandosi a pensierini precotti e massificati. Possibile che non ci sia qualcuno capace d'appassionarsi alle cause mostrando un minimo d'indipendenza di pensiero? (O, meglio, qualcuno c'è, ma è sempre il solito paio di anticonformisti, su tutti gli altri cala la notte).

 

oliver stone foto di bacco (2)

Risulta tuttavia consolante sapere che - da qualche parte nel globo - esistano anche menti creative in grado di scavalcare la sceneggiatura stantia veicolata dal discorso dominante, dotate di quel minimo di curiosità e di fegato che consente di muoversi in territori leggermente meno esplorati. È il caso di Oliver Stone, mostro sacro del cinema vincitore di tre Oscar, quattro Golden Globe e una montagna di altri premi di ogni ordine e grado. Stone è noto da sempre per le posizioni radical.

 

Alcuni dei suoi film più celebri - da Platoon a Wall Strett a Jfk - sono immersioni nel lato in ombra dell'America, roba che ha mandato in sollucchero generazioni di attivisti. Da qualche tempo, però, il regista non è più tanto gradito alla pletora di liberal che affolla Hollywood. Il fatto che abbia deciso di intervistare o raccontare alcuni dei principali supercattivi in circolazione (Hugo Chavez e Vladimir Putin, per dire) lo ha reso leggermente problematico per i produttori abituati alle tirate ambientaliste di Leonardo Di Caprio e di altri engagé col jet privato.

CENTRALE NUCLEARE

 

A peggiorare la situazione c'è il fatto che si sia schierato con tutte le forze dalla parte di Julian Assange, e che non abbia grande simpatia per beniamine della sinistra come Hillary Clinton (in una recente intervista con The Independent l'ha definita «un uomo»). Senza contare, inoltre, le feroci critiche che ha rivolto alla cosiddetta «cancel culture» tanto cara agli attivisti illuminati statunitensi: «La disprezzo», ha dichiarato il cineasta in una recente intervista.

oliver stone

 

«Sono sicuro di essere stato cancellato da alcune persone per tutti i commenti che ho fatto. è come una caccia alle streghe. È terribile la censura americana in generale. L'America, poiché è un impero in declino, sulla difensiva, è diventata molto sensibile a qualsiasi critica.

Guardate cosa sta succedendo nel mondo con YouTube e i social media Twitter è il peggiore. Hanno messo al bando l'ex presidente degli Stati Uniti. È scioccante!».

 

Non sorprende, viste le premesse, che anche la sua ultima opera non sta godendo della pubblicità che potrebbe meritare, e che otterrebbe se rientrasse nei canoni del moralmente corretto. Nelle prossime settimane, infatti, Stone sarà alla Mostra del cinema di Venezia e presenterà un documentario intitolato Nuclear.

Si tratta di un lavoro militante, come no, e anche profondamente ambientalista.

 

NUCLEARE 1

Ma - ecco la sorpresa - del tutto a favore dell'energia nucleare. «Ci lavoro da quasi due anni con l'enorme aiuto di Joshua Goldstein, coautore di A Bright Future», ha scritto il regista sul suo profilo Facebook. «Ormai, sono sicuro che sappiate che questo è un argomento a favore dell'energia nucleare come soluzione realistica delle difficoltà che ora affrontiamo nella produzione di energia pulita per la nostra esistenza qui sul pianeta Terra. Questa è un'energia che non solo salverà il pianeta ma ci permetterà di prosperare su di esso. E sebbene sia da tempo considerata pericolosa nella cultura popolare, è, di fatto, molto più sicura del carbone, del petrolio e del gas».

 

oliver stone 6

Il film durerà un'ora e quarantacinque minuti e si propone di smontare molte delle «meschine argomentazioni» utilizzate da chi contesta l'atomo per partito preso. Secondo Stone, infatti, sostenere le centrali è un gesto di grande rispetto per la natura e il creato. Egli è convinto che le energie rinnovabili funzionino, ma non bastino. «L'energia nucleare fornisce la risposta che l'eolico e l'energia solare semplicemente non possono fornire», dice Stone. «Entro vent' anni, gli Stati Uniti possono convertirsi, riducendo drasticamente i gas serra e decarbonizzando l'economia. Solo la paura ci trattiene». Ecco, la paura.

NUCLEARE 2

 

Forse è proprio questa a spingere i nostri intellettuali verso la più smaccata sottomissione all'ovvietà regnante. Hanno paura di perdere i loro privilegi, e si rifugiano nelle confortanti braccia dell'obbedienza. Niente di inedito o troppo sconvolgente, per carità: per la ribellione, quella vera, serve un'altra tempra.

oliver stoneoliver stone 5energia nucleare oliver stone 2DISASTRO NUCLEARE oliver stone 4oliver stone 3centrale nucleareDISASTRO NUCLEARE oliver stoneBELGIO CENTRALE NUCLEAREBELGIO CENTRALE NUCLEARE 55oliver stone

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...