kadyrov e i combattenti ceceni

LA GUERRA È UNA PACCHIA PER I GRILLETTI FACILI: ORA IN UCRAINA ARRIVANO LE LEGIONI STRANIERE - KIEV HA INVOCATO I VOLONTARI EUROPEI, LA RUSSIA PUO’ CONTARE SUI CECENI E COMBATTENTI SIRIANI CHE HANNO DIFESO ASSAD - DOMENICO QUIRICO: “MI HA SEMPRE IMPRESSIONATO IL LORO CINISMO. ERA GENTE CHE AVEVA TRENT'ANNI MA ERA GIÀ MORTA. CREDO NON AVESSERO PAURA DI ESSERE UCCISI MA SOLO PERCHÉ NON VOLEVANO PIÙ NIENTE DALLA VITA. LA GUERRA ERA IL CULMINE DELLA LORO ESISTENZA E FINO A CHE ANDAVA BENE, OGNI VOLTA COMBATTENDO LA VIVEVANO”

DOMENICO QUIRICO

Domenico Quirico per “la Stampa”

 

La guerra si complica, si gonfia come un tumore. Accade sempre così. Il segno che sarà difficile sgomitolare la ingarbugliata matassa è l'irrompere anche dei mercenari, i combattenti stranieri. Hanno sentito odore di cancrena, fiutano l'odore della guerra molto prima di vederlo. È il loro momento. Mentre milioni di ucraini cercano di fuggire in una miserabile confusione, in un intrico di fagotti, di auto stracariche, di disperazione, c'è chi risale baldanzoso la corrente nel senso opposto, ha paura di non arrivare in tempo a prendersi la sua parte di guerra.

 

KADYROV E I COMBATTENTI CECENI

Legione straniera di fanatici che credono nel nudo cinismo della forza o brigate internazionali di idealisti decisi a non limitarsi alle chiacchiere, come nella Spagna del '36 quando le democrazie blaterarono molto ma si limitarono a guardare i fascismi trionfare? Forse ci sono gli uni e gli altri, anche una minoranza di idealisti, illusi di poter, in una guerra smisurata come quella ucraina, esser utili con la buona volontà e un fucile. Tutti costoro hanno molti motivi per essere qui ma purtroppo la maggioranza sono ingiusti.

 

kadyrov a grozny con rolls royce

Il ministro degli Esteri ucraino ha lanciato un appello perché si arruolino e in America l'ambasciata di Kiev ha messo a disposizione anche un sito per iscriversi. Putin ha meno difficoltà: fa arrivare i volontari ceceni del suo complice nel massacro di Grozny, Ramzan Kabirov, e offre denaro ai siriani che hanno combattuto per l'alleato Bashar al Assad perché si ingaggino come «operatori della sicurezza». Ne ho conosciuti alcuni di questi mercenari in guerre più piccole ma non meno feroci in altre parti del mondo.

 

mercenari siriani

Mi ha sempre impressionato il loro cinismo, così assoluto che toglieva il fiato. Era gente che aveva trent' anni ma era già morta. Credo non avessero paura di essere uccisi ma solo perché non volevano più niente dalla vita. Era come se dentro fossero decrepiti, infatti a loro restava solo il passato. La guerra era il culmine della loro esistenza e fino a che andava bene, ogni volta combattendo la vivevano. La cosa migliore, la più luminosa della loro vita era la guerra. Non prevedevano di avere niente di meglio. Ma per la stessa ragione non poteva esserci niente di peggio. La vita era stata vissuta. I ceceni, i combattenti di Kabirov, «il khoziain» il padrone, sono già serviti a Putin.

COMBATTENTI CECENI

 

Perché ai suoi ventimila uomini che deve rendere grazie, se ha preso in mano davvero il potere ventidue anni fa. È grazie agli spietati ceceni con cui ha vinto la impossibile guerra agli insoggiogabili indipendentisti convertiti al jihad se ha convinto i russi che era lui l'uomo adatto a tirarli fuori dal pantano eltsiniano: un post-comunismo subito fradicio, lebbroso di miseria, senza dignità, in cui la democrazia consisteva nel diventare con ogni mezzo, soprattutto illecito, milionario.

 

Il mediocre burocrate del Kgb che non era riuscito nemmeno a diventare colonnello manteneva le promesse: i ceceni annientati, la sconfitta ignominiosa nel '96 vendicata. È Kabirov che gli ha insegnato il baedeker delle guerre senza pietà, che solo chi è più feroce vince, che bisogna massacrare in modo spettacolare anche i civili senza badar se sono colpevoli, serve a terrorizzare gli altri. Grozny è la prova generale di Mariupol.

volodymyr zelensky

 

E i ceceni di Kabirov son di nuovo lì. Sanno come si fa. Le città bisogna ucciderle come gli uomini che ci vivono; tra le rovine nessuno meglio di loro sa lavorare di mitra, di lanciarazzi e alla fine, di baionetta. Sono uomini con cui è pericoloso mescolarsi, a cui non chiederesti mai cosa facevano prima, nella vita civile. Si troveranno come a casa: i palazzi in cui si uccide sono gli stessi, l'antico sciupato barocco zarista e i falansteri della stagnazione sovietica. Il cemento esplode, si sbriciola, diventa trincea: bisogna avere esperienza per dar lì dentro la caccia agli uomini come fossero topi, dell'uccidere, per non restarne prigionieri.

 

UCRAINA - SOLDATI UCRAINI LANCIANO UN JAVELIN MISSILE DI FABBRICAZIONE AMERICANA

Loro sanno che nel terzo millennio ancor più che in passato, la innocenza è un delitto che deve essere severamente punito. E poi arriveranno i siriani, il regalo di Bashar all'uomo che gli ha conservato il potere. Verrebbero offerti trecento dollari per un ingaggio di sei mesi preceduto da un periodo di riaddestramento in Russia. Costano poco questi sicari. In Siria si muore di fame, trecento dollari sono un tesoro. Anche loro possono essere utili per la seconda fase dell'invasione, quando bisognerà dare l'assalto alle città e le perdite saranno elevate. Si sono allenati per anni ad Aleppo, Homs, annientate quartiere per quartiere, casa per casa.

 

Dall'altra parte Zelensky annuncia le sue brigate internazionali, addirittura sedicimila sarebbero coloro che si sono arruolati per aiutare l'Ucraina a resistere. Forse le cifre sono gonfiate. Molti devono essere addestrati, saranno i primi ad essere spazzati via. Quelli che invece scorrono in alcuni filmati ben equipaggiati e inneggiando alla vittoria sono già combattenti esperti. Negli otto anni di piccola guerra nel Donbass erano in prima linea, seppure in minor numero, anche tra gli ucraini. Molti tra loro appartengono a movimenti di estrema destra occidentale, cercano una guerra qualunque per esistere.

UCRAINA - UN SOLDATO UCRAINO ALLA FINESTRA

 

I «foreign fighter» di un estremismo totalitario speculare a quello della guerra santa islamista. C'è il rischio che anche si portino dietro i veleni della guerra come è accaduto ai jihadisti che in Afghanistan ad esempio si addestrarono per poi mettere in pratica quanto avevano imparato nelle guerre civili dei Paesi di origine.

 

In Ucraina era di casa anche il padrone della «Blackwater», la multinazionale dei mercenari che dal '97 al 2010 ha firmato contratti con il dipartimento di Stato Usa per due miliardi di dollari, aveva grandi progetti sull'Ucraina, accademie per addestratori e reclute ma anche rilevare la proprietà di alcuni dei grandi complessi dell'industria militare. Promettendo di sottrarli a russi e cinesi. Questa guerra è l'ennesimo affare?

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...