greta thunberg

HAI CAPITO GRETA: HA MESSO A TERRA GLI AEREI IN SVEZIA! DA QUANDO L'ATTIVISTA CAZZIA CHI USA IL MEZZO INQUINANTE, NEL PAESE E' CALATO IL TRAFFICO AEREO E IL NUMERO DI PASSEGGERI HA REGISTRATO LA CRESCITA MINORE DELL’ULTIMO DECENNIO. IN COMPENSO, SONO AUMENTATE LE PERSONE CHE PRENDONO IL TRENO – DILAGA LA “FLYGSKAM”, LETTERALMENTE “VERGOGNA DI VOLARE”

Da "www.ilpost.it"

 

GRETA THUNBERG BY OSHO

Greta Thunberg, la studentessa svedese di 16 anni che ha ideato i “Venerdì per il futuro”, sta viaggiando in treno e non in aereo, mezzo di trasporto più veloce, ma molto più inquinante. Negli ultimi tempi, il suo esempio è stato seguito da molti altri viaggiatori, soprattutto in Svezia dove è aumentata sensibilmente la consapevolezza sull’inquinamento che producono gli aeroplani.

 

aereo 2

Si stima che circa il 3 per cento della popolazione mondiale prenda almeno un aeroplano nel corso di un anno e che – tra tutte le persone che popolano il mondo – meno del 20 per cento abbia mai viaggiato in aereo. In termini assoluti, il numero di persone che viaggia in aereo è quindi contenuto, ma concorre sensibilmente alla produzione dei gas serra che causano il riscaldamento globale.

 

greta thunberg in treno col suo pranzo per niente eco-friendly

Questi gas, a cominciare dall’anidride carbonica (CO2), impediscono alla Terra di disperdere oltre l’atmosfera parte del calore accumulato dal Sole, con un conseguente aumento della temperatura media globale. Le stime sull’impatto dell’aviazione civile oscillano abbastanza, a seconda dei parametri e dei gas serra che si tengono in considerazione. Nel complesso, gli aerei producono tra il 2 e il 5 per cento dei principali gas responsabili del riscaldamento globale.

 

Aereo vs treno

Per farsi un’idea, un po’ a spanne, un aereo di linea Boeing 747 può contenere fino a 200mila litri di cherosene, l’equivalente di 4mila pieni di altrettante automobili di dimensioni medio-piccole. Il consumo maggiore di cherosene avviene nella fase di decollo, quando l’aeroplano deve staccarsi dal suolo ad alta velocità e poi prendere quota.

 

GRETA THUNBERG BY OSHO

Questo implica che un volo di breve durata richieda più cherosene per chilometri percorsi rispetto a uno di lunga durata, perché l’aereo deve pur sempre decollare. Un volo di 250 chilometri comporta un consumo di 75 grammi di cherosene per chilometro per passeggero, contro i 33 grammi per passeggero nel caso di un volo di mille chilometri.

 

GRETA THUNBERG

Secondo l’Istituto per la ricerca ambientale ed energetica della Germania (IFEU), ci sono altri effetti da tenere in considerazione quando un aeroplano vola in quota, di solito al di sopra dei 9mila metri. Bruciando cherosene, i suoi motori rilasciano vari gas come ossidi di azoto, zolfo e altri composti. Questi prodotti, indicati solitamente come “forzante radiativo”, implicano altri cambiamenti nell’atmosfera, che secondo i ricercatori possono fare aumentare alcuni effetti del riscaldamento globale.

greta thunberg

 

Altri mezzi di trasporto sulle medio-lunghe distanze come i treni sono molto meno inquinanti. Naturalmente molto dipende dai tipi di treni e dal modo in cui viene prodotta l’energia per farli muovere, per esempio se vengono impiegati sistemi tradizionali (gas, carbone e altri idrocarburi) o energie rinnovabili (solare ed eolico, per esempio).

 

A prescindere dal modo in cui viene prodotta l’energia, il confronto tra treno e aereo porta sempre alla vittoria del primo, in termini di minore impatto ambientale. Un viaggio da Zurigo a Milano, per esempio, comporta l’emissione di 104 chilogrammi di CO2 per passeggero in aereo, contro 3 chilogrammi nel caso del treno. Anche su una tratta più lunga, come da Londra a Marsiglia (poco meno di 1.000 km), un aereo produce per passeggero 311 chilogrammi di CO2, contro i 36 del treno.

 

Il caso della Svezia

Per molto tempo gli effetti dei viaggi aerei sul clima non sono stati presi molto in considerazione dall’opinione pubblica, da un lato per una mancanza di consapevolezza, dall’altro proprio perché è solo una minoranza di persone a volare, per lavoro o per turismo. Il crescente interesse intorno a Greta Thunberg e alle sue iniziative, di protesta e non solo, ha portato negli ultimi mesi a cogliere il problema, soprattutto in Svezia, dove si parla da più tempo del nuovo attivismo studentesco sull’ambiente.

 

Swedavia AB, l’azienda che gestisce 10 aeroporti in Svezia compresi quelli più grandi di Stoccolma e Göteborg, ha registrato negli ultimi sette mesi una costante riduzione del traffico rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente. Nel 2018 la Svezia ha inoltre avuto la crescita più bassa nel numero di passeggeri dell’ultimo decennio. In compenso, sono aumentate sensibilmente le persone che prendono il treno, con 32 milioni di passeggeri e un aumento che secondo le ferrovie statali svedesi è proprio dipeso da una maggiore sensibilità sul tema ambientale.

GRETA THUNBERG

 

La percezione negativa di volare sta portando le compagnie aeree a rivedere le loro strategie commerciali, per dimostrare di avere piani concreti per ridurre il loro impatto ambientale. Scandinavian Airlines (SAS), per esempio, ha avviato un programma di sostituzione dei suoi aeroplani più datati, con modelli più recenti e con motori più efficienti.

 

La compagnia aerea, che è di proprietà dei governi svedese e danese, ha anche annunciato di voler impiegare carburanti meno inquinanti (biofuel) e di voler ridurre il peso degli aerei che ha già nella sua flotta, per esempio sostituendo i sedili con strutture più leggere e riorganizzando la prenotazione dei pasti a bordo, in modo da doverne portare meno in volo.

 

greta thunberg we don t have time

Negli ultimi anni, SAS aveva comunque già lavorato nella direzione di rinnovare la propria flotta, eliminando per esempio i suoi vecchi McDonnell MD-80, che consumano molto, e piazzando diversi ordini per i nuovi A320neo di Airbus, che consentono di coprire tratte di corto-medio raggio consumando meno carburante. Altre compagnie aeree stanno seguendo la stessa strategia, naturalmente non solo per il bene del pianeta. Aeroplani più efficienti consentono di ridurre il costo per il carburante, a oggi la principale spesa per le compagnie aeree, che cercano in tutti i modi di ottimizzare la resa dei loro aeroplani e delle rotte che coprono.

 

Secondo un’analisi condotta dal WWF, il 23 per cento degli svedesi ha rinunciato a viaggiare in aereo nell’ultimo anno per ridurre il proprio impatto sull’ambiente. Almeno il 18 per cento ha scelto di viaggiare in treno, invece che in aereo, per raggiungere la propria destinazione.

GRETA THUNBERG CLIMA INFAME MEME BY HIPSTER DEMOCRATICI

 

La maggiore sensibilità sta portando a quella che in Svezia viene definita “flygskam”, letteralmente “vergogna per volare”. E negli ultimi mesi sono emersi altri termini come “tagskryt”, “vantarsi di andare in treno”, e “smygflyga”, “volare in segreto”.

 

La stessa Swedavia, l’azienda che gestisce i principali aeroporti svedesi, ha avviato campagne di comunicazione per rassicurare i viaggiatori sulle iniziative adottate per ridurre l’impatto ambientale dei suoi servizi. La società sta lavorando per utilizzare mezzi meno inquinanti e si è impegnata a raggiungere il 100 per cento di energia impiegata da fonti rinnovabili nei suoi aeroporti entro la fine del 2020.

Greta Thunberg by Osho

 

I responsabili dell’azienda hanno spiegato a Bloomberg che sicuramente il dibattito sul clima ha influito sulla riduzione nel numero di passeggeri nei suoi scali, al quale si sono comunque aggiunti altri fattori economici, a partire dalla debolezza della valuta svedese.

 

Futuro a basso consumo

L’industria del volo aereo continua a essere una delle principali fonti di emissioni nocive per l’ambiente, ma al tempo stesso è anche stata un formidabile motore di crescita e di sviluppo per l’economia mondiale a partire dalla seconda metà del Novecento.

greta thunberg 5

 

Anche grazie alle compagnie low cost, consente a un numero crescente di persone di spostarsi rapidamente all’interno dei continenti o da un continente all’altro, riducendo le distanze e offrendo nuove opportunità economiche. Un futuro senza aeroplani sarebbe inconcepibile, ma questo non implica che si debba continuare a inquinare come oggi per ogni passeggero trasportato.

 

greta thunberg

I produttori di aeroplani realizzano modelli di aerei sempre più efficienti e a basso consumo, che contribuiranno nei prossimi decenni a ridurre sensibilmente le emissioni. Il futuro del volo con aeroplani completamente elettrici sembra essere ancora piuttosto remoto, sia per motivi economici sia per difficoltà tecniche. Reti più diffuse per i treni ad alta velocità potrebbero contribuire a ridurre il problema soprattutto per le distanze al di sotto dei 500 chilometri, dove possono essere molto competitivi rispetto agli aerei anche in termini di prezzo dei biglietti.

greta thunberg a davosgreta thunberg greta thunberg greta thunberg greta thunberg greta thunberg

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…