fedez achille lauro orietta berti mille

HAI RISOLTO UN BEL PROBLEMA, MA POI TE RESTANO MILLE – IL CODACONS CE L’HA FATTA A ROMPERE LE PALLE A FEDEZ & CO. PER IL TORMENTONE DELL’ESTATE “MILLE”: L’ANTITRUST HA APERTO UNA PRATICA  PER PUBBLICITÀ OCCULTA ALLA COCA-COLA NEL VIDEOCLIP DELLA CANZONE DI LAURO, BERTI E FEDEZ – I TRE RISCHIANO UNA MAXI MULTA DI 5 MILIONI DI EURO, MA AL MOMENTO ORIETTONA SE NE FOTTE E PENSA A REPLICARE AL ROSICONE UMBERTO TOZZI: “NOI RIDICOLI? MEGLIO FAR RIDERE CHE FAR PIANGERE…” - VIDEO

 

1. "RISCHIANO FINO A 5MILIONI DI MULTA": LA BOMBA SU FEDEZ, ORIETTA BERTI E ACHILLE LAURO

Francesca Galici per “www.ilgiornale.it”

 

orietta berti achille lauro fedez 1

A seguito della segnalazione del Codacons, l'associazione dei consumatori ha annunciato che l’Antitrust ha aperto una pratica, la numero DS2926, avviando le dovute attività istruttorie sul videoclip della canzone Mille, denunciato per pubblicità occulta alla Coca-Cola. Il brano di Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro è stato uno dei più passati nelle radio italiane nel corso dell'estate e il suo videoclip ha spopolato nelle piattaforme social, di streaming e sui canali televisivi dedicati alla musica. Un successo straordinario per la canzone che da più parti viene considerata come il vero tormentone estivo ma che ora rischia di subire una sanzione per il passaggio ripetuto del brand di bibite gassate nella sua clip.

la coca cola nel video di mille 2

 

Infatti, nella sua nota, il Codacons specifica che "al centro della vicenda non c’è il testo del brano musicale che, pur rimandando più volte alla nota bevanda, rientra nella libertà di espressione artistica e non è mai stato contestato ma il videoclip della canzone", perché "non avrebbe rispettato le disposizioni dell’Antitrust secondo cui gli spettatori devono essere adeguatamente informati anche nei video musicali circa l’inserimento di marchi a scopo commerciale".

 

orietta berti achille lauro fedez 3

L'associazione dei consumatori, pur sottolineando che l'avviso "è presente nella pagina ufficiale del video di Mille pubblicato su Youtube", evidenzia che questo "sembra del tutto insufficiente, dal momento che l’Antitrust in tema di video musicali ha disposto che debba essere reso palese". Quella dell'inserimento dei prodotti a fini pubblicitari nei videoclip e la relativa annotazione è un'annosa questione che si ripete ciclicamente. Il Codacons ha ricordato che, per essere valido, dev'essere "reso palese l’inserimento di prodotti a fini commerciali, prevedendo segnali in sovrimpressione che avvisino circa la presenza di marchi a scopo promozionale".

 

Il Codacons ha criticato proprio questa mancanza nel videoclip di Mille e nella sua nota ha messo in evidenza che "l’Antitrust avrebbe puntato il proprio faro sul videoclip di Fedez (feat. Achille Lauro e Orietta Berti) aprendo una apposta pratica volta ad accertare la violazione delle disposizioni in materia di pubblicità occulta". L'associazione dei consumatori informa sul fatto che "l’Autorità avrebbe inviato delle precise richieste di informazioni ai soggetti interessati, che ora dovranno rispondere delle accuse mosse".

la coca cola nel video di mille

 

Quindi, il Codacons conclude: "Ove al termine dell’istruttoria fosse confermata la violazione delle disposizioni vigenti in tema di consumatori, i responsabili rischiano una sanzione fino a 5milioni di euro".

 

 

2. ORIETTA BERTI CONTRO UMBERTO TOZZI/ “IO E FEDEZ RIDICOLI? C’È POCO DA CRITICARE…”

Silvana Palazzo per “www.ilsussidiario.net”

 

FEDEZ ORIETTA BERTI ACHILLE LAURO - MILLE

Nella musica sono noti come dissing, cioè gli scontri tra artisti. Umberto Tozzi e Orietta Berti però non sono ancora arrivati ad attaccarsi con le canzoni. Forse poco ci manca, vista la lite a distanza che è andata in scena. Il primo ha criticato la collega per la sua recente collaborazione con Fedez e Achille Lauro per il brano ‘Mille’.

 

“La musica di oggi è ridicola. Cosa penso delle varie operazioni tipo Mille con Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti o Toy Boy con Colapesce e Dimartino insieme a Ornella Vanoni? Ridicoli”, aveva detto in un’intervista rilasciata a Rolling Stone.

 

Il problema riguarda comunque la musica in generale: “Non emoziona. Fa rumore, è rumore”. Il problema per Umberto Tozzi è quello di essere nato in un’epoca diversa. “Qualsiasi roba uscisse, dagli Yes ai Deep Purple erano tutte cose che avevano senso, che emozionavano. Oggi non sento neanche più le radio”.

umberto tozzi

 

E una frecciatina Umberto Tozzi l’ha riservata anche a quei colleghi che partecipano ai talent in veste di giudici: “Non mi permetto di stare lì con una paletta. Quelle sono cose che si fanno per soldi. Uno che ha fatto il mio mestiere, non può giudicare un altro artista”.

 

LA REPLICA DI ORIETTA BERTI A UMBERTO TOZZI

“Un giovane va solo premiato per il coraggio di affrontare una carriera terrificante. I giudici sono cose che possono fare Mara Maionchi e Gerry Scotti. Ma io cosa vado a giudicare?”, ha proseguito Umberto Tozzi.

 

orietta berti nel video di mille 2

Parole che hanno suscitato diverse polemiche. Ma non si è fatta attendere la replica di Orietta Berti: “Meglio far ridere che piangere! E poi, con un successo come questo, secondo me c’è poco da criticare”, le parole riportate da Fanpage. L’artista ha ricordato che sta per arrivare il quarto disco di platino, che ‘Mille’ è il brano più scaricato e trasmesso dalle radio. Inoltre, il 9 settembre sarà premiato ai Seat Music Award all’Arena di Verona.

fedez orietta berti achille lauro millefedez orietta berti achille lauro nel video di mille FEDEZ ORIETTA BERTI BY EMAN RUSorietta berti nel video di milleorietta berti nel video di mille fedez orietta berti achille lauro mille

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”