incidente bicicletta

HAI VOLUTO LA BICICLETTA? E MO' PEDALA! - NEL 2021 CI SONO STATI GIÀ 44 MORTI IN BICICLETTA: UNO OGNI 48 ORE - COL LOCKDOWN E LE RESTRIZIONI ALLA VIABILITÀ GLI INCIDENTI DOVREBBERO ESSERE DI MENO, E INVECE SONO AUMENTATI RISPETTO AL 2019 E AL 2018 - LA COLPA SPESSO È DEGLI AUTOMOBILISTI, E UNA DELLE CAUSE PRINCIPALI DI SCONTRI MORTALI È UN'ABITUDINE DIFFUSA E PERICOLOSA, CIOÈ...

Michela Allegri per “Il Messaggero

 

in bici durante il covid

Ecco l'altra faccia della medaglia di lockdown, restrizioni alla libertà di movimento e zone rosse causa pandemia: sono calate le percentuali relative a incidenti stradali, furti e rapine, addirittura sono scesi i numeri dei reati in generale, compresi quelli che si riferiscono ad aggressioni e violenze.

 

Ma un triste dato è rimasto in crescita costante: quello degli incidenti che riguardano i ciclisti. Sono 44 gli appassionati di due ruote morti in strada solamente nel primo trimestre del 2021. Tradotto: si conta un morto ogni 48 ore.

 

biciclette

Un dettaglio che stupisce, visto che si tratta di un periodo che è stato contraddistinto da parecchie limitazioni alla circolazione a causa della pandemia da coronavirus, con chiusure mirate, divieti e molte regioni colorate di rosso.

 

I decessi sono stati 14 nel mese di gennaio, 17 in febbraio, 13 in marzo. E si tratta di un numero più elevato rispetto agli stessi periodi del 2019 - quando gli incidenti mortali erano stati 37 - e anche del 2018 - quando si erano contati 33 decessi -. I casi di pirateria sono stati sei in tutto.

 

LA PERCENTUALE

bonus bici 2021

I numeri sono stati diffusi dall'Osservatorio ciclisti dell'Asaps, l'Associazione sostenitori della Polizia stradale.

 

L’aumento degli incidenti mortali rispetto a due anni fa, quando ancora non c'erano limitazioni agli spostamenti, lockdown, zone rosse, è stato del 19 per cento. Una percentuale che spinge a fare una riflessione sulle carenze di sicurezza nelle nostre strade.

 

La regione nella quale si sono registrati più incidenti mortali, 11 in tutto, cioè il 25 per cento del totale, è l'Emilia-Romagna, dove la bicicletta è il mezzo più utilizzato dalla popolazione negli spostamenti quotidiani.

 

bici e mascherine

A seguire ci sono la Lombardia con 6 incidenti, il Piemonte con 5, la Puglia con 4, e poi la Campania, il Lazio, l'Abruzzo e la Sicilia con 3 morti.

 

GLI INCIDENTI

Le situazioni di pericolo riguardano soprattutto i viaggi in strada e gli incroci con gli altri veicoli. Le vittime sono state travolte da un'automobile in 29 casi. In altri 9 si sono scontrate con un autocarro e in un solo caso con una moto.

 

Le uscite di strada autonome sono invece state cinque. Un altro dettaglio deve essere sottolineato: gli over 60 si confermano la categoria più a rischio incidente. Le vittime in questa fascia di età sono infatti state ben 21, quasi la metà del totale.

 

LA SICUREZZA

biciclette durante il covid

«Un ciclista morto ogni due giorni, con le restrizioni alla mobilità, è un dato preoccupante - commenta il presidente dell' Asaps, Giordano Biserni -. Un aumento del 19 per cento rispetto al 2019, ultimo anno di vera libertà di movimento, deve far scattare un campanello d'allarme generale».

 

boris johnson in bicicletta

Adesso il timore è per i mesi estivi, con meno restrizioni e più uscite, e un ritorno del traffico a livelli quasi normali. «Cosa accadrà nei mesi estivi, quando, si spera, saremo più liberi di circolare, se oggi piangiamo già 44 morti? - aggiunge Biserni -. Le norme che dovrebbero tutelare maggiormente i ciclisti ci sono, ma, forse, è proprio la cultura di ogni utente della strada, automobilista e ciclista, che deve cambiare prima che si sia troppo tardi».

 

bicicletta

Una delle cause principali di incidenti è un'abitudine diffusa e pericolosa: l'utilizzo del cellulare alla giuda. «Quanti incidenti ed investimenti di ciclisti sono causa ad esempio della distrazione da cellulare? - si domanda il presidente del Asaps -. Come sempre serve anche una maggiore presenza di divise sulla strada, ogni giorno».

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."