becciu perlasca

HOUSE OF VATICAN - I SOLDI DEL CONCERTO DI BAGLIONI “SPARITI”, LE SPESE DELLA MAROGNA, L’AFFARE DELL’OSPEDALE DI OLBIA: ALBERTO PERLASCA ACCUSA BECCIU SU TUTTA LA LINEA (E LUI LO QUERELA) - RANCORE? VENDETTA? MACCHÉ! PERLASCA DICE DI ESSERE VITTIMA DI GROOMING, “LA TECNICA UTILIZZATA DAI PREDATORI PER INTRODURSI SURRETTIZIAMENTE, ATTRAVERSO I SENTIMENTI, NELL'ANIMO DELLE PROPRIE VITTIME” …

Gianluca Paolucci per "la Stampa"

 

claudio baglioni concerto in vaticano

I soldi «spariti» del concerto di beneficenza di Claudio Baglioni in Vaticano nel dicembre del 2016. Il ruolo dietro le quinte del cardinale Angelo Becciu durante le indagini. L'affare dell'ospedale di Olbia con la Qatar Foundation. Le percentuali di Mincione. Le spese di Cecilia Marogna e i fondi ai fratelli del Cardinale. Le manovre tra le gerarchie vaticane all'epoca dello scandalo di Vatileaks.

 

giovanni angelo becciu papa francesco bergoglio

Alberto Perlasca è un fiume in piena quando, il 31 agosto 2020, si presenta agli inquirenti vaticani che stanno indagando sullo scandalo dei fondi della Segreteria di Stato. Ha chiesto di essere interrogato di nuovo, dopo un primo interrogatorio nell'aprile precedente e dichiara di riconoscere «di aver sottovalutato l'importanza dell'interrogatorio del 29 aprile e di esservi giunto impreparato, forte solo della mia convinzione di essere innocente».

PROCESSO A ANGELO BECCIU IN VATICANO

 

Perlasca, anche lui inizialmente indagato ma poi uscito dall'inchiesta, diventerà il principale accusatore del suo ex superiore, Angelo Becciu. Martedì, a margine della prima udienza del processo, Becciu - che ha sempre respinto le accuse - ha annunciato tramite il suo avvocato che querelerà Perlasca.

 

papa francesco bergoglio edgar pena parra

Perlasca dice non essere mosso da rancore o da sentimenti di vendetta, ma di essere vittima di grooming: «È la tecnica utilizzata dai predatori per introdursi surrettiziamente, attraverso i sentimenti, () nell'animo delle proprie vittime»-. Perlasca si presenta agli inquirenti (il promotore di giustizia Gian Piero Milano e l'aggiunto Alessandro Diddi) senza l'avvocato dopo che quest' ultimo gli ha chiesto di valutare una difesa congiunta con monsignor Mauro Carlino: «Riconosco in ciò la mano del cardinale Becciu, nel tentativo di intorbidire, a suo vantaggio, le acque».

 

 

Giovanni Angelo Becciu

Perlasca racconta anche come Becciu «mi ha fatto credere che (il licenziamento di alcuni funzionari della Segreteria di Stato il 30 aprile 2020, ndr.) era frutto di un accordo di Monsignor Pena Parra con i giudici e che quindi il processo non si sarebbe mai celebrato».

 

claudio baglioni concerto in vaticano

Da qui parte il racconto di Perlasca, con un memoriale letto durante l'interrogatorio e allegato ai documenti processuali. Le difese hanno chiesto che venga fornita anche la registrazione video. Perlasca inizia dalla vicenda del palazzo di Londra, ma racconta anche che Becciu chiese di inviare denaro alla Marogna anche dopo la sua uscita dalla Segreteria di Stato.

 

MONSIGNOR ANGELO BECCIU

La vicenda è quella del presunto riscatto per una suora rapita in Colombia, circa 500 mila euro in una decina di versamenti finiti invece alla Marogna. Due dei versamenti vennero effettuati dopo l'uscita di Becciu dalla Segreteria ma su richiesta dello stesso Becciu. Il giorno del primo bonifico era stata costituita dalla Marogna la società in Slovenia e i fondi spesi poi in beni di lusso.

 

PROCESSO A ANGELO BECCIU IN VATICANO

«I soldi spariti del concerto di Baglioni (avevano incassato 4 milioni)». Inizia così invece uno dei passaggi inediti del racconto di Perlasca. Il riferimento è al concerto che Claudio Baglioni ha tenuto in Vaticano, nell'Aula Nervi, il 16 dicembre del 2016. Un evento di beneficenza, che doveva servire per raccogliere fondi per un ospedale a Bangui - capitale della Repubblica Centrafricana - e per il terremoto in Italia Centrale di quello stesso anno. Nella ricostruzione che Perlasca effettua agli inquirenti vaticani, il monsignore ricorda come l'ospedale di Bangui «tutti sanno avere un posto del tutto speciale nel cuore del Santo Padre».

 

giovanni angelo becciu

Per il concerto, ricorda Perlasca, «alla Segreteria di Stato arrivarono 600 o 700 mila euro!!! Non mancai di rappresentare a monsignor Becciu tutta la mia delusione: tanto clangore, per soli 700 mila euro!!! (...) Non osai fare cattivi pensieri, ma le cose mi rimanevano ugualmente non chiare». Dalle verifiche effettuate, altri 700 mila euro raccolti con l'evento vennero destinati, come previsto, alle vittime del terremoto e questa parte non passò dalla Segreteria di Stato.

Edgar Pena Parraangelo becciu papa francesco 2angelo becciuangelo becciu papa francescoangelo becciu papa francesco 1claudio baglioni concerto in vaticano 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”