stefano sala de martino cecilia rodriguez

INFLUENCER IN FUMO - L’ISTRUTTORIA DELL’ANTITRUST CONTRO BRITISH AMERICAN TOBACCO, DE MARTINO, CECILIA RODRIGUEZ E STEFANO SALA RIAPRE IL DIBATTITO SULLE PUBBLICITÀ MASCHERATE SU INSTAGRAM - IL PROFESSORE DI MARKETING MATTEO DE ANGELIS: “QUANDO AZIENDE E INFLUENCER PROMUOVONO QUALCOSA DEVONO USARE L' HASHTAG #ADV. IL TRUCCO, PERÒ, C' È. BASTA…”

stefano de martino

1 - INFLUENCER, FARO ANTITRUST SULLA PUBBLICITÀ OCCULTA

Giuseppe Scarpa per "il Messaggero"

 

L' Antitrust contro Stefano De Martino, Cecilia Rodriguez e Stefano Sala. L' autorità garante mette nel mirino alcuni dei personaggi del piccolo schermo, tra i più popolari al grande pubblico.

 

All' Authority spettano anche i compiti di contrasto alla pubblicità occulta. Ebbene De Martino, Rodriguez e Sala avrebbero sponsorizzato sui loro canali social un prodotto per il tabacco riscaldato che fa capo alla Bat. Per questo motivo è stato deciso di avviare un' istruttoria contro Bat Italia, ma anche contro i tre influencer.

 

I POST SU INSTAGRAM

cecilia rodriguez 1

I post su Instagram dei tre vip, legati da un rapporto commerciale con il gruppo del tabacco, contengono, questa la contestazione, l' invito ai follower a pubblicare contenuti con tag e hashtag collegati alla campagna pubblicitaria del dispositivo Glo Hyper.

 

«L' esortazione - spiega il Garante - appare volta a moltiplicare i post che rinviano al marchio Glo Hyper, in modo da promuovere la visibilità del dispositivo, coerentemente al rapporto commerciale che lega gli influencer al titolare del marchio.

 

L' effetto pubblicitario ottenuto dai professionisti, e derivante dai tag al marchio e dagli hashtag, non è tuttavia riconoscibile nella sua natura commerciale perché non sono presenti avvertenze grafiche o testuali che consentano di identificarne la finalità promozionale».

 

LA DIFESA

stefano sala

Insomma quelle dei tre sarebbero comunicazioni apparentemente neutrali e disinteressate ma in realtà strumentali a promuovere uno specifico prodotto. Più volte, in passato, l' Autorità aveva ribadito che «la pubblicità deve essere chiaramente riconoscibile» ed aveva stabilito che «il divieto generale di pubblicità occulta ha portata generale e deve perciò essere applicato anche alle comunicazioni diffuse dagli influencer tramite social network».

 

GLO HYPER

Bat Italia si dice però convinta «della correttezza del proprio operato», mostrandosi pienamente collaborativa con il Garante e «fiduciosa che l' esito dell' istruttoria confermi la legittimità dello stesso». Spiega anche che il meccanismo utilizzato - l' invito ai follower di moltiplicare un post, non rientra all' interno delle linee guida indicate dall' autorità.

 

IL CODACONS

Più che soddisfatte infine le associazioni dei consumatori, che avevano segnalato all' Antitrust la pubblicità occulta sui social: «sono state accolte le denunce presentate dal Codacons contro gli influencer che sui social network colpiscono gli utenti con messaggi pubblicitari occulti, violando a scopo di lucro tutte le disposizioni in materia di pubblicità».

cecilia rodriguez

 

«Instagram e i più noti social network sono una vera e propria giungla dove gli influencer pubblicano foto frutto di contratti commerciali, dove vengono mostrati prodotti e marchi senza dare alcuna indicazione agli utenti circa la natura promozionale dei messaggi -spiega il presidente Carlo Rienzi-. Alcuni vip ricorrono addirittura all' uso dei propri figli per pubblicizzare marchi di abbigliamento, trucchi e altri beni, in totale spregio delle normative sia a tutela dei minori, sia sulla pubblicità».

 

2 - MATTEO DE ANGELIS: «MESSAGGI NASCOSTI NEGLI HASHTAG COSÌ I PIÙ FURBI AGGIRANO LE REGOLE»

Valeria Arnaldi per "il Messaggero"

 

Foto, video, post, hashtag: di influencer in influencer, la pubblicità corre sui social. A volte anche mascherata.

 

Matteo De Angelis

Matteo De Angelis, professore ordinario di Marketing presso la Luiss Guido Carli, a Roma, quanto è importante il capitolo influencer, oggi, per la comunicazione di un' azienda?

«È uno strumento di pubblicità a tutti gli effetti e, peraltro, uno dei più efficaci. Mentre nella pubblicità tradizionale si vede che l' azienda emittente ha un interesse, nell' influencer marketing, chi guarda vede il soggetto come un suo pari. Questo conferisce all' influencer il vantaggio di una maggiore credibilità».

stefano sala

 

La pubblicità, però, non è sempre trasparente sui social.

«Quando aziende e influencer promuovono qualcosa devono usare l' hashtag #adv. Il trucco, però, c' è. Basta pubblicare molti hashtag per farlo notare meno e diluire il messaggio».

 

In quali altri modi si può nascondere una pubblicità?

stefano de martino a marrakesh

«Nel native advertising, il principio è includere l' oggetto della pubblicità in un altro contenuto. Ad esempio, si può scrivere una ricetta e inserire al suo interno il prodotto che si vuole promuovere.

 

O si fa un post sulla bellezza e lo si accompagna con una foto in cui ci si sta mettendo il mascara. E così via. Per capirci, è come quando, in un film o in una serie, vediamo una bottiglia d' acqua sul tavolo accanto a un attore, in una sequenza in cui dell' acqua non si parla. Non è che la pubblicità non sia visibile, ma non è la protagonista della scena».

 

Rispondere ai commenti può influire sulla riuscita di post o video promozionali?

«Serve per aumentare il cosiddetto engagement. Sui social, esistono video visti da tante persone ma senza interazioni. I lavori che funzionano sono quelli che generano commenti. Ottenerli è questione di tattica.

GLO HYPER

 

L' estremizzazione dell' opinione, come si vede pressoché ovunque in Rete, aiuta: spacca l' audience o fa ottenere applausi, comunque crea interazione».

 

E la posizione del prodotto?

«Le aziende pagano per la posizione di ciò che vogliono promuovere. Anche al supermercato è così. Un conto è se la pasta si trova sugli scaffali ad altezza degli occhi, diverso è se è alle ginocchia.

 

La collocazione di un prodotto al centro di foto o video è rivelatrice ma va preso in esame l' intero contesto. Facciamo studi di neuromarketing e sappiamo che lo sguardo dell' osservatore tende a concentrarsi sulla parte centrale dello schermo e l' attenzione, in media, è di quattro secondi. Ciò che è intorno, magari non viene notato ma è percepito in modo subliminale e l' oggetto può tornare alle mente dopo, senza che si ricordi dove lo si è visto».

 

Il mezzo più efficace per fare pubblicità online?

cecilia rodriguez 25

«Il video. Al primo posto, le Storie di Instagram. Si usano tanto anche TikTok, per i più giovani, e Twitch, che, più trasversale, sta soppiantando Youtube».

cecilia rodriguez 32cecilia rodriguez 33cecilia rodriguez 31cecilia rodriguez 27cecilia rodriguez 19

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."