vaccino coronavirus covid terza dose

INGRANARE LA TERZA (DOSE) - TRA GLI OVER 80, CHE SI SONO VACCINATI PER PRIMI CONTRO IL CORONAVIRUS, STA SALENDO LA PERCENTUALE DI CONTAGI. LA TERZA DOSE SERVIRÀ A TUTTI, RESTA DA CAPIRE QUANDO - RICCIARDI: “SONO CONVINTO CHE ANDREMO A SOMMINISTRARE LA TERZA DOSE A TUTTE LE FASCE DI POPOLAZIONE. DOPO SEI MESI DALLA SECONDA PER CHI È STATO IMMUNIZZATO CON VACCINI MRNA, DOPO DUE MESI PER CHI È STATO PROTETTO CON UN'UNICA INIEZIONE DI JOHNSON&JOHNSON” (QUINDI SUBITO?)

1 - PIÙ CASI TRA GLI ANZIANI VERSO LA TERZA DOSE ANCHE PER GLI UNDER 60

Fabio Savelli per il "Corriere della Sera"

 

VACCINAZIONE CORONAVIRUS

Quattro curve chiave. Divise per fasce anagrafiche. Sono contenute nell'ultimo rapporto dell'Istituto superiore di Sanità. Calcolano l'incidenza tra la popolazione vaccinata di nuovi casi Covid-19. Alla base dell'andamento c'è la variabile tempo. Registra i nuovi contagi solo tra i coperti con due dosi di vaccino a mRna (Pfizer e Moderna), considerando i giorni trascorsi dalla seconda.

 

vaccino over 80

Tra gli over 80 sta già salendo la percentuale di contagi tra i vaccinati ad oltre 180 giorni dal richiamo. Lo stesso sta avvenendo, anche se in maniera più lieve, tra chi ha tra i 60 e i 79 anni. Tra i 40-59enni e gli under 40 la curva è invece stazionaria: non c'è alcuna impennata. Ciò segnala come, al momento, non ci sia bisogno di una terza dose generalizzata. Non ci sono «evidenze scientifiche» per contemplarla.

 

vaccino covid

Questi andamenti però sono soggetti a una naturale evoluzione. E quello che vale oggi potrebbe non valere tra qualche mese. Per gli under 60 c'è da considerare che il completamento del ciclo vaccinale è avvenuto - per la priorità assegnata ad altre categorie - solo a partire dalla metà di luglio.

 

francesco paolo figliuolo

Dunque questi andamenti andranno valutati da gennaio quando è presumibile che si possa verificare una leggera risalita dei contagi anche tra i più giovani già vaccinati. Non risultano invece contemplati i soggetti under 60 con comorbidità che avevano una corsia preferenziale nella prima fase. Tra loro chi ha patologie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche.

 

Molti hanno avuto le due dosi tra maggio e giugno, quindi rischiano di essere «scoperti» in anticipo rispetto a tutti gli altri. Quello che però occorre rilevare è lo scostamento temporale necessario tra le misure di salute pubblica, come lo sarebbe l'estensione generalizzata della terza dose a tutta la popolazione, e l'andamento della curva epidemiologica. Fonti del ministero della Salute rilevano che il «booster», il richiamo per tutti, potrebbe essere deciso in «chiave preventiva».

LA TERZA DOSE DEL VACCINO ANTI-COVID

 

Il ragionamento è semplice: occorre sterilizzare in anticipo una possibile recrudescenza della pandemia nei mesi invernali, seppur probabilmente meno impattante sul sistema sanitario perché due dosi di vaccino proteggono in maniera efficace da ospedalizzazioni e decessi anche oltre i sei mesi canonici.

 

Per raggiungere questo obiettivo potrebbe diventare necessario programmare il tutto per tempo tra la fine dell'anno e l'inizio di quello nuovo. La decisione però porta con sé considerazioni di carattere organizzativo e politico. La fase emergenziale dovrebbe chiudersi, al netto di una possibile proroga, il 31 dicembre.

 

coronavirus vaccino

Oltre quella data dovrebbe tornare la gestione ordinaria e con sé la fine del periodo commissariale con cui il generale Francesco Figliuolo (e prima di lui Domenico Arcuri) ha calibrato la campagna vaccinale. A quel punto come si dovrebbe eventualmente strutturare una campagna di terze dosi che coinvolgerà oltre 45 milioni di persone?

 

Il modello della logistica militare ha funzionato grazie al sistema degli hub e alla capillarità degli approvvigionamenti garantiti senza soluzione di continuità. Saranno coinvolti solo i medici di base nonostante le carenze della medicina territoriale?

 

Filtra negli ambienti governativi l'ipotesi che la struttura commissariale possa confluire in una nuova autorità nazionale di coordinamento alle dipendenze di Palazzo Chigi. Sarebbe la propaggine nazionale di Hera, la neonata agenzia europea per la risposta alle emergenze sanitarie.

 

2 - RICCIARDI: «IL RICHIAMO SUBITO A CHI HA AVUTO IL VACCINO J&J» PER L'EMA MEGLIO L'ETEROLOGA

Mauro Evangelisti per "il Messaggero"

 

vaccino inoculato

«Sono convinto che andremo a somministrare la terza dose a tutte le fasce di popolazione. Dopo sei mesi dalla seconda per chi è stato immunizzato con vaccini mRna, dopo due mesi per chi è stato protetto con un'unica iniezione di Johnson&Johnson, almeno questa è l'indicazione di Fda, l'agenzia americana».

 

Il professor Walter Ricciardi, consigliere del Ministero della Salute, guarda con attenzione ai possibili nuovi sviluppi della pandemia. Il numero dei casi positivi sta aumentando anche nel nostro Paese (ieri 3.794, il 40 per cento in più di una settimana prima, con 36 decessi), ma è soprattutto l'effetto dell'incremento dei test per l'applicazione dell'obbligo del Green pass (ieri 574.671), visto che il tasso di positività resta ampiamente sotto l'1 per cento.

WALTER RICCIARDI

 

NESSUNA SORPRESA

Ricciardi: «Non ci deve sorprendere l'aumento dei casi, anche perché c'è un incremento dei test. Inoltre, c'è ancora una fetta di persone non vaccinate e questo è un virus estremamente contagioso che infetta soprattutto persone suscettibili e non protette. Se non scalfiamo questo zoccolo duro, i casi con la stagione fredda aumenteranno.

 

Ma non a un punto tale da compromettere la situazione collettiva: sarà più un problema personale, individuale che sociale. Ci sarà anche un incremento dei ricoveri, ma non tale da mettere in crisi gli ospedali».

 

hub vaccino sicilia

Resta però l'urgenza, secondo Ricciardi, di accelerare con le terzi dosi, anche tenendo conto dell'esperienza di Israele. Su questo ieri si è espressa anche l'Ema, l'agenzia del farmaco europea. La vaccinazione eterologa contro Covid-19 è efficace, più di quella omologa. Significa che somministrare le due o le tre dosi con vaccini differenti si sta rivelando maggiormente efficace.

 

«Stiamo vedendo risultati promettenti - ha spiegato Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici per Covid-19 - da studi che confermano una risposta immunitaria più forte quando il vaccino anti-Covid somministrato come seconda o terza dose è diverso dal vaccino ricevuto inizialmente. Continuiamo a raccogliere e analizzare i dati sulla vaccinazione eterologa».

 

francesco paolo figliuolo 3

DOPO SEI MESI

 L'Ema, ieri in conferenza stampa, ha anche dato altre notizie: «Nelle prossime settimane riceveremo i dati sul booster del vaccino monodose anti-Covid Johnson & Johnson, 6 mesi dopo la prima dose» (ma in America invece si punta a una somministrazione più ravvicinata, dopo due mesi).

 

Ancora: con Curevac, un'altra compagnia farmaceutica impegnata nello studio dei vaccini anti Covid, Ema sta collaborando per la realizzazione di un prodotto di seconda generazione (dunque più efficace anche contro le varianti).

 

LA TERAPIA

 Infine, si avvicina l'autorizzazione del farmaco contro il Covid di Merck & Co. Inc. Ha detto Cavaleri: comincerà «la prossima settimana» la valutazione del farmaco antivirale orale Molnupiravir che ha mostrato di ridurre di circa il 50 per cento il rischio di ricovero e morte. «Ciò che dobbiamo capire - osserva il professor Ricciardi - è che contro questo virus così contagioso e aggressivo dobbiamo utilizzare tutte le armi a disposizione.

 

walter ricciardi

L'Italia ha vaccinato molto, così come Portogallo e Danimarca, e continua a essere prudente, anche con l'aiuto del Green pass obbligatorio. Al contrario i paesi dell'Est Europa e la Russia sono in una fase drammatica della pandemia, perché la vaccinazione è ferma».

 

LA CRISI BRITANNICA

pillola merck

E il Regno Unito? «Sta andando verso il baratro perché ha abbandonato ogni forma di precauzione. Il sistema sanitario britannico è già in sofferenza, ma presto sarà in seria difficoltà per l'aumento dei casi di Covid e per l'epidemia influenzale.

FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO.

 

C'è ancora una quota di non vaccinati in Gran Bretagna e, soprattutto, vanno usate tutte le armi, dunque anche le misure di precauzione. Presto la situazione sarà gravissima». Mascherine, distanziamento e Green pass nel Regno Unito sono inesistenti. «Il governo britannico sta sbagliando tutto, ma preoccupa anche la superficialità della popolazione che non si protegge, me lo lasci dire: ormai si è assuefatta alla pandemia e ai 200 morti al giorno».

 

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….