spermatozoi big

È INIZIATO IL PROCESSO DI ESTINZIONE: ENTRO IL 2060 GLI UOMINI SARANNO DIVENTATI STERILI - DAL 1973 A OGGI GLI UOMINI HANNO PERSO OGNI ANNO TRA L'1 E IL 2% DEI LORO SPERMATOZOI - LA COLPA E' DEI PRODOTTI CHIMICI CHE HANNO INVASO L'AMBIENTE E CHE INTERFERISCONO NELLA FASE FETALE DEI MASCHI: QUANDO SONO ANCORA NEL GREMBO MATERNO I…

Dagotraduzione dall'Abc

 

Calo spermatozoi 2

Entro poche generazioni il numero degli spermatozoi umani potrebbe scendere a livelli inferiori a quelli considerati adeguati per la fertilità. Lo sostiene l'epidemiologa Shanna Swan nel suo libro "Countdown", che raccoglie una serie di prove a sipporto della sua tesi: in 40 anni il numero di spermatozoi degli uomini occidentali è precipitato di oltre il 50%. Proiettando questi dati nel futuro, è facile prevedere che dal 2060 i maschi non avranno quasi più capacità riproduttiva.

 

Calo spermatozoi

Le ricerche sul numero degli spermatozoi non sono una novità. Già negli anni '90 alcuni studi si erano soffermati sul conteggio, ma i risultati erano stati fortemente criticati per il modo in cui venivano registrati i conteggi. Così nel 2017, uno studio più approfondito ha provato a mettere ordine nei dati. Gli scienziati hanno scoperto che tra il 1973 e il 2011 il numero di spermatozoi degli uomini occidentali era sceso tra il 50 e il 60%, una media tra l'1 e il 2% l'anno. Ed è a questo conto alla rovescia che fa riferimento il titolo del libro di Shanna Swan.

Countdown

 

Questo calo ha determinato un altro fenomeno: l'aumento degli aborti spontanei e delle anomalie nello sviluppo, come il pene piccolo, l'intersessualità, i testicoli non discesi.

 

Ci sono molti fattori che possono aver determinato questa tendenza. Dal 1973 ad oggi il nostro stile di vita è cambiato, sia nella dieta che nell'esercizio fisico. Ma negli ultimi anni i ricercatori hanno individuato un momento cruciale per la salute riproduttiva degli uomini: la fase fetale.

 

Shanna Swan

È durante la «finestra di programmazione» per la mascolinità - il momento in cui il feto sviluppa le caratteristiche di genere - che un'interruzione nella segnalazione ormonale ha un impatto sulle capacità riproduttive. A causare l'interferenza ormonale sono le sostanze chimiche presenti nei prodotti che utilizziamo tutti i giorni. Sono loro che impediscono agli ormoni di funzionare correttamente nella fasi chiave del nostro sviluppo.

 

Si chiamano «Interferenti endocrini (EDC)» e sono ovunque: nel cibo e nelle bevande, nell'aria che respiriamo, nelle creme e nei detersivi. Hanno natura diversa, possono essere plastiche, pesticidi o additivi chimici, alcuni sono programmati proprio per agire sugli ormoni, come la pillola contraccettiva o i promotori della crescita usati negli allevamenti, ma soprattutto, questi EDC si disperdono nell'ambiente. La madre li trasmette al feto durante la gravidanza.

 

spermatozoi in azione

Anche gli animali sono afflitti dallo stesso problema: i cani da compagnia, per esempio. Studi sui visoni d'allevamento in Canada e Svezia hanno collegato i prodotti chimici industriali e agricoli con il calo degli speramatozoi e lo sviluppo anormale dei testicoli e del pene. Lo stesso effetto è stato osservato negli alligatori in Florida, nei crostacei come i gamberetti nel Regno Unito e nei pesci che vivono a valle dei impianti di trattamento delle acque reflue in tutto il mondo.

 

Anche gli animali che vivono lontani dalle fonti di inquinamento ne sono vittime: un'orca spiaggiata in Svezia nel 2017 è risultata uno degli esemplari biologici più contaminati mai segnalati.

 

infertilita' maschile 4

In alcuni casi, le anomalie osservate nella fauna selvatica sono collegate a composti chimici molto diversi da quelli osservati negli esseri umani. In comune però hanno la capacità di interrompere il normale funzionamento degli ormoni che determinano la salute riproduttiva.

 

Nel Regno Unito, il Dipartimento per l'ambiente, l'alimentazione e gli affari rurali sta attualmente elaborando una strategia in materia di sostanze chimiche che potrebbe risolvere in parte questi problemi. L'UE, nel frattempo, sta modificando le normative sulle sostanze chimiche per evitare che le sostanze vietate vengano sostituite con altre dannose.

 

infertilita' maschile 5

In definitiva, la pressione pubblica potrebbe richiedere interventi normativi più forti, ma poiché le sostanze chimiche sono invisibili - meno tangibili delle cannucce di plastica e dei camini fumanti - potrebbe rivelarsi difficile.

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."