disoccupato suicida

ITALIA, 2019: UNA STORIA TRAGICA CHE RACCONTA DI UN PAESE ALLA FRUTTA - IN CALABRIA UN GIOVANE, DISOCCUPATO DA ANNI, SI SUICIDA QUANDO SCOPRE CHE IL CORSO PER OPERATORI SANITARI E’ FINTO – IL COMANDANTE DEI NAS DI NAPOLI: “IL RAGAZZO È STATO SOPRAFFATTO DALLA DISPERAZIONE QUANDO SI È RESO CONTO DELL'INUTILITÀ DELL' IMPEGNO CHE AVEVA PROFUSO”- 6 ARRESTI, SI POTREBBE CONFIGURARE ANCHE IL REATO DI ISTIGAZIONE DEL SUICIDIO

Tiziana Lapelosa per “Libero quotidiano”

 

disoccupato suicida

Partecipare ad un corso che gli avrebbe assicurato una carta in più da spendere nella caccia (perché in Italia di caccia si tratta) di un posto di lavoro. Scoprire di essere stato raggirato, che i signori così attenti al futuro in realtà non erano altro che truffatori. E uccidersi. È la storia tristissima di un disoccupato che ha preferito la morte ad un futuro fatto di umiliazioni, raggiri, inutili e pesantissimi esborsi di soldi col miraggio di un lavoro che gli avrebbe restituito quella dignità per avere un posto e un ruolo nel mondo.

 

Siamo a Castrovillari, in Calabria, profondo sud, dove un tempo i giovani e le proprie famiglie venivano truffate con fantomatici corsi di computer: uomini e donne si presentavano a casa con tanto di cravatta e tacchi a spillo a proporre la "tangente" per il futuro. Si pagava, il corso iniziava.

 

Una, due, tre lezioni e poi il nulla. E siccome oggi il computer lo sanno usare più o meno tutti e in Italia c' è carenza di operatori socio-sanitari, perché non promuovere dei corsi e rilasciare tanto di attestato da spendere nelle strutture sanitarie sparse per l' Italia? Una occasione da non perdere, avrà pensato Antonio (nome di fantasia), che per «crescere» e vedere la luce ha pure sborsato 2.500 euro. Un mese di lavoro per chi è fortunato, due per chi lo è meno. Una vincita al superenalotto per chi è disoccupato e decide di investire i propri risparmi, o quelli della propria famiglia, per avere poi uno stipendio a fine mese e garantirsi una vita dignitosa.

disoccupato suicida dopo aver scoperto che il corso per operatori sanitari era finto

 

gli avvoltoi Antonio, però, non aveva fatto i conti con gli avvoltoi. «Il giovane, disoccupato da anni, è stato sopraffatto dalla disperazione quando si è reso conto dell' inutilità dell' impegno che aveva profuso», ha raccontato Vincenzo Maresca, comandante dei Nas di Napoli. Quelle lezioni non gli sarebbero mai servite a nulla. Era stato truffato e se ne è accorto prima che venisse aperta una inchiesta sui falsi corsi per diventare Operatori socio-sanitari.

 

La sua storia ora è racchiusa nei faldoni dell' inchiesta che ieri ha portato a sei misure cautelari in carcere emesse dal gip di Castrovillari su richiesta della locale Procura della Repubblica. Si tratta di quattro imprenditori operanti nel settore degli istituti di formazione professionale (due residenti nel Cosentino e due nel Napoletano), e di due dipendenti dell' Asp di Cosenza. Tutti fanno parte, per l' accusa, di una associazione per delinquere finalizzata al rilascio di falsi diplomi di Operatore Socio Sanitario. I Nas hanno anche sequestrato 291 titoli di qualifica professionale illecitamente rilasciati ad altrettante persone.

 

disoccupato suicida

scuola professionale Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i sei avrebbero organizzato, negli anni 2015/2017, più di 30 corsi specifici in una scuola professionale ad Altomonte (Cosenza), chiamata «Sud Europa», senza alcun accreditamento alla Regione Calabria. I giovani desiderosi di trovare un lavoro, e «reclutati» tutti in Calabria, pagavano tra i 2mila e i 2mila e 500 euro per frequentare corsi inutili, fatti male e lontani anni luce da quanto invece dispone la normativa nazionale, che prevede mille ore di corsi con 450 ore di tirocinio.

 

Al contrario, le persone ammanettate offrivano una didattica superficiale, tenevano le pseudo-lezioni all' interno di un ex ospedale a Trebisacce (in provincia di Cosenza), sede di lavoro di due degli arrestati. Il tutto per dare una parvenza di ufficialità alla faccenda. Non si conosce il numero esatto delle persone che vi hanno preso parte. Eugenio Facciolla, procuratore della Repubblica di Castrovillari, ha fatto sapere che le «indagini sono ancora in corso» e che «stiamo verificando anche l' ipotesi di un' istigazione al suicidio» per quanto riguarda la vicenda di Antonio, il disoccupato.

carabinieri nas

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"