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JAMAL EDWARDS, IMPRENDITORE DIGITALE E DA GURU DELLA DISCOGRAFIA ONLINE BRITANNICO, È MORTO A 31 ANNI LA SCORSA DOMENICA PER UNA “MALATTIA IMPROVVISA” – EDWARDS È STATO UNO DEI PRIMI A FARE SUCCESSO GRAZIE A YOUTUBE, ANNI PRIMA DELL'ESPLOSIONE DELLA PIATTAFORMA E DELLO STREAMING, DOVE TRASMETTEVA INTERVISTE E VIDEOCLIP MUSICALI – EDWARDS ERA CONSIDERATO DI UNA DELLE FIGURE PIÙ INFLUENTI DELLA NUOVA SCENA MUSICALE ED ERA STATO ANCHE...

Mattia Marzi per "il Messaggero"

 

jamal edwards 1

«Quando ho cominciato YouTube era nata appena da un anno. Avevo ricevuto una videocamera come regalo per Natale e cominciai a usarla per dare un'opportunità ai miei amici che non avevano chance di essere notati da Mtv. Ovviamente mi guardavano tutti come se fossi un pazzo, a credere che potessi competere con le multinazionali»: era il 2014 e Jamal Edwards ricordava così, ai microfoni della Bbc, come ebbe inizio la sua scalata al successo da imprenditore digitale e da guru della discografia 3.0, quella dell'era del web e delle piattaforme. 

 

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Classe 1990, Edwards è morto a soli 31 anni la scorsa domenica: le cause del decesso non sono state rese note e la madre, la cantante Brenda Edwards (divenuta una mezza celebrità nel Regno Unito nel 2005 dopo essersi classificata quarta alla seconda edizione della versione britannica di X Factor, per poi conquistare qualche anno dopo un ruolo nel musical del Queen We Will Rock You), si è limitata a parlare di una «malattia improvvisa». 

 

I MESSAGGI 

Due settimane fa, lo scorso 8 febbraio, Jamal Edwards era stato tra gli ospiti dei Brit Awards, i premi musicali più importanti nel Regno Unito. E sabato sera, poche ore prima del decesso, si era esibito come dj in un club di Londra, il Bubba Oasis, nel quartiere di Angel. La notizia della sua morte è stata accolta con enorme tristezza nel Regno Unito. 

 

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Non solo da artisti come Rita Ora, Big Narstie, Mahalia, Tom Grennan, tra i tanti protagonisti della scena pop, rap e urban lanciati negli ultimi quindici anni dalla sua piattaforma video-musicale online Sbtv, oltre a Ed Sheeran, Dave, Skepta, Jessie J, Emeli Sandé, Stormzy, passati per il suo canale YouTube ancor prima di diventare star da milioni di copie vendute e premi vinti in tutto il mondo. Ma anche dalle più alte figure istituzionali britanniche. 

 

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A partire dal principe Carlo, che ha ricondiviso su Twitter una foto scattata in compagnia del giovane imprenditore dopo averlo insignito, nel 2014, quando aveva solamente 24 anni, dell'onorificenza reale di Member of the Order of the British Empire (MBE) per il suo contributo al settore musicale: «Quello che ha fatto nel mondo della musica è stato fonte di ispirazione per molti», ha sottolineato il principe, che aveva nominato Jamal Edwards anche ambasciatore del Prince' s Trust, il suo ente di beneficenza per aiutare i giovani a lanciare le proprie startup. 

 

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Sbtv, l'azienda fondata da Edwards nel 2006, fino a quel momento aveva raggiunto una fortuna stimata in 8 milioni di sterline (9,6 milioni di euro): «Tutti nella mia zona facevano i rapper. Pensai: Se lo fanno tutti, ci voglio provare anche io. Ma mi piacerebbe provare a fare qualcosa di diverso, di originale raccontava Edwards, nato e cresciuto nel quartiere londinese di Acton - mi domandavo: Perché non trovo online i video degli artisti che mi piacciono?. Così cominciai a pubblicarli io, quei video, filmando le performance degli artisti della mia zona. Solo che io all'epoca ero troppo giovane e non mi rendevo nemmeno conto di quello che stavo facendo». 

 

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LE VISUALIZZAZIONI 

L'imprenditore fu tra i primi a fare successo grazie a YouTube, anni prima dell'esplosione della piattaforma e dello streaming. Sul canale ufficiale della sua Sbtv trasmetteva interviste e videoclip musicali. Molti dei vecchi contenuti che in questi quindici anni hanno permesso al canale di superare il milione di iscritti e di sfiorare il miliardo di visualizzazioni complessive per i video caricati sono tornati a circolare sui social ieri dopo la diffusione della notizia della morte di Edwards: tra questi una clip che ritrae uno sbarbatello Ed Sheeran, all'epoca 19enne, alle prese nel 2010 con una performance in studio di You Need Me, I Don't Need You, uno dei brani inclusi nel suo album d'esordio + (che qualche anno più tardi avrebbero reinterpretato anche i nostri Maneskin).

 

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«Fu a te che concessi la mia prima intervista. Avevi visto che c'era del potenziale in me prima di chiunque altro», ha scritto su Instagram Rita Ora, oltre 20 milioni di copie vendute in tutto il mondo tra album e hit come Your Song, Anywhere, Let You Love Me, tra le tante star della musica britannica ad essere lanciate da Jamal Edwards e dalla sua Sbtv. A chi gli domandava quale fosse il segreto per avere un successo come il suo l'imprenditore rispondeva secco: «Prova di tutto, non aver paura di fallire: questo è il mio consiglio».

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