chiara ferragni liliana segre

JENA: "SIAMO RIDOTTI COSI' MALE CHE PERFINO PER SPIEGARE L'OLOCAUSTO C'E' BISOGNO DELL'INFLUENCER CHIARA FERRAGNI" - LA MOSSA ASTUTA DI LILIANA SEGRE CHE, DOPO AVER INVITATO CHIARA FERRAGNI AL MEMORIALE DELLA SHOAH A MILANO, SI FA IMMORTALARE CON L’INFLUENCER PER "PARLARE" AI PISCHELLI: “HO PENSATO FOSSE LA PERSONA GIUSTA DA COINVOLGERE. PER I GIOVANI IL FUTURO È PIÙ IMPORTANTE DEL PASSATO” – E L’INFLUENCER NON SI LASCIA SCAPPARE L’OCCASIONE DI SCODELLARE SU INSTAGRAM UNA FOTO IN POSA CON LA SENATRICE: AL MOMENTO LA VISITA AL MEMORIALE È SOLO RIMANDATA, MA…

 

Jena per “la Stampa”

"Siamo ridotti cosi' male che perfino per spiegare l'Olocausto c'e' bisogno dell'influencer Chiara Ferragni"

 

Francesco Moscatelli per “la Stampa”

 

chiara ferragni liliana segre

«Io ho provato a essere una reietta e in un certo senso sono ancora vittima dell'odio dei leoni da tastiera, tanto che la mia carissima amica ministro Lamorgese circa tre anni fa mi ha imposto la scorta. A settembre compirò 92 anni. I miei carabinieri, che ormai fanno parte della mia famiglia, mi hanno detto che sono la più vecchia in Italia ad avere la scorta. Evidentemente qualcuno mi ritiene ancora pericolosa».

 

Liliana Segre interviene al Memoriale della Shoah di Milano insieme al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e al capo della polizia Lamberto Giannini per il convegno dell'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori del Viminale. Un luogo simbolico, sottolineano tutti gli ospiti, perché la persecuzione subita dagli ebrei è l'emblema di tutte le persecuzioni. La senatrice a vita, che poche ore prima ha ricevuto la visita di Chiara Ferragni, si concentra sull'importanza di sconfiggere le discriminazioni anche sui social e sulle nuove piattaforme virtuali. Sorride Liliana Segre, come sempre fa quando davanti a lei ci sono dei giovani a cui vuole trasmettere il suo amore per la vita, ma le sue parole sono dure, amare, difficili da mandare giù.

 

liliana segre

«Essere qui per me è sempre un momento personale di grande emozione perché il luogo riporta alla mia mente quello che ho vissuto: vedersi praticamente strappare tutto, strappare la vita - confida -. Quando questo luogo ha preso forma ci siamo messi d'accordo sul fatto che la parola scritta a caratteri cubitali all'ingresso fosse indifferenza. L'indifferenza ha tuttora una grandissima parte nel mondo di oggi perché è molto più facile voltarsi dall'altra parte: se una cosa non mi riguarda non mi preoccupo se qualcun altro è vittima di odio, violenza e forse anche di morte. Ogni volta che la vita mi ha dato occasione di combattere l'odio, visto che ne sono stata vittima in prima persona, io ci ho provato».

 

chiara ferragni 6

E vuole continuare a farlo in tutti i modi e con tutti gli strumenti possibili, come aveva spiegato già alcune settimane fa invitando proprio Chiara Ferragni a visitare il Memoriale: «Trascorrendo molto tempo con i miei nipoti ho capito che il mondo è cambiato. E siccome oltre che intelligente e con 27 milioni di follower, Chiara Ferragni si è già impegnata con il marito Fedez in iniziative civili e sociali, ho pensato fosse la persona giusta da coinvolgere».

 

L'ha ribadito ieri, interpellata sul significato di questo incontro: «Bisogna capire che per i giovani il futuro è più importante del passato». La risposta della Ferragni è arrivata via Instagram con una foto scattata ieri mattina e una didascalia che preannuncia un suo impegno in prima persona (l'ipotesi è una visita insieme in autunno): «Dopo le nostre chiacchierate telefoniche, oggi ho avuto il piacere di conoscere di persona la senatrice Liliana Segre. La sua storia e la sua determinazione mi hanno molto colpito». Chissà se hanno colpito anche gli studenti dell'istituto tecnico «Oriani Mazzini» che ascoltano la senatrice a vita mentre il soffitto dell'auditorium «Nissim», che si trova proprio sotto le rotaie della stazione Centrale, trema per il passaggio dei treni ad alta velocità.

 

liliana segre 1

Un rumore in netto contrasto con il silenzio dei vagoni di legno, immobili sul vicino binario 21, che ottant' anni fa trasportarono migliaia di ebrei italiani nei campi di sterminio nazisti. Presente e passato. E un odio che sembra replicarsi come una pianta infestante. «Di manifestazioni di odio ne vediamo tante, non soltanto per il momento difficile che il nostro Paese, come altri, sta vivendo - conferma il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, spiegando che nel 2021 sono state 449 le segnalazioni giunte all'Osservatorio -. Questi episodi sono accomunati da una matrice di discriminazione verso chi è diverso per colore della pelle, religione, identità di genere e disabilità. Vedo gruppi di giovani che prendono di mira chi è diverso con grande cattiveria, e sul web con viltà, nascondendosi dietro una tastiera, e anche questo dà molto dolore».

chiara ferragni 8

 

Anche il capo della polizia Lamberto Giannini sottolinea l'aumento dei reati d'odio sul web e invita a respingere «l'idea cospirazionista e del nemico: lo possono fare le forze di polizia ma anche la scuola e la cultura».

LEGGI ANCHE:

 

 

 

Articoli correlati

LILIANA SEGRE HA INVITATO CHIARA FERRAGNI AL MEMORIALE DELLA SHOAH. E FEDEZ RISPONDE...

\'SE LA FERRAGNI FUNZIONA, IO LA VOGLIO AL MEMORIALE\' - E INUTILE CHE VI INDIGNATE PER LILIANA SEGRE

 

Chiara Ferragni compleanno a Palermochiara ferragni 7liliana segre 8liliana segre 1Chiara Ferragni compleanno a Palermoliliana segre 6liliana segre 4chiara ferragni 6liliana segre 2chiara ferragni 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…