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JESSICA RIZZO RACCONTA LA SUA ASCESA NELL’HARD: “A FINE ANNI 80’ CON MIO MARITO AMAVANO RIPRENDERCI CON UNA TELECAMERA MENTRE FACEVAMO SESSO - AMICI SCAMBISTI, CON CUI VEDEVAMO QUESTI VIDEO, CI DISSERO CHE UN REGISTA CERCAVA COPPIE PER GIRARE DEI FILMINI AMATORIALI, COSÌ IO E MIO MARITO MUNITI DI PARRUCCHE E MASCHERINE E..." - “GLI UOMINI E LE TRANS MI PIACCIONO, LE DONNE NO. SONO UNA DELLE POCHE ETERO RIMASTE" - FOTOGALLERY HOT

Mattia Pagliarulo per Dagospia

 

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Una donna normale, la classica donna della porta accanto che è diventata Star quasi per caso: questa è l’avvincente e trasgressiva storia di Eugenia Valentini alias Jessica Rizzo, 54enne originaria di Fabriano che vanta 13 premi Oscar del porno vinti, 250 film di genere all’attivo e centinaia di spettacoli hard calcando i palchi dei più importanti locali del settore a luci rosse a livello internazionale.

 

Signora Rizzo, lei è una delle pornostar italiane più apprezzate e riconosciute a livello internazionale, com’è cominciata la sua carriera nel mondo dell’eros?

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Parto con il risponderti che mai nella vita avrei pensato di diventare pornostar, ero una donna riservata che amava trasgredire e vivere la sessualità in maniera libera, ma non avevo nessuna intenzione di espormi principalmente per la mia educazione familiare.

Verso la fine degli anni 80’ con mio marito amavano riprenderci con una telecamera mentre facevamo sesso, ci eccitava quasi di più riguardarci che fare sesso, anche riguardandoci si riaccendeva la voglia e facevano ancora sesso, era un circolo vizioso.

 

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Dopo di che abbiamo iniziato a riguardarci non più da soli ma in compagnia di amici scambisti; questi amici ci informarono che un regista cercava coppie per girare dei filmini amatoriali, così io e mio marito Marco muniti di parrucche e mascherine per camuffarci ci siamo lanciati in questa avventura per puro esibizionismo e divertimento, mai ci è passato per la testa di far diventare tutto ciò una professione.

 

Poi però qualcosa andò storto e come un fulmine a ciel sereno è esplosa la notizia, e lei si ritrovò sulla bocca di tutti.

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Esattamente. Correva l’anno 1991 e nel cinema porno della mia città natale Fabriano venne esposta una locandina con un primo piano del mio viso per la promozione di un mio film amatoriale, avevo la mascherina e la parrucca bionda e liscia ma ugualmente mi riconobbero tutti.

 

Mia madre mi chiamò sconvolta per sapere se ero veramente io, negai l’evidenza! La notizia in tempi record diventó un caso nazionale e non si limitò solo a chiacchiere di paese. Presi mio marito da parte e gli dissi che non potevamo più nasconderci, era giunto il momento di gettare maschere e parrucche e palesarci, così arrivarono le copertine dei giornali, centinaia di articoli, ospitate televisive, eventi e da lì diventai Jessica Rizzo. Io lavoravo come ragioniera nei giorni feriali e come cantante nei giorni festivi, facevo parte dell’orchestra di 12 elementi “Giancarlo e i notturni” ed eravamo sempre in giro tra feste di piazza, balere e sagre paesane, quindi per cause di forza maggiore lasciai tutto e mi buttai a capofitto nel mondo del porno.

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Che ricordi ha di Moana Pozzi? Altra colonna portante di questo mondo...

Di Moana ho bei ricordi, la ricordo come una donna molto triste, qualcosa in lei è nella sua vita non andava, era a mio avviso in carenza affettiva. Era una donna intelligente ed è del segno zodiacale del Toro come la sottoscritta, noi siamo dei grandi lavoratori, precisi, meticolosi.

 

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Trattò malissimo mio marito sul nostro primo set professionale, sapendo che era alle prime armi gli disse: “io non ho tempo da perdere, fattelo diventare duro subito perché io non ho voglia di perdere tempo con te, devi essere bravo!” Lui rimase terrorizzato, ma io l’ho aiutato. Moana e mio marito dovevano girare una scena all’aperto sul cofano della macchina, io mi nascosi dietro ad un cespuglio e iniziai a masturbarmi, so che lui impazziva per questo, così mentre scopava Moana guardava me, era eccitatissimo ed in tiro, la scena andó benissimo e Moana gli fece tanti complimenti.

 

Nonostante le chiacchiere penso che Moana sia morta, negli ultimi mesi prima di sparire era uno scheletro...mi ero molto spaventata a vederla così, andai subito a farmi mille analisi, pensavo fosse una malattia venerea a ridurla così e che ci avesse contagiati tutti, invece ero sana come un pesce quindi capii che soffriva di una malattia non infettiva ma molto grave, mi è dispiaciuto molto vederla in quelle condizioni.

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Valentine Demy, Luana Borgia, Cicciolina, Barbarella, Milly D’Abbraccio, Eva Henger e Rossana Doll sono insieme a lei le indiscusse storiche dive dell’hard, ci parli di loro a ruota libera...

Non le conosco, ci incontravamo ad eventi e ci salutavamo, non ci siamo mai frequentate. Cicciolina la incrocio ogni tanto al supermercato...tutte loro facevano parte dell’agenzia di Riccardo Schicchi, io ero per conto mio quindi nemmeno volendo c’era il modo di vedersi.

La “Jessica Rizzo Communication” era mia, io facevo la produttrice, la regista, l’attrice, mi occupavo in toto di tutto.

 

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E con Rocco Siffredi ha mai lavorato?

Si, quando era un attore come tanti, non era il colosso e l’icona di oggi. Era agli inizi della sua carriera, lo ricordo educato, gentile e a modo, poi con lui non ho più lavorato.

 

Lei ha inventato anche il genere amatoriale nel porno, le piaceva di più girare film professionali o filmini amatoriali?

Il professionale non mi ha mai entusiasmato, troppo costruito, troppo freddo. Io amo l’amatoriale così posso godere e fare ciò che voglio. Io ho inventato come giustamente hai detto il genere amatoriale, filmini senza una vera e propria trama con protagoniste casalinghe e persone della porta accanto senza tagli in cui davo la massima libertà di godere in maniera naturale e non impostata, nessuno ci scommetteva una lira, invece questo genere ebbe un successo clamoroso!

 

Cosa pensa delle pornostar emergenti che entrano nel mondo nell’hard in questi anni?

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Che non conosceranno mai il “divismo”! Non diventeranno mai icone come lo siamo state noi della vecchia scuola, saranno delle meteore. Il mondo dell’hard è scaduto, internet ha ammazzato il mercato, poi il mondo del porno attuale non mi interessa, non lo seguo.

 

Come vive il passare del tempo su di lei? Qualche ruga in più sul viso, qualche kilo in più sono un problema?

Lo vivo con serenità, io sono di natura positiva. Sono più interessata al cervello che al corpo, quello mi spaventa di più che invecchi. D’altronde non si può avere sempre vent’anni, uno fa quel che può per tenersi su al meglio, non sono contro la chirurgia estetica sia chiaro, sono contro gli abusi della stessa. Io non bevo, non fumo...ma alla cioccolata non rinuncio per niente al mondo!

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Cosa ne pensa della moda del big bamboo e della moda delle cougar e milf?

Siamo messi male in Italia se le donne devono andare in Africa a cercare il big bamboo, qui in Italia ce n’è di materia prima buona, basta cercare...però se sono soddisfatte così fanno bene! Per quanto riguarda la moda milf-cougar penso che a questi ragazzini che vanno in cerca della donna matura manchi o sia mancata la figura materna, le famiglie odierne sono sempre più disgregate. Io questa voglia dei giovani di scoparsi le donne di una certa età non la vedo come una cosa normale, penso che tra coetanei ci si capisce di più, io con un ventenne non saprei che farci!

CLUB PRIVE DI JESSICA RIZZO - IL MONDO DI ATLANTIS

 

Riuscirebbe a vivere senza sesso?

No! Oramai mi sono abituata troppo bene, più lo faccio e più voglio farlo. Con mio marito siamo una coppia apertissima, facciamo sia le cose insieme sia le cose per conto nostro.

Gli uomini e le trans mi piacciono, le donne invece non mi eccitano, mi ritengo una delle poche eterosessuali rimaste. Ho fatto tante scene lesbo nei miei film, circa 500, quindi posso rispondere con certezza che le donne non mi piacciono!

 

Chi è l’uomo ideale per Jessica Rizzo?

CLUB PRIVE DI JESSICA RIZZO - IL MONDO DI ATLANTIS

Il mio uomo ideale è senza alcun dubbio Alain Delon nonostante non sia più di primo pelo. Poi vorrei trovare un uomo bello come Gabriel Garko e intelligente come Maurizio Costanzo! Sarebbe fantastico!

 

Di cosa si occupa oggi e cosa vorrebbe fare che in quasi 30 anni di carriera ancora non ha fatto?

Attualmente sono la direttrice artistica di un club privè bellissimo a Roma che si chiama Il Mondo di Atlantis; il locale è molto elegante ed è frequentato da un ceto medio alto, per la maggior parte vengono a trovarci liberi professionisti. Ho due sogni nel cassetto: scrivere un libro sulla mia vita e perché no, prendere parte come concorrente ad un reality show televisivo. Ho parlato con amici che hanno partecipato a L’Isola dei Famosi e mi hanno detto che è durissima, ma accetterei la sfida, ne approfitterei per perdere qualche chiletto...

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