UN LAIDO DIETRO L'ANGOLO - A ROMA UN 70ENNE SEGUE UNA RAGAZZINA DI 11 ANNI ALL’USCITA DA SCUOLA, SI INFILA NEL PORTONE DEL PALAZZO, ENTRA IN ASCENSORE CON LEI E LE METTE LE MANI ADDOSSO - LA PICCOLA URLA E RIESCE A RICHIAMARE L’ATTENZIONE DEL PADRE CHE RIESCE A BLOCCARE IL MANIACO CHE PERO’ SUBITO DOPO SE LA DA' A GAMBE - INIZIA UN INSEGUIMENTO CHE FINISCE CON…

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Fulvio Fiano per il “Corriere della Sera - Edizione Roma”

 

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Segue una ragazzina all'uscita da scuola, si infila nel portone del palazzo, entra in ascensore con lei e qui le mette le mani addosso. L'autore è un 70enne, la vittima di anni ne ha undici. Le sue urla hanno richiamato il padre che la aspettava in casa e che dopo un' inseguimento ha bloccato l'aggressore fino a farlo arrestare. È accaduto venerdì a San Basilio. Ieri c' è stata la convalida del fermo chiesto dai pm Claudia Alberti e Maria Monteleone, l' accusa è violenza sessuale aggravata dall' età della vittima.

 

Sono stati minuti di terrore per la ragazza di una scuola media nel quartiere a est di Roma. L'11enne abita vicino all' istituto dove frequenta la prima classe e i genitori, anche per questo, hanno deciso che potesse tornare da sola a casa a fine lezioni, mai potendo immaginare la presenza di un maniaco.

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E invece il 70enne, Francesco P. di Siracusa ma residente da anni a Roma, era evidentemente appostato in zona e quando ha individuato la potenziale vittima, ha preso a seguirla senza curarsi della folla di alunni, docenti e genitori davanti alla scuola. Anzi, forse contando proprio della confusione per non essere notato. Resta da capire se l'uomo avesse studiato il percorso della ragazza nei giorni precedenti, ma sembra più probabile che abbia agito d'impulso. E questo non fa escludere che abbia avuto comportamenti simili anche in passato anche se a suo carico non compaiono denunce.

 

Ignara di tutto, l'11enne ha varcato il portone di casa e poi è entrata in ascensore. Alle sue spalle, l'uomo ha approfittato del varco lasciato aperto da un'altra persona che usciva dal palazzo e con un breve scatto ha raggiunto la vittima nella cabina. Quando le porte si sono chiuse, il 70enne ha abbracciato la ragazza, ha iniziato a toccarla e ha provato a baciarla.

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La salita al quinto piano deve essere sembrata infinita, ma per fortuna le sue urla hanno raggiunto il padre che era pronto ad accoglierla sull' uscio di casa. Il tempo di realizzare quanto era appena successo e l'uomo si è lanciato per le scale per raggiungere il 70enne, che intanto aveva premuto il pulsante del piano terra.

 

L'inseguimento è finito nell' androne del palazzo dove il padre della ragazza ha bloccato l'uomo, affidandolo alla vigilanza dei vicini. Poi è risalito a sincerarsi delle condizioni della figlia ma quando è ridisceso l'aggressore era fuggito di nuovo con insospettabile agilità e determinazione. Il nuovo inseguimento si è completato stavolta all'interno del cortile della scuola della figlia, dove l'aggressore si era rifugiato per confondersi con i presenti.

Stavolta però, con l'aiuto dei bidelli, non ha avuto altre possibilità di divincolarsi ed è stato affidato alla polizia chiamata sul posto. Sentita dagli agenti per ricostruire i fatti, la ragazza ha detto: «Ora ho paura, non prenderò più l' ascensore».

 

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