luigi mario calabresi

“ALCUNI HANNO FATTO CARRIERA IN AZIENDE E NEL MONDO DELLA COMUNICAZIONE: COME POTEVANO SPIEGARE CHE STAVANO DALLA PARTE DEI BRIGATISTI A FIGLI E NIPOTI?” – MARIO CALABRESI RACCONTA IL SUO ULTIMO LIBRO E SI TOGLIE QUALCHE MACIGNO DALLE SCARPE: “HO SEMPRE STRETTO LA MANO A TUTTI COLORO CHE ME LA PORGEVANO, MA A TRE PERSONE MI SONO RIFIUTATO. SONO…” – VIDEO

 

 

aldo cazzullo mario calabresi bookcity

Paolo Virtuani per il “Corriere della Sera”

 

«Una cosa non l' ho mai raccontata: ho sempre stretto la mano a tutti coloro che me la porgevano, ma a tre persone mi sono rifiutato. Quando hanno avanzato la loro mano verso di me, la mia l' ho portata dietro la schiena. È stato il mio modo di dire "Non avete mai detto la verità, ma io la conosco e so il ruolo che avete avuto"».

 

mario calabresi quello che non ti dicono

Nell' intenso incontro (a distanza per ragioni di Covid) con Aldo Cazzullo nell' ambito di BookCity Milano, Mario Calabresi ha svelato particolari inediti della sua vita e della genesi del suo ultimo libro, Quello che non ti dicono , incentrato sulla tragica vicenda di Carlo Saronio, rampollo dell' alta borghesia milanese e simpatizzante dei movimenti di sinistra più estremisti degli anni Settanta.

 

Poi, da quelli che credeva compagni, rapito per finanziare la lotta armata e assassinato.

L' appello di Calabresi ricorda il famoso «chi sa parli» di Otello Montanari, l' ex partigiano che nel 1990 invitò a raccontare i fatti più oscuri del dopoguerra, come ha sottolineato Cazzullo nel corso della video-intervista. La richiesta del figlio del commissario ucciso a Milano nel 1972 si rivolge alla «zona grigia», ai simpatizzanti - proprio com' era Carlo Saronio - che hanno consentito al terrorismo brigatista di proseguire fino agli anni Ottanta.

luigi calabresi

 

 «C' è chi dice che del terrorismo non si sanno ancora molte cose importanti. Penso invece che la verità storica sia presente, anche se mancano parti di quella giudiziaria», chiarisce Calabresi. «Ai processi è emerso un quadro preciso della parte stragista legata all' estrema destra e ad ambienti deviati dello Stato, e anche di quella legata alla sinistra extraparlamentare. È come avere di fronte un mosaico: da lontano si capisce il soggetto, quando ci si avvicina si nota che mancano delle tessere. Vorrei che queste tessere venissero ricomposte dai tanti che in quel periodo fiancheggiavano i terroristi».

 

Secondo Calabresi a distanza di decenni permane un atteggiamento che non esita a definire omertoso. «Qualcuno a sinistra si è offeso perché pensa che l' omertà sia legata solo alla mafia. Io vorrei che i ragazzi di quella generazione, che ora sono dei nonni, uscissero dal loro silenzio. Penso che non abbiano mai voluto raccontare la verità per un motivo: hanno voluto difendere le loro carriere».

 

paolo e mario calabresi con la madre gemma

L' accusa, per nulla velata, è di non essere stati in grado di assumersi le responsabilità di quanto avevano fatto in quegli anni di gioventù. «Alcuni hanno fatto carriera in aziende e nel mondo della comunicazione: come potevano spiegare che stavano dalla parte dei brigatisti a figli e nipoti? Si può anche non rivangare il passato, ma c' è un passaggio fondamentale - dice ancora Calabresi -: la violenza e il suo rapporto con la politica.

La violenza ha causato distruzione e ha chiuso la possibilità di cambiamento sociale.

Quella stagione ha liberato germi che vivono ancora oggi».

 

Resta una domanda: chi sono le tre persone alle quali si è rifiutato di stringere la mano?

pagina-lotta-continua - delitto luigi calabresi

«Per l' omicidio di mio padre sono stati condannati in quattro: il mandante morale, il capo del servizio d' ordine di Lotta continua - ancora latitante a Parigi -, chi ha sparato e chi ha guidato l' auto. Ma sappiamo anche chi ha acquistato le armi, chi le ha custodite, chi ha fatto i sopralluoghi, chi faceva il palo, chi ha seguito per giorni l' auto di mio padre. Questi non sono mai stati processati perché mancavano gli elementi. Ma non hanno nemmeno mai parlato. A tre di loro ho rifiutato la stretta di mano».

luigi calabresi ferma un manifestante adriano sofri giorgio pietrostefani e ovidio bompressiadriano sofri, il suo avvocato massimo di noia e giorgio pietrostefani delitto luigi calabresiIL LUOGO DELL OMICIDIO DI LUIGI CALABRESI francobollo per Luigi Calabresigemma calabresi con i figli paolo, mario e luigiadriano sofriGemma Capra (c), vedova del commissario Luigi Calabresi, durante i funerali nel 1972 a Milanodelitto luigi calabresiI RILIEVI DOPO L OMICIDIO DI LUIGI CALABRESIGiorgio Pietrostefani - Omicidio Luigi CalabresiIL COMMISSARIO LUIGI CALABRESI IL CORPO DI LUIGI CALABRESIOvidio Bompressi - Omicidio Luigi Calabresiovidio bompressi giorgio pietrostefaniI FUNERALI DI LUIGI CALABRESIomicidio luigi calabresi a milano 17 maggio 1972 carlo saronioLUIGI CALABRESIovidio bompressi con la moglie aldo cazzullo mario calabresi bookcity 1leonardo marinoomicidio calabresiluigi calabresi busto dedicato alla memoria di luigi calabresialceste campanile

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