cavallo

“AVEVO AFFIDATO LA MIA PICCOLA AD UN ISTRUTTORE, NON A UN "ORCO". E DI QUESTO NON RIESCO A DARMI PACE” - PARLA LA MADRE DI UNA DELLE VITTIME DI ABUSI SESSUALI AL MANEGGIO: "AVEVA 14 ANNI QUANDO QUEL MOSTRO L'HA PLAGIATA. CHE RABBIA! RICATTI SU RICATTI, TROPPI SILENZI DAL MONDO DELL'EQUITAZIONE. SOLIDARIETA’? ZERO. E FA MALE DA MORIRE. PERSINO GLI EX COMPAGNI DI EQUITAZIONE DI AURORA L' HANNO TAGLIATA FUORI, NESSUNO LE HA ESPRESSO SOLIDARIETÀ

Daniela Cotto per la Stampa

 

 

cavallo

 «Scusi, ma quando ne parlo mi torna la rabbia. Non è facile sapere che tua figlia è stata abusata, aveva 14 anni quando quel mostro l' ha plagiata. Il suo giochino è andato avanti due anni, fino a quando non l' ho scoperto leggendo i messaggi su Instagram». Paola, 42 anni insegnante nelle Marche, singhiozza. È difficile la strada di questa mamma che ha scelto di infrangere il muro del silenzio denunciando sia alla giustizia ordinaria che a quella sportiva, con l' aiuto del «Cavallo Rosa».

 

Lui, l' istruttore federale di terzo livello, ha avuto una sentenza di condanna a due anni e quattro mesi (pena sospesa) per atti sessuali con una minore. La ragazzina all' epoca dei fatti aveva 14 anni, lui 39. Nelle carte della giustizia ordinaria si legge: «...cedeva all' invito dell' imputato di recarsi in camera sua verso le ore 0:30. In quell' occasione veniva consumato un rapporto completo. A seguito di ciò l' imputato diveniva più dolce nei confronti di ...».

 

È un altro caso del #MeToo dell' equitazione, lo scandalo che ha investito la federazione italiana sport equestri dopo la vicenda che ha portato alla radiazione di due istruttori (Blasi e Mazzi) e all' arresto di un proprietario di maneggio a Caserta e di una ex stella dell' ambiente in Alto Adige (Karl Wechselberger).

CAVALLO

 

Paola, racconti.

«Aurora (nome di fantasia) ha iniziato ad andare a cavallo all' età di 7 anni. Per seguire lei anche il mio ex marito ed io frequentavamo il maneggio e il proprietario, che è anche istruttore. Mai avrei immaginato di vivere un simile incubo. Noi con quel signore abbiamo festeggiato compleanni, trascorso weekend... Una situazione devastante».

 

Quando ha scoperto che sua figlia si portava dentro questo segreto?

«Tardi e me ne faccio una colpa. Io avevo affidato la mia piccola ad un istruttore, non a un "orco". E di questo non riesco a darmi pace. Avevo fiducia in lui, ero contenta perché faceva sport all' aria aperta e l' equitazione è la sua passione. Una sera ho trovato un biglietto sul cruscotto dell' auto e dà lì mi si è accesa la classica lampadina. Poi ho scoperto tutto».

 

La sua reazione di madre?

«Ero una furia, ho portato via mia figlia e il cavallo. Poi ho affrontato la moglie di quell' uomo. Mi sembrava incredibile che potesse non sapere. La vita di Aurora si è sciolta in un giorno. Ha perso la persona di cui pensava di essere innamorata e il suo sport. Anche gli amici le hanno voltato le spalle.

molestie al maneggio

 

Sono stati anni difficili. Quell' uomo l' ha allontanata da tutti noi. Le aveva impedito di parlare, di uscire con i compagni di scuola, di andare alle feste, di fare una vita normale. Grazie al sostegno della mia famiglia ho portato avanti la battaglia. L' abbiamo affrontata con il mio ex marito e il mio compagno. Insieme abbiamo deciso di denunciare. Questi personaggi devono essere radiati».

 

Una strada tortuosa.

«Sì, anche dolorosa. All' inizio lei non collaborava, subiva l' influenza dell' istruttore. Le aveva detto di tacere. Il sogno era un futuro di vita insieme in un maneggio. E le aveva promesso di non presentarsi neanche in udienza per non metterla in difficoltà. Invece, una mattina è venuto in aula rompendo il tacito accordo. Lei è scoppiata in lacrime, aveva realizzato che il sogno era finito. Da lì Aurora ha iniziato a raccontare».

 

E cosa ne è uscito?

MANEGGIO

«Ricatti su ricatti. All' inizio, quando si avvicinava, Aurora aveva paura. Poi lui ha iniziato a manipolarla, facendole capire che se non si concedeva ci sarebbero state conseguenze sulla sua attività sportiva. Dalle carte emerge tutto».

E poi?

«Il destino è strano. Pensi che durante la vicenda ho avuto in classe la figlia dell' istruttore. Io insegno ai piccoli, e lei mi ha parlato di Aurora. "C' era una ragazzina simpatica che veniva al maneggio, era mia amica ma adesso non viene più", mi ha detto una volta. Io con la bimba dell' uomo che ha molestato mia figlia ho rispettato il ruolo, quello che avrebbe dovuto fare lui ».

 

Ha chiesto aiuto?

«Nessuno si è fatto avanti per vie ufficiali. Mi sono sentita molto sola».

 

Nell' ambiente ha trovato solidarietà?

«Zero. E fa male da morire. Persino gli ex compagni di equitazione di Aurora l' hanno tagliata fuori, nessuno le ha espresso solidarietà, anzi. Sui social postano messaggi in cui appoggiano l' istruttore. L' omertà però va combattuta. Io voglio giustizia. Per mia figlia, per la nostra famiglia e per uno sport migliore».

cavallo

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."