cristina scuccia suor

“LA CASTITÀ? NON SI PUÒ LIMITARLA ALLA FORMULA 'NIENTE SESSO'..." - CRISTINA SCUCCIA RACCONTA IL SUO CONGEDO DALL’ABITO DA SUORA: “SI PUÒ ESSERE PURI NEI PENSIERI. SE SI SCEGLIE UNA VITA IN CONVENTO IL SESSO NON È LA PRIMA MANCANZA CHE SI AVVERTE. PERÒ DURANTE LA FORMAZIONE LA FRAGILITÀ UMANA VA AFFRONTATA ELIMINANDO QUALSIASI TABÙ. MI È SUCCESSO DI VEDERE SORELLE CHE CAMBIAVANO CANALE SE IN TV C'ERA UN FILM CON LA SCENA DI UN BACIO. LA BELLEZZA STA NEL DONARE AGLI ALTRI CIÒ CHE SI AVVERTE A LIVELLO EMOZIONALE…”

Pasquale Elia per il “Corriere della Sera”

 

CRISTINA SCUCCIA - SUOR CRISTINA

Mai provato sensi di colpa per la scelta fatta, ma la paura di deludere sì. E anche tanto. «Ho sempre avvertito una grande responsabilità nell'indossare l'abito monacale e quando ho capito che avrei lasciato per sempre quella tonaca ho temuto che qualcuno sarebbe rimasto deluso dalla mia decisione», ragiona con serenità Cristina Scuccia, 34 anni, l'ex suora che però ex non lo sarà mai. Perché, sottolinea con sicurezza, «la mia fede non è crollata e continuerò a diffondere il messaggio evangelico anche senza il velo».

 

Oggi, della «sorella» pop che sbalordì milioni di persone con la sua cover di «No One» di Alicia Keys, resta intatta quella grinta che tirò fuori quando nel 2014 si presentò sul palco di «The Voice of Italy» lasciando dietro di sé tutti gli altri concorrenti di parecchie lunghezze. Poi arrivarono gli impegni per i musical «Sister Act» e «Titanic», per il programma tv «Ballando con le stelle» e per la registrazione di due album.

cristina scuccia 2

 

Insomma, un ottovolante di emozioni sul quale era difficile restare in equilibrio. E allora le sicurezze di una tranquilla esistenza condotta tra le mura dell'Istituto religioso delle suore Orsoline della Sacra Famiglia sono iniziate a vacillare: «Non riuscivo più a capire chi fossi. Non ho mai messo Dio in discussione, ma la mia crescita non riusciva più a stare dentro le regole. Poi è morto il mio papà ho deciso di prendere un anno sabbatico, un anno di silenzio».

 

cristina scuccia 3

Ma di queste sue inquietudini, le consorelle se ne erano accorte?

«Certo, è con loro che ho iniziato a esternare il mio malessere. E a quel punto ho sentito la necessità di consultare una psicologa per risolvere i miei tormenti interiori».

 

La madre generale delle Orsoline, Carmela Distefano, ha detto che comprende e rispetta la sua decisione e le augura «tutto il bene possibile per il suo cammino»

«Quella congregazione resterà per sempre la mia famiglia religiosa. Con tutte le suore dell'Istituto non è mai mancato il dialogo e anche adesso so che posso contare su di loro».

 

cristina scuccia 4

Però nel mondo cattolico non sempre ha trovato comprensione e solidarietà: in passato è stata criticata dai vescovi italiani per aver inserito la cover di «Like a Virgin» nel suo album d'esordio «Sister Cristina».

«Mi piacerebbe incontrarli personalmente, condividere con loro questo cammino che è stato molto difficile, un travaglio continuo alla ricerca di me stessa. È facile giudicare quando non si conosce bene una persona. E invece avrei preferito che mi avessero chiamato dicendomi: ma che stai facendo, vieni qua, parliamone. Io sono tranquilla, non sto facendo nulla di male. E comunque dovrebbero sentire cosa mi ha confidato Billy Steinberg, uno degli autori di quel brano».

 

cristina scuccia 9

Cioè?

«Che grazie alla mia interpretazione, quella canzone ha riacquistato il suo significato originale. Steinberg mi ha confessato che per il testo si era ispirato al vissuto della moglie, una donna molto cattolica. Poi il pezzo finì nelle mani di Madonna e fu stravolto diventando un brano ambiguo e provocatorio».

 

Ai tempi di «The Voice» ci fu un alto prelato che a differenza dei vescovi non esitò a manifestare via Twitter la sua gioia per il successo che stava ottenendo in tv.

«Sì, era il cardinale Ravasi, che incontrai in seguito. Tra le cose che mi disse, ce n'è una che mi colpì particolarmente: ricordati che la tua missione di suora puoi esercitarla in ogni modo. Ecco, quelle parole rafforzarono ancor di più la mia convinzione sul canto che allora, come adesso, io percepisco come una lode al Signore».

 

cristina scuccia 15

Ma secondo lei, cosa direbbe Papa Francesco della sua scelta di togliersi il velo?

«Credo che capirebbe perché vuole attorno a sé pastori che puzzano di pecore, non di muffa. Lui è il pontefice che preferisce perdere per strada un sacerdote, una suora appunto, purché seguano la loro autenticità. Con Sua Santità ho già scambiato qualche parola quando gli regalai il disco, ma adesso mi piacerebbe tanto parlare con lui del mio percorso».

 

Nell'opera lirica «I dialoghi delle Carmelitane» di Poulenc, c'è la priora che dice ad una giovane che desidera entrare in convento: «Quello che Dio vuole non è provare la tua forza, ma la tua debolezza». Nel decidere di abbandonare la tonaca, si è sentita più forte o più debole?

suor cristina scuccia

«Ho attraversato tutta la mia fragilità per trasformarla in forza. Grazie anche ad una professionista che è stata capace di tirarmi fuori cose che ancora non riuscivo a vedere. Perché paradossalmente, quando nel 2014 il mio nome iniziò a d essere conosciuto nel mondo, io feci il processo inverso: mi chiusi per evitare di farmi travolgere da un successo inimmaginabile».

 

Da persona «civile», qual è stata la prima cosa che ha fatto in totale libertà?

«Ho preso una bicicletta ed ho pedalato per ore ed ore sul lungomare della mia città in Sicilia. È lì che ho provato la strana sensazione di respirare la vita a pieni polmoni. E poi con i miei colleghi di lavoro sono anche andata a ballare».

 

suor cristina scuccia

C'è qualcosa che le manca delle giornate in convento?

«Tante cose: i bambini della scuola, le maestre e ovviamente Suor Agata. Lei mi è sempre stata vicina, era con me anche nel backstage del talent: prima di entrare in studio mi faceva il segno della croce sulla fronte».

 

Scegliere un vestito, truccarsi, andare dal parrucchiere: quanto tempo è stato necessario per riuscire a sentire questi gesti come totalmente naturali?

«Direi un bel po', anche perché all'inizio andare in giro senza il velo è stato piuttosto strano. Le prime volte però non me la sono sentita di passeggiare da sola: mi sono fatta "scortare" dalle studentesse universitarie ospiti del convento di Milano, alle quali peraltro avevo già affidato i miei dubbi esistenziali. E loro mi sono state vicinissime prestandomi anche dei vestiti "normali" che ovviamente non avevo. Ma dopo 15 anni di vita consacrata, l'abito monacale l'ho tolto piano piano, a tappe, non in un colpo solo».

cristina scuccia 7

 

C'è stato chi le ha sconsigliato di compiere questo passo?

«In qualche modo mia madre. Ma non in maniera diretta, perché più che altro lei era terrorizzata dal giudizio degli altri. Ma io ormai ero pronta ad affrontare tutte le difficoltà del caso. Mi ero già posta troppi perché che ti fanno perdere l'attimo».

 

È contraria o favorevole ai matrimoni gay?

«Chi sono io per giudicare... Dio predica solo l'amore e se due persone si vogliono bene cosa c'è di male?».

suor cristina si esibisce in polonia

 

Pensa che sarebbe utile eliminare il voto di castità per avvicinare più giovani alla vita ecclesiastica?

«Dipende da come si vive questa "promessa" perché non si può limitarla ad una semplicistica formula "niente sesso". È una questione molto più ampia. Si può essere puri nei pensieri, nelle intenzioni. Credo che se si sceglie una vita in convento non è la prima mancanza che si avverte. Però durante la formazione la fragilità umana va affrontata eliminando qualsiasi tabù. Mi è successo di vedere sorelle che cambiavano canale se in tv c'era un film con la scena di un bacio: non sono assolutamente d'accordo perché le suore consacrate sentono pure qualcosa, ma la bellezza sta nel donare agli altri ciò che si avverte a livello emozionale».

 

Quando era suora, a quale forte tentazione si è dovuta sottrarre?

cristina scuccia 5

«Come segno zodiacale sono un Leone, ho un carattere forte, e a parte qualche peccato di gola (ride), non ricordo di aver mai avuto un problema con le tentazioni. Piuttosto ho dovuto fare i conti con la mia voglia di osare, che a volte andava in contrasto con la mentalità un po' conservatrice di qualche consorella. Senza voler dare giudizi di valore, io credo però nella Chiesa che deve stare in mezzo alla gente, che deve sporcarsi le mani».

 

SUOR CRISTINA A BALLANDO CON LE STELLE

Lei ora lavora come cameriera in Spagna, ma il suo desiderio è quello di tornare a cantare: ha già qualche canzone pronta per un eventuale nuovo album?

«Durante tutto questo periodo ho scritto tanto mettendo tutto nero su bianco. Sto iniziando a lavorare ad un progetto discografico e non mi dispiacerebbe se questa mia recente esperienza finisse in qualche brano».

 

Cristina Scuccia, nel suo futuro c'è il desiderio di diventare madre?

cristina scuccia 6

«Una donna è madre in tanti modi, non necessariamente partorendo il proprio figlio. Tendenzialmente tutte le donne sentono la voglia di portare in grembo un bambino, e anche nella vita consacrata io mi sentivo predisposta alla maternità. Ma adesso, pensare di avere un piccino tutto mio, un po' mi disorienta. Vediamo il Signore cosa vuole da me».

suor cristina da il cd a papa bergogliosuor cristina e fiorelloSUOR CRISTINASUOR CRISTINA A BALLANDO CON LE STELLE

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?