luigi brugnaro - illustrazione del fatto quotidiano

“CI VUOLE UN UOMO DI FIDUCIA ALL’INTERNO DEL MINISTERO PER GLI SNODI DI TUTTE LE ROBE CHE CI RIGUARDANO” – LE TELEFONATE TRA MORRIS CERON, BRACCIO DESTRO DEL SINDACO DI VENEZIA, LUIGI BRUGNARO, E LUCA ZUIN, RESPONSABILE DEL PROGRAMMA DEL COMUNE: I DUE SI CONFRONTAVANO SU UN APPUNTAMENTO CRUCIALE PER LA BONIFICA DEI TERRENI DI PROPRIETÀ DEL BLIND TRUST DI BRUGNARO – I PM CHE INDAGANO SULLA PRESUNTA CORRUZIONE: “SIAMO DI FRONTE A UN CONGLOMERATO DI AMMINISTRATORI PUBBLICI CHE DISCUTONO DI CONTENUTI ILLECITI…” – I TIMORI DEL TROJAN E TUTTI GLI UOMINI “PIAZZATI” IN COMUNE DAL SINDACO…

CHING CHIAT KWONG

1. I CELLULARI PROTETTI DI BRUGNARO «INCONTRO AL MINISTERO PER I TERRENI»

Estratto dell’articolo di Andrea Pasqualetto per il “Corriere della Sera”

 

Dopo l’inciampo con il magnate asiatico Ching Chiat Kwong, che alla fine ha detto no all’acquisto dell’area selvaggia di proprietà del «Brugnaro blind trust», vista la grana della bonifica dei terreni, il fido Morris Ceron ha iniziato la marcia su Roma: «Ci vuole un uomo di fiducia all’interno del ministero per gli snodi di tutte le robe che ci riguardano... chi è che deve dare l’ok, chi è il capo delle bonifiche... sbloccando le cose che ci interessano».

 

Morris Ceron

Ceron è il capo di gabinetto del sindaco e sta parlando, intercettato, con Luca Zuin, responsabile del Programma del Comune. Si confrontano su un appuntamento che avranno a breve nella capitale.

 

A Roma «Risulta che l’incontro istituzionale con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti sia effettivamente avvenuto a Roma il 6 dicembre 2022 — annotano i pm Federica Baccaglini e Roberto Terzo nella richiesta di misure cautelari della nuova tangentopoli veneziana —. Vi hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Venezia Brugnaro, accompagnato da Ceron.

 

luigi brugnaro

Risulta quindi evidente l’enorme interesse di Brugnaro (e di Ceron, attraverso il quale si informa e opera) di assicurarsi che sia lo Stato a pagare il costo di bonifica di aree da lui acquisite a prezzo vile (5 milioni di euro) proprio perché inquinate; aree che sono state poi rivalutate a 85 milioni in previsione di lucrare enormemente dalla loro espropriazione per interesse pubblico».

 

 

Quello dell’inquinamento dei terreni, che si trovano a Marghera fra terra e laguna, è un punto centrale dell’operazione. Decisiva la valutazione ambientale dell’Arpav al ministero della Transizione ecologica.

 

Qui interviene il vicecapo di gabinetto di Brugnaro, Derek Donadini, altro uomo di fiducia del sindaco proveniente dall’impero aziendale. Come Ceron, non dovrebbe più occuparsi delle società. Chiama invece Maurizio Vesco dell’Arpav chiedendogli di leggere in anteprima la bozza del parere: «Tu sai che se posso in qualche modo aiutarvi...».

LUCA ZUIN

«Stiamo un’oretta insieme e proviamo a ragionarci su», gli dice l’altro. «La situazione non è definibile come rifiuto, assolutamente», sarà il parere dell’Arpav al ministero.

 

 

[…]  Temendo i «trojan», lo staff del sindaco usava più di qualche accorgimento. «A consigliare di cambiare telefoni sono state diverse persone, tra cui un militare infedele e lo stesso Brugnaro», scrivono i magistrati. I timori erano cresciuti dopo un’acquisizione di documenti in Comune da parte della Guardia di Finanza. Allarme rosso. C’era chi indagava e c’era chi sfuggiva, guardie e ladri. Gli uomini di vertice sono così stati dotati di cellulari non infiltrabili, forniti peraltro da una società controllata dal Comune, Venis. «Se accendi il cervello tipo me... magari ci svegliamo un attimo... ma non devi dirmelo così... ti ho detto vieni qua», è la strigliata di Brugnaro a Donadini.

 

«Siamo di fronte a un conglomerato di amministratori pubblici che discutono di contenuti illeciti», concludono i pubblici ministeri.

 

Morris Ceron

[…] In queste ore, nei corridoi di una società partecipata, c’è qualcuno che gongola. È Paolo Della Vecchia, il presidente di Insula capace lo scorso anno di minacciare la denuncia in Procura per «le procedure illegittime del direttore generale». «A me le preoccupazioni derivano dalle risultanze delle gare, chi partecipa, chi viene fuori... chi vince, chi vince le gare aperte», si scalda con la dg dell’immobiliare comunale Ive, Alessandra Bolognin. La quale segnala la cosa a Brugnaro: «Si è meso in testa che le ditte fanno cartello». Il sindaco è uomo pratico: «Secondo me se gli faccio la proposta di togliergli la delega si ammorbidisce subito... anzi, gli dirò io “ti consiglio esci fuori da ’sta roba che forse non riesci più a gestire. È più grande di te!”». […]

 

2. TUTTI GLI UOMINI DI BRUGNARO: “COSÌ PIAZZÒ I SUOI IN COMUNE”

Estratto dell’articolo di Valeria Pacelli e Giuseppe Pietrobelli per “il Fatto quotidiano”

 

Tutti gli uomini del sindaco Luigi Brugnaro: nel gruppo privato e nell’amministrazione del Comune di Venezia. È la rete che i magistrati veneziani ricostruiscono nella richiesta di misura cautelare, sfociata nell’arresto dell’ormai ex assessore Renato Boraso. In questa indagine Brugnaro è indagato, ma per vicende diverse, per concorso in corruzione e non è destinatario di alcuna richiesta di misura cautelare.

 

AREA PILI VENEZIA 2

Nel loro documento i pm fanno dunque riferimento a un’informativa della Finanza, dove vengono elencati coloro che “hanno svolto o svolgono l’incarico di amministratori delle società appartenenti al reticolo controllato dalla Luigi Brugnaro Holding spa”: “Diversi di loro – scrivono i pm – sono stati nominati a stretti collaboratori del sindaco o altissimi dirigenti comunali o delle società partecipate”.

 

La finanza elenca quelli che ritiene “i casi più importanti”. Tra questi cita: Morris Ceron (indagato) “legale rappresentante da settembre 2019 dell’associazione elettorale ‘Un’impresa comune’” e “soprattutto, ‘segretario particolare’ dal 2010 al 2015 del Presidente di Umana Holding Spa, Luigi Brugnaro”.

 

LUIGI BRUGNARO - PRIMA PAGINA DEL FATTO QUOTIDIANO

Dopo l’elezione a sindaco di quest’ultimo nel 2015 Ceron è diventato “capo di gabinetto del Sindaco”, poi “Direttore generale del Comune da marzo 2021”. Nel contempo Ceron ha mantenuto un rapporto di “dipendenza” con “società del Brugnaro”: è stato “dipendente della Società Sportiva Reyer Venezia Mestre Srl da luglio 2009 a febbraio 2021”.

 

C’è poi Derek Donadini (indagato) che da maggio 2014 a giugno 2019 è stato “amministratore del ‘Consorzio Produzione e Sviluppo Nord est, costituito da Brugnaro il 16 dicembre 2004”. Donadini dal 2015 è vice capo di gabinetto del sindaco. Tuttavia, continuano i pm, “è rimasto dipendente della ‘Umana Spa’ dal 2008, quantomeno fino al 28 febbraio 2022”.

 

DEREK DONADINI

[…] Non è invece indicato nell’organigramma, ma per i pm ha avuto un ruolo nelle faccende comunali anche l’assessore Renato Boraso. In realtà sembra giocare in proprio, è in consiglio comunale da quasi trent’anni, in giunta dal 2015.

 

Ma al di là delle nomine, il problema per i magistrati sono le figure apicali del comune, tanto che descrivono la gestione amministrativa degli ultimi 7 anni con “ripetuti conflitti di interesse riguardanti le figure più elevate dell’amministrazione” quali il sindaco, il capo e il vice capo di gabinetto. Per i pm a volte chi sapeva si girava dall’altra parte: “Le condotte illecite (...) o di interferenza sulle procedure amministrative sono avvenute senza nessuna reazione e opposizione da parte dei funzionari che gestivano le pratiche. Se ne desume che per molti appartenenti alla macchina amministrativa questi comportamenti illeciti – posti in essere da assessori o alti dirigenti – costituiscono prassi consolidata e accettabile come metodo ‘normale’ di risoluzione degli affari”.

luigi brugnaro

 

 

 

luigi brugnaro giovanni toti 2AREA PILI VENEZIA 1

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE...